Teatro Civico (Sassari)
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Teatro Civico | |
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Tipologia | Sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione |
Fossa | Presente |
Capienza | 290 posti |
Periodo | 1826-1829 |
Progettista | Giuseppe Cominotti |
Indirizzo | Corso Vittorio Emanuele II |
Telefono | 079 232182 |
Il Teatro Civico di Sassari si trova nel cuore della città lungo Corso Vittorio Emanuele II.
Indice |
[modifica] Storia
Nell'area attualmente occupata dal Teatro Civico sorgeva fino al 1826 il Palazzo di Città, affacciato sulla scomparsa Piazza del Comune, a metà della Platha de Codinas, asse centrale della città murata. Le precarie condizioni dell'edificio medievale, come il rinnovamento urbanistico dei primi decenni dell'Ottocento avviato dal re Carlo Felice, portarono nel 1826 alla decisione di erigere un nuovo Palazzo Civico con la forma dell'attuale struttura neoclassica. Realizzato su progetto dell'allora architetto di città Giuseppe Cominotti, comprendeva un adeguato teatro civico in sostituzione delle precedenti strutture dedicate presenti in loco, disegnato a ferro di cavallo sull'esempio del Teatro Carignano di Torino, sebbene di dimensioni minori. Fra le due funzioni dell'edificio, il privilegio concesso alla struttura teatrale ne determinò l'inadeguatezza come palazzo comunale, portando al trasloco prima a Palazzo d'Usini nel 1879, e nel 1900 nell'attuale sede di Palazzo Ducale.
Ai primi del novecento ebbe inizio un lento degrado delle strutture e delle attività legate al teatro, che portarono nel 1947 alla demolizione delle strutture lignee e delle decorazioni. Il teatro riaprì nel 1967, dopo un radicale restauro resosi necessario da un violento incendio. Nuovamente restaurato agli inizi del XXI secolo, è tutt'ora sede di concerti, mostre d'arte e spettacoli, specialmente in dialetto sassarese.
Il ricordo della presenza del Palazzo di Città e del Palazzo Civico è rimasto vivo nella memoria cittadina come stazione della festha manna. Difatti durante la Faradda di li candareri il sindaco (in sassarese lu sindagu) si affaccia dal balcone del Teatro Civico insieme all'obriere del Gremio dei Massai per formulare il rito dell'intregu, brindare col tradizionale augurio A zent'anni, e nel contempo sottoporsi al giudizio popolare sull'operato dell'ultimo anno, espresso sotto forma di fischi o applausi.
[modifica] Descrizione
La notevole facciata principale prospiciente il Corso segue canoni neoclassici-puristi; è sormontata da un frontone triangolare timpanato e scandita da quattro lesene di ordine ionico gigante. Inferiormente nell'asse centrale si pone l'accesso all'atrio, dove sono collocate due erme dedicate a Vittorio Alfieri e Carlo Goldoni opera dello scultore Francesco Orsolino. Sovrasta l'ingresso lo stemma della città e la targa recitante "AEDES · PVBLICA · IN · HANC · MELIOREM · FORMAM · REAEDIFICATA · A · D · MDCCCXXX". All'ornamentazione dell'edificio lavorarono anche i pittori torinesi Pietro Bossi e Cesare Vacca.
Il prospetto verso Via Sebastiano Satta è concluso da una lunetta cilindrica decorata con festoni e ghirlande; a lato una targa ricorda il passaggio in città di Giuseppe Garibaldi, al centro è collocato l'accesso al teatro.
La costruzione servirà da esempio all'architetto Franco Poggi per costruire fra il 1858 ed il 1862 il Teatro Civico di Alghero.
[modifica] Bibliografia
- Salvatore Naitza, Architettura dal tardo '600 al classicismo purista, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1992, sch. 69.
- Anna Rita Orani, Teatro di Città. Il Civico di Sassari tra rappresentanza e rappresentazione, Cargeghe, Biblioteca di Sardegna, 2008.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Sassari, Teatro Civico su SardegnaCultura.it.