Surf
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Il surf o surf da onda (in hawaiiano he'e nalu, "scivolare sulle onde") è uno sport acquatico che consiste nel "cavalcare" le onde utilizzando una tavola da surf (o surfboard). La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell'onda, restando in piedi sulla tavola. È possibile eseguire una serie di manovre a seconda della velocità e della forma della parete.
Le tavole hanno misure che variano non solo in base all'altezza e al peso dell'atleta, ma anche in base allo stile ed alla dimensione dell'onda. Per surfare le onde più grandi si usa una tavola gun, molto lunga e appuntita a prua e anche a poppa, dato che a volte l'onda è talmente alta e ripida, che l'unico contatto che si ha con la parete dell'onda stessa rimane solo la punta posteriore e la monopinna del gun.
La maggioranza delle tavole da surf moderne sono realizzate a partire da schiuma speciale di poliuretano resistente ai raggi UVA (con uno o più listelli longitudinali di legno, o stringers), fibra di vetro (fiberglass) e resina di poliestere. Le più moderne tecnologie consentono la creazione di tavole in resina epossidica. Questo materiale rende le tavole più forti e leggere rispetto a quelle tradizionali in resina poliestere e fibra di vetro (quest'ultima è unicamente una matrice di supporto che viene impregnata di resina).
Lo stile di surfing più classico e fluido è detto longboard, che si pratica con tavole molto lunghe e con la prua arrotondata, secondo uno stile che si perde nelle origini stesse di questo sport. È molto diffuso nel mondo e ha delle competizioni dedicate.
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[modifica] Cenni storici
La prima fonte storica è contenuta nel diario di bordo del capitano Cook (scopritore delle Hawaii): descrive le imprese dei polinesiani, che a cavallo delle onde a bordo di surf di legno rudimentali venivano descritte come persone che provavano un'immensa gioia nel farsi trasportare dalle onde. Le prime rudimentali tavole erano solitamente costruite legando assieme tre tronchi cavi piegati verso l'alto sulla prua. Bandito nell'epoca delle colonizzazioni dei missionari calvinisti, a causa delle nudità esposte dai polinesiani dell'epoca, il surf venne ripreso con interesse tra la fine dell'800 e gli inizi del '900. Un basilare contributo alla diffusione del surf dalle Hawaii verso il resto del mondo venne dall'hawaiano Duke Kahanamoku il quale, scoperto come potenziale campione di nuoto da un talent-scuot, nel corso dei suoi viaggi agonistici portò il surf sulle coste statunitensi ed australiane. La massima diffusione del surf da onda si è avuta negli anni sessanta e settanta, quando le onde venivano surfate su tavole piuttosto grosse (longboard). Una grande svolta è stata data dall'invenzione dello shortboard (tavoletta), di misura più piccola e con tre pinne (thruster). Dalla metà degli anni ottanta ai giorni attuali la tecnica si è evuluta particolarmente in fatto di velocità e alla ricerca di manovree aeree (aerials). Il personaggio più celebre del surf da onda a livello mondiale è stato Greg Noll, "Da bull". Ora una nuova stella brilla nel surf mondiale che nel 2006 ha firmato per l'ottava volta la vittoria del campionato mondiale professionisti Kelly Slater...
[modifica] Terminologia
Il gergo del surf è tipicamente inglese.
"Intubarsi" (tube riding) è una delle manovre più spettacolari e consiste nel surfare un'onda rimanendo coperti dal labbro che l'onda forma nel frangere, per poi uscirne quando questa collassa. La condizione necessaria perché si crei il tubo è che l'onda si chiuda velocemente.
Con il termine spot si intende il luogo dove è possibile praticare questo sport acquatico. Una delle caratteristiche fondamentali di uno spot è il fondale, primo responsabile della creazione dell'onda. Si distinguono "beach break",ossia fondale sabbioso, "rocky break" o "point break", fondale roccioso, "reef break", barriera corallina e infine "artificial break", ossia punto di rottura dovuto a barriere costruite artificialmente (si pensi, ad esempio, ad un porto o ad un molo). In genere, sui beach break le onde si formano in maniera meno prevedibile, mentre su tutti gli altri fondali il punto di rottura dell'onda è facilmente individuabile e queste iniziano ad incresparsi tutte allo stesso modo.
