Sbarramento Dobbiaco
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Lo Sbarramento di Dobbiaco è uno degli sbarramenti del XV Settore Pusteria,che si erige nelle vicinanze di Dobbiaco, in alta Val Pusteria. Questo sbarramento è uno dei diversi sbarramenti che vanno a comporre il Vallo Alpino in Alto Adige.
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[modifica] Profilo storico
Sbarramento progettato all’inizio del 1939 con prevalente funzione di anticarro a protezione della conca di Dobbiaco (ted. Toblach), apparteneva al raddoppio del I sistema difensivo il quale aveva, da nord a sud, il seguente andamento: Corno Alto (ted. Hoch Horn), Il Dosso (ted. Scheibe-neck), fondo valle, cima Nove (ted. Nuener Kofel), Monte Casella (ted. Innersell). Erano previste 10 Opere tipo “7000”.
- 7 Opere in calcestruzzo; 3 protette ai medio calibri, 3 ai piccoli calibri. e 1 alle schegge per un totale di 16 mitragliatrici – 6 pezzi anti carro e una postazione per mortai da 81, situate a est di Dobbiaco a sbarramento della direttrice principale;
- 1 Opera in caverna presso Il Dosso con 2 mitragliatrici e 1 pezzo anti carro per controllare la strada proveniente dalla Costa di Versciaco (ted. Vierschach);
- 2 Opere in calcestruzzo, resistenti ai piccoli calibri: nell’insieme 3 mitragliatrici e 2 pezzi anti carro situate in località Costabella (ted. Schonleiten), poste a sbarramento della valle San Silvestro (ted. Silvestre Tal).
Nel settembre dello stesso anno viene presentato ed approvato un nuovo progetto che, nel complesso, prevede 6 appostamenti in calcestruzzo: 5 protetti ai medio calibri e 1 ai piccoli calibri, per un totale di 10 mitragliatrici e 5 pezzi anti carro disposti dalla Costa Nosellari alle sorgenti della Drava. Era inoltre prevista la costruzione di un fossato anti carro sul fondo valle e lo sbarramento delle sedi stradale e ferroviaria con spezzoni tipo Np20. I lavori, già in corso alla fine del 1939, vengono ripresi l’anno successivo secondo i criteri della circolare 15.000.
La disposizione sul terreno delle opere di fondo valle riprendeva grosso modo quella del vecchio progetto; in seguito viene studiata l’estensione alle ali della sistemazione con andamento Il Dosso – Dobbiaco – Cima Nove.
Nell’insieme erano previste 42 opere e 6 caverne ricovero, delle quali solo 8 vennero ultimate ma non allestite, una ultimata nello scavo e parte dei rivestimenti (Opera 3) e una, per artiglieria (Opera 10 / 355^ btr) restò incompiuta, mentre le rimanenti (estensioni) erano ancora da progettare. Il fossato anti carro, costruito tra le Opere 1 e 3, nel luglio del 1940 era gia ritenuto inadeguato e si pensò di integrare l’azione costruendo prima una fascia di blocchi di calcestruzzo disposti su 5 ordini e poi un nuovo fossato per carri pesanti davanti a quello esistente: nessuna delle due soluzioni fu poi adottata (anche per mancanza di cemento).
Dopo la riattivazione in ambito NATO, allo sbarramento composto di 10 opere, è stato dato il nome in codice Icaro. Lo sbarramento aveva assegnati: 13 ufficiali, 22 sottoufficiali e 269 soldati di truppa, per un totale di 304 uomini. Oltre allo sbarramento Icaro, faceva parte dello sbarramento di Dobbiaco anche lo sbarramento Giove e Giano, che comprendeva le opere presso San Silvestro.
Tra le opere del fondovalle, 6 sono state ammodernate, compresa l’Opera 3 i cui malloppi, mai costruiti, sono stati sostituiti con 3 torrette di carri Sherman M4 (pezzo di origine inglese della II Guerra Mondiale) armate con cannoni da 76/55 con funzione anti carro e alcune torrette metalliche per mitragliatrici. Fu inoltre costruita una postazione per carro in vasca, poco al di sotto dell'opera 1, che fu denominata propriamente opera 1 bis (postazioneP).
[modifica] Il fosso anti carro
Il fosso anticarro taglia in due la vallata: parte dall’Opera 1 e arriva fino all’Opera 3.
