Sefora
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Sefora è la moglie di Mosè, chiamata anche Zippora (Zipporah o Tzipora (in ebreo: צִפּוֹרָה, Ẓippora Tiberiano Ṣippôrāh ; Greco Sephora ; Arabico: Safura or Safrawa), menzionata nel libro dell'esodo e figlia di Jethro, un prete di Midian.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] L'incontro
Quando Mosè, dopo aver ucciso un egiziano si rifugiò in Madian presso il sacerdote Jetro (o Reuel o Obab), egli gli diede in sposa una delle sue figlie. In seguito, dopo la morte di tutti coloro che avrebbero potuto attentare alla sua vita, Mosè fece ritorno in Egitto portando con sé la moglie e i figli. Mosè poi rimandò sua moglie e i suoi figli dal padre. Dopo l'uscita del popolo ebraico dall'Egitto questi fece visita a Mosè accompagnato da Sefora.
[modifica] La citazione
La donna è citata dalla Scrittura solo in occasione della circoncisione di Gherson. Mosè, che era cresciuto in Egitto alla corte del faraone, non aveva subito questo rito prescritto dal Signore ad Abramo, che doveva essere legalmente praticato sul neonato a otto giorni dalla nascita. A questa colpa fu attribuita la malattia proveniente dal Signore che gli fece correre il pericolo di morire. Allora Sefora circoncise Mosè “per procura”. Praticò il rito sul figlio neonato e con il prepuzio che aveva reciso toccò il sesso (la Scrittura dice “i piedi”) del marito dichiarando: “Tu sei per me uno sposo di sangue”. Così fu allontanata la minaccia che incombeva su Mosè.
[modifica] Avversità
A lungo Mosè fu però disapprovato per aver scelto una moglie straniera: Sefora era Madianita o, secondo altre versioni, Kenita. Miriam e Aronne lo rimproverarono di avere scelto una sposa etiope. Nel passo però si e ingenerata certamente confusione e l'origine imputata alla donna non è l'Etiopia (Cush), ma Cusan, una tribù madianita, come risulta da un versetto del profeta Abacuc dove i due nomi citati parallelamente appaiono sinonimi. Il suo nome significa “uccellino”.
[modifica] Progenie
Sefora ha avuto due figli da Mosè:
- Gherson (da gher, residente) “perché era [un'] emigrata in terra straniera”
- Eliezer “perché il Dio di mio padre è venuto in mio aiuto” (in ebraico ezer).