Tijuana
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Tijuana | |||||||||
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Stato: | Messico | ||||||||
Stato federato: | Bassa California | ||||||||
Municipio: | Tijuana | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 105 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 637 km² | ||||||||
Abitanti : | 1.286.187[1] (2005) | ||||||||
Fuso orario: | Pacific UTC -8 | ||||||||
Sito istituzionale |
Tijuana è la città principale dello stato messicano della Bassa California, capoluogo del comune omonimo è la sesta area metropolitana più grande del Messico, con 1.483.992 abitanti [1].
Tijuana è situata sulla costa dell'Oceano Pacifico e la frontiera con gli Stati Uniti la separa dalla città statunitense di San Diego con la quale forma l'area metropolitana di San Diego–Tijuana con una popolazione stimata di quasi 5 milioni di abitanti (dato del 2008)[2].
Il motto della città è "Aquí empieza la patria". Il governo messicano lo intende come "la porta del Messico"; tuttavia la traduzione letterale è "la patria comincia da qui".
Indice |
[modifica] Storia
La città di Tijuana è situata in una regione abitata in origine dagli indiani Kumeyaay, una popolazione di cacciatori e raccoglitori del gruppo linguistico Yuman.
Gli europei arrivarono nel 1542 quando il navigatore portoghese Juan Rodriguez Cabrillo esplorò il tratto costiero della Bassa California in seguito mappato da Sebastian Vizcaino. I primi insediamenti nella zona si videro quando un ufficiale messicano costruì il Rancho Tía Juana (Ranch zia Giovanna) in quella zona.
Nel 1848, im seguito alla Guerra messicano-statunitense il Messico perse l'Alta California e Tijuana cominciò a cambiare il suo volto e divenne un importante centro al confine con gli Stati Uniti.
Nel 1889, fu stipulato un accordo per lo sviluppo urbano, che si espanse notevolmente divenne una città, come data ufficiale della fondazione viene infatti citata la data dell'accordo, 11 luglio 1889.
Fin dall'inizio del XX secolo, Tijuana ha attratto i turisti americani provenienti dalla California a varcare il confine con il Messico per divertimento o per commercio. Durante l'epoca del proibizionismo, molti turisti statunitensi si recavano lì per poter partecipare a bevute e giocate legali. Quando il turismo calò negli anni Cinquanta, la città cominciò ad attrezzarsi e cominciò a sviluppare una grande varietà di attrazioni e di attività da offrire ai visitatori.Oggi il confine tra Tijuana e San Diego è il più usato al mondo.
[modifica] Geografia
Tijuana è la città più occidentale dell'America Latina continentale (il centro abitato più estremo del Messico è l'isola di Guadalupe) ai 32° 31' 30" Nord e 117° 02' Ovest.
Confina a nord con la contea statunitense di San Diego, a sud con i comuni di Playas de Rosarito e Ensenada, a est con il comune di Tecate e a ovest si affaccia sull'Oceano Pacifico, La superficie complessiva del comune è di 1.239,49 kmq tra i quali sono comprese le Islas Coronado che fronteggiano la costa.
[modifica] Amministrazione
Tijuana è divisa in nove zone amministrative chiamate delegaciones, a loro volta suddivise in aree più piccole chiamate colonias. Le delegaciones sono guidate da un cosiddetto Delegado Municipal.
[modifica] Il muro
Il motivo grazie al quale Tijuana è divenuta tristemente famosa nel mondo è quello del muro che la separa da San Diego. Detto anche "el bordo" esso è la prima cosa che si nota: dal 1990 questa costruzione alta tre metri che può essere considerato il giusto tributo alla fallita politica bilaterale tra Messico e Stati Uniti sul tema della migrazione. L' Operation Gatekeeper nel 1994 ha visto il confine Tijuana/San Diego diventare protagonista, con un investimento su infrastrutture e organico che in tre anni è lievitato da 59 mila a 711 mila milioni di dollari. C’è stato un imponente rafforzamento dei controlli nell’area attraverso un aumento degli agenti della polizia di frontiera (la Border Patrol, chiamata dai messicani La migra) dotati di strumenti come sensori di calore e visori notturni. Questa forza di polizia è il gruppo operativo sul campo del INS (Immigration Naturalisation Service), che a sua volta fa parte del ministero della Giustizia. Il successo di tali misure è molto discutibile: se da un lato, infatti, il governo statunitense lo ritiene un modello da esportare dall’altro si ignorano gli effetti devastanti che esso ha portato. Il numero dei clandestini che attraversano la frontiera nell’area controllata è stato notevolmente ridotto ma ha portato i migranti a tentare di "cruzar la línea" più ad est, in zone meno battute. La sensazione è che sia servito in sostanza ad eliminare delle persone disperate dalla vista pubblica delle città, la prova è nel fatto che il numero di chi prova ad attraversare il confine da altre parti è in aumento. Viene da pensare quindi che il muro non sia il giusto rimedio ad un problema di questo genere: servirebbero forse diverse politiche sociali e misure economiche. Un altro fenomeno visibile è quello dei coyotes, che ricoprono il ruolo di quelli che in Italia chiamiamo scafisti. Essi possono accompagnare i clandestini fino al deserto, oppure trasportarli attraverso i controlli nascosti nelle auto o nei camion. I trafficanti di uomini forniscono tutto, compresi i passaporti: per ottenerli alcuni falsi basta recarsi in quartieri particolari, come quello di Coahuila, dove si riunisce la criminalità. Questa realtà è visibile a Tijuana: secondo Amnesty International ogni giorno migliaia di messicani vi giungono per prepararsi al loro “viaggio”. Ed ogni notte, circa 10.000 persone dormono per le strade o in qualche dormitorio gestito dalle parrocchie locali aspettando il momento giusto.
[modifica] Curiosità
Il cantautore Manu Chao ha scritto e cantato la canzone "Welcome to Tijuana", nel cui ritornello si allude alla possibilità di trovarvi "tequila, sesso e marijuana".
[modifica] Note
- ^ a b INEGI: Instituto Nacional de Estadística, Geografía e Informática - Link alle tabelle con i dati del censimento 2005. URL consultato il 15 giugno 2008
- ^ (EN) World Gazetteer - San Diego-Tijuana url consultato il 16 giugno 2008.
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