Il fossato ha dimensioni differenti: a nord della strada e della rotabile (che scorrono parallele e vicine in quel punto) è piu contenuto nelle dimensioni, mentre a sud è molto piu grande. Già nel luglio del 1940 era però ritenuto inadeguato.
[modifica] Tabella delle opere dello sbarramento
Tipo | MTR | Cann A.C. | Osserv. | |
---|---|---|---|---|
Opera 1 | Media CLS | 2 | 1 | 1 |
Opera 2 | Media CLS | 3 | - | - |
Opera 3 | Media RCC/CLS | 3 | 1 | - |
Opera 4 | Media CLS | - | - | 1 |
Opera 5 | Grande RCC/CLS | 4 | 1 | 1 |
Opera 6 | Media CLS | 4 | - | - |
Opera 7 | Media CLS | 3 | - | - |
Opera 8 | Media RCC/CLS | 4 | - | 1 |
Opera 9 | Media RCC/CLS | 4 | - | - |
Opera 10 | Grande CAV | - | 4 cann 75/27 | 1 |
[modifica] Descrizione delle opere dello sbarramento
[modifica] Opera 1
- Come raggiungere l'opera
- Percorrendo la statale tra Dobbiaco e san Candido, prestando attenzione, si riesce ancora a distinguere il fossato anti carro. Seguendo il fossato in direzione nord, fino alla fine del muretto, si entra per una decina di metri nel bosco, dopodiché si distingue l’Opera 1.
- Caratteristiche
- L’Opera è di media grandezza, costruita in calcestruzzo e disposta su un piano. Attualmente è tutta ricoperta da una folta vegetazione ai lati, in quanto immersa in un folto bosco. Ad oggi, l'opera è di proprietà privata, che ha disposto sulla superfice sopra l'opera un recinto per cavalli. Al suo interno l'opera è completa nel suo allestimento. Sono addirittura ancora osservabili le tabelle per il tiro notturno.
- La feritoia del cannone batteva la linea che fiancheggiava il fossato anticarro. L'opera è dotata di due ingressi, enrambi difesi dalla loro torretta/caponiera.
- Nome in codice (in ambito NATO): Emma
- Armamento previsto
- 2 mitragliatrici, 1 Cannone anti carro, 1 osservatorio
- Entrate agibili
- L'opera è di proprietà privata, della famiglia Mutschlechner di Dobbiaco.
- Dati relativi a Ottobre 2006.
- Coordinate geografiche:
[modifica] Opera 1 bis
- Come raggiungere l'opera
- Questo manufatto si trova pochi metri al di sotto dell'opera 1..
- Caratteristiche
- Si tratta di una postazione per carro in vasca, e precisamente ospitò un carroarmato Sherman M4. Oggigiorno la postazione in vasca è utilizzata come vasca liquame.
- Armamento previsto
- Coordinate geografiche:
[modifica] Opera 2
- Come raggiungere l'opera
- Da Dobbiaco si prende la pista ciclabile all’altezza della stazione dei treni. La si percorre in direzione San Candido per qualche centinaio di metri, oltre la centrale del teleriscaldamento, fino a che non si arriva ad un incrocio perpendicolare con una strada, la si prende sulla destra e si sale lungo di essa fino alla prima svolta a sinistra. Si attraversa così un poligono di tiro militare, prestando la massima attenzione che non vi siano tiratori in esercizio e dopo una decina di metri, lungo la stradina è ben visibile l’Opera 2.
- Caratteristiche
- L’opera aveva una canna per le comunicazioni ottiche, che fu successivamente murata e al posto di questo apparecchio fu installato un impianto radio, e la sua antenna poteva muoversi attraverso il tetto dell’opera.
- Nome in codice (in ambito NATO): Alto
- Armamento previsto
- 3 mitragliatrici
- Entrate agibili
- L'opera è chiusa.
- Dati relativi a Ottobre 2006.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 3
- Come raggiungere l'opera
- Dall’Opera 2 si prosegue per un centinaio di metri, fino ad arrivare ad un ponticello di legno, prima di aver raggiunto la sorgente della Drava. Questo ponticello come si può osservare passa sopra il muro anticarro. Siamo quindi al lato opposto del fossato rispetto all’Opera 1.
