Teorema delle funzioni implicite
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Il teorema delle funzioni implicite è un importante strumento dell'analisi matematica e della geometria che stabilisce quando il luogo di zeri di un'equazione implicita si può esplicitare rispetto a una variabile.
Il caso più semplice, detto dalla scuola pisana teorema del Dini, stabilisce le condizioni in cui in una relazione tra due variabili reali del tipo
è possibile "esplicitare" una delle due variabili arrivando ad una relazione equivalente della forma
oppure
- .
È possibile considerare casi generali in cui x e y variano rispettivamente in Rn ed Rm.
Indice |
[modifica] Il teorema in due dimensioni
Consideriamo una funzione di classe C1
definita su un insieme aperto , e consideriamo l'insieme
- .
Se Z è non vuoto ci sarà un punto (x0,y0) tale che
Il teorema afferma che se (x0,y0) non è un punto critico, ovvero
- ,
allora esiste un intorno U di (x0,y0) tale che l'insieme è il grafico di una funzione derivabile. Questo equivale a dire che è possibile esplicitare una delle due variabili in funzione dell'altra.
Sia una funzione di classe nell'aperto e sia tale che g(x0,y0) = 0, . Allora esistono un intervallo reale aperto con , un intervallo reale aperto con ed una funzione di classe in a valori in tale che e tale che per ogni sia
È evidente che scambiando i ruoli delle variabili si giunge a definire una funzione x = x(y).
[modifica] Dimostrazione
Sia data una funzione continua di classe in tale che in tutti i punti tali che , cioè nella curva di livello
- .
Sia (x0,y0) un punto di ; prendendo lo sviluppo al primo ordine di Taylor
Tenendo conto che , uguagliando a zero la prima parte del primo ordine si ottiene:
Per ipotesi questa equazione di primo grado ha almeno un coefficiente diverso da zero, poniamo quindi :.
Si può ricavare in funzione di
Questo teorema dice che l'errore nella formula di approssimazione al primo ordine non incide sulla possibilità di esprimere una variabile in funzione dell'altra. La funzione ottenuta ha sviluppo al primo ordine
[modifica] Il teorema in più dimensioni
Per enunciare il teorema nella situazione generale in più dimensioni dobbiamo ricollegarci alla nozione di jacobiano di un campo vettoriale come la matrice delle derivate parziali. Le conclusioni cui si giunge sono le stesse del caso precedente e giungeremo a definire una funzione dalle prime n variabili nelle seconde m.
Sia una funzione di classe nell'aperto e sia (dove ) tale che g(x0,y0) = 0, . Allora esistono un intorno aperto di con , un intorno aperto di con ed una funzione di classe in a valori in tale che per ogni sia
[modifica] Voci correlate
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