Si chiama line up la zona in cui, in acqua, ci si posiziona per "prendere" l'onda. Essa coincide con il punto in cui un'onda comincia a frangere, rendendo la parete ripida e surfabile.
Il duck dive, letteralmente tradotto con "tuffo dell'anatra" consiste nel passare sotto l'onda usando un movimento simile a quello che fanno le anatre quando nuotano contro corrente; tale manovra è necessaria per raggiungere la line up dalla spiaggia.
Il leash è il cavo elastico che unisce la poppa della tavola alla caviglia del surfista. Serve ad evitare di perdere la tavola dopo una caduta, mentre l'elasticità del cavo evita pericolosi traumi da strattonamento alla gamba del surfista.
La Wax è la paraffina che viene distribuita sulla tavola per aumentare l'attrito e consentire una maggiore manovrabilità.
Il Nose è la punta della tavola. Il suo profilo ne determina le caratteristiche. Con un nose molto appuntito la tavola avrà una maggiore maneggevolezza a spese della stabilità.
La "Tail" è la parte posteriore della tavola. Può essere dotata di una superficie ruvida (in genere di materiale plastico) per aumentare ulteriormente l'attrito dei piedi sulla tavola.
"Take off", letteralmente decollo, è la partenza che si effettua una volta pagaiata l'onda, più quest'ultima è grossa più il take off è ripido.
Un "arial" è una difficile manovra che consiste nello sfruttare l'onda come se si trattasse di un trampolino, per compiere un salto.
Con il verbo "droppare", dall'inglese to drop, si intende il bloccare un surfista che ha già iniziato a prendere l'onda mettendosi davanti a lui o "rubandogli" l'onda, impedendogli di andare avanti.
Il termine "wipe out", il cui significato è "cancellare" "annientare", serve per indicare la caduta da un'onda.
"Swell" è il termine tecnico con cui si indica una mareggiata, cioè un aumento dell'altezza e della frequenza delle onde dovuto, in genere, ad una tempesta più o meno vicina alla terraferma.
[modifica] I Surfisti
Un'attenzione particolare merita la categoria dei "surfisti" (surfers) che non è omogenea come dall'esterno si potrebbe immaginare. Questi infatti si dividono in varie categorie in base a età, attitudini, attrezzatura, origini, con gusti e preferenze per l'onda e lo spot differenti. Ad esempio un longboarder prediligerà onde più tonde, meno ripide e non particolarmente veloci, mentre chi surfa con una shortboard cerca onde veloci, pareti quasi verticali e possibilmente un'onda tubante nell'inside (parte vicina a dove l'onda frange). I più giovani alle prime uscite vengono definiti "grommets" (o anche gremlins per la velocità con cui negli ultimi anni si moltiplicano), mentre un surfista che è originario di una certa zona e li normalmente pratica è detto "local".
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Surf
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) http://www.wannasurf.com il portale che raccoglie numerosi spot di tutto il mondo
- (EN) http://www.swell-forecast.com/ Previsioni meteo marine
- (EN) 2008 Hawaii Surfing
- (IT) SurfReport.it Meteo, Webcam, Articoli, Forum, la più grossa comunità di surfisti
- (IT) Gallery di fotografia professionale nel settore del Surf da Onda
- (IT) Surf-Blog Community italiana, tante informazioni e notizie
- (IT) http://www.cavalcalonda.com Tutto sul surf, windsurf e snowboard
- (IT) Shop, Articoli, Recensioni, Meteo e un Forum di appassionati del Surf e tutte le sue varianti
- (IT) Surftribe.it News, foto, video.. il non luogo dedicato al surf
- (IT) http://www.charlieisland.it News, fotografia life stile sul mondo del surf,
- (IT) http://www.backpacker.it/surf.html Racconti e immagini di surf,
- (FR) MagSurf
- (IT) Surfboards - Italian Online Waves
- (IT) http://www.levantosurfing.com
- (IT) http://www.cavalcalonda.com
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