- Superato il ponticello sulla sinistra si trovano dei sentierini che risalgono attraverso il bosco. Basta seguirne uno di questi per arrivare all’Opera 3.
- Caratteristiche
- L’Opera ad un piano, realizzata in parte in calcestruzzo ed in parte scavata nella roccia, è ricoperta di terra per mascheramento e circondata da una rigogliosa vegetazione. È quasi completamente ultimata ad eccezione di una parte adibita a magazzino, che è stata lasciata allo stato grezzo. I lavori di costruzione iniziarono nel 1939, furono interrotti nel 1942 e ripresero all’inizio degli anni 50 quando si decise di ripristinare un certo numero di opere difensive e di dotarle di armamento ed impianti tecnologici. I previsti malloppi esterni, mai realizzati, sono stati sostituiti con tre torrette armate con cannoni da 76/55 enucleate da carri americani Sherman M4 e alcune torrette metalliche per mitragliatrici. La porta di ingresso all’opera è del tipo “porta Garitta”, già montata nel ‘32. L’Opera è stata attiva fino al 1992. è stata definitivamente chiusa in data 15 febbraio 1993, mediante saldatura delle porte metalliche di accesso e fissaggio di lamiere a copertura degli alloggiamenti per le torrette rimosse.
- Nome in codice (in ambito NATO): Nrani
- Armamento previsto
- 3 mitragliatrici, 1 cannone anti carro
- Entrate agibili
- L'opera è chiusa.
- Dati relativi a Ottobre 2006.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 4
- Come raggiungere l'opera
- Provenendo da San Candido per la pista ciclabile, si arriva all'altezza di una curva della strada, secca a destra. In corrispondenza della curva si prosegue dritto per la strada bianca o sterrata, continuando poi, porta all'opera 3.
- Appena si arriva alla congiunzione delle due strade, si deve prendere la direzione verso la parte alta del bosco sulla destra tenendo presente il rigagnolo sulla sinistra e il promontorio dell'opera sulla destra si può seguire le tracce dei trattori nel bosco, comunque la piantina è da tenere sotto mano.
- Caratteristiche
- L'opera di medie dimensioni è stata costruita in calcestruzzo. Nel dopoguerra è stata murata, e quindi non è stata riutilizzata.
- Armamento previsto
- 1 osservatorio
- Entrate agibili
- L'opera è chiusa.
- Dati relativi a Ottobre 2006.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 5
- Come raggiungere l'opera
- L’opera 5 sotto il maso Feichthofs.
- Caratteristiche
- L'opera si estende lungo la sua grande caserma, che poteva contenere anche 90 uomini. In questo luogo è probabile che alloggiasse la fanteria supplementare per il contrattacco.
- Nome in codice (in ambito NATO): Menfi
- Armamento previsto
- 4 mitragliatrici, 1 cannone anti carro, 1 osservatorio
- Entrate agibili
- L'ingresso dell'opera, si trova in posizione piu arretrata rispetto alle boche di fuoco, ed è aperta.
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 6
- Come raggiungere l'opera
- Da Dobbiaco si prende la strada che porta in località Costa Nosellari. Lungo la strada si raggiunge il maso Eggemanner, e superatolo, si segue una stradina sterrata che scende dal maso in mezzo al bosco. Da qui è anche raggiungibile l’Opera 1 seguendo la stradina che scende fino alla fine. Per quanto riguarda l’Opera 6 invece, non appena si apre la piccola “radura”, sulla sinistra si trova un cancello di legno, che interrompe lo steccato, lo si supera e si scende in quella direzione per poche decine di metri, finché non si scorge sulla destra l’Opera.
- Caratteristiche
- L'opera è di media grandezza, costruita in calcestruzzo. Attualmente è celata dietro una sottile striscia di alberi. L'opera ha un ingresso particolare, composto da 2 ingressi affiancati.
- Nome in codice (in ambito NATO): Nepi
- Armamento previsto
- 4 mitragliatrici
- Entrate agibili
- L'opera è chiusa
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 7
- Armamento previsto
- 3 mitragliatrici
[modifica] Opera 8
- Come raggiungere l'opera
- Dalla descrizione per giungere all’Opera 6, si riprende la strada della Costa Nosellari, e proseguendo oltre, per qualche centinaio di metri, si arriva ad un agglomerato di case, cui fa parte anche una chiesetta a sinistra della strada. Gli si gira attorno, proseguendo per 50 metri circa, salendo fino a che non si vede l’Opera 8.
- Caratteristiche
- L’opera 8 nel dopo guerra fu dotata di un cannone di grosso calibro 90 mm PAK, in modo tale da poter battere un’area che si distendeva anche oltre il paese vicino S. Candido.
- L’Opera all’interno è fornita di tutto ciò che era necessario al suo funzionamento. Quasi sicuramente è stata riutilizzata nel dopoguerra.
- Nome in codice (in ambito NATO): Mori
- Armamento previsto
- 4 mitragliatrici, 1 osservatorio.
- Entrate agibili
- L'opera è aperta; l'unica cosa che impedisce un agevole ingreso è la presenza di folte piante di ortica.
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 9
- Come raggiungere l'opera
- Una volta giunti all’Opera 8, alzando gli occhi in direzione nord, quasi in cima alla montagna, si scorge un edificio grigio. Altro non è che l’Opera 9. Salire dall’Opera 8 per raggiungerla non è una passeggiata pianeggiante, si affronta un buon dislivello, anche se in linea d’aria sembrano vicine. Comunque in 10 minuti ci si arriva, col fiatone.
- Caratteristiche
- In lontananza, l’opera crea un illusione, e potrebbe sembrare ai più di essere un comune maso di contadini, con le sue mura e normali finestrelle. In realtà l’inganno è dovuto alla presenza di alcuni rettangoli neri dipinti sulle sue pareti, che simulano benissimo a notevole distanza delle finestre e a delle ulteriori mura di rivestimento che danno all’opera le sembianze di un maso da montagna.
- L’Opera è ben visibile dalla statale, ma è camuffata in modo da poter sembrare ai più un maso. È molto più grande di quello che si vede dalla piantina e dall’esterno, dato che sviluppa principalmente sotto terra.
- Armamento previsto
- 4 mitragliatrici
- Entrate agibili
- L'opera è aperta; l'unica cosa che impedisce un agevole ingreso è la presenza di folte piante di ortica.
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Opera 10
- Come raggiungere l'opera
- L'opera si trova dietro l'opera 3, ad un'altezza di circa 1500 metri.
- Coordinate geometriche:
[modifica] Il Dosso
[modifica] Osservatorio 9
- Come raggiungere l'opera
- Partendo da Dobbiaco e salendo per la strada che conduce a Costa Nosellari, invece di proseguire nella direzione di S. Candido, si sale seguendo l’indicazione Lachwiese Hutte.
- Poco dopo il km 8 dei 12 fino alla cappella S. Silvestro, si scorge sulla sinistra della strada, del filo spinato, che indica indubbiamente l’ubicazione dell’osservatorio nr. 9.
- Caratteristiche
- L’osservatorio 9 presenta due ingressi simmetrici chiusi da botola che scendono di una decina di gradini andandosi così ad incontrare. Da qui dopo 2 metri di corridoio si aprono due stanze simmetriche come gli ingressi, di media grandezza, in cui in una di queste è presente una scala a pioli che da in alto su una grata ben chiusa.
- Inoltre l’ingresso simmetrico, non si capisce a che serva.
- Armamento previsto
- La struttura non presenta alcun tipo di feritoia.
- Entrate agibili
- L'opera è aperta; l'unica cosa che impedisce un agevole ingreso è la presenza di filo spinato.
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geografiche:
[modifica] San Silvestro
[modifica] Opera 10 e 11
- Come raggiungere l'opera
- Da Dobbiaco si raggiunge la frazione S. Silvestro – Wahlen e superato il paesino si prosegue sempre diritti seguendo il corso del rio S. Silvestro, fino a quando questo non forma grazie ad un grande sbarramento artificiale una grande zona dove il piccolo ruscello si allarga e si divide in molti rii. L’ingresso a questa radura è riconoscibile in quanto sbarrato da una sbarra verde.
- Rimanendo lungo la strada le due opere sono comunque osservabili sulla destra, facendo attenzione che il livello della strada coincide con quello del tetto delle opere e quindi risultano poco visibili.
- Caratteristiche
- Entrambe le opere sono di dimensioni molto ridotte. Le feritoie non battono la strada, ma sul “laghetto”, che probabilmente all’epoca non era che un ruscello, cioè era una probabile via di accesso. Inoltre, da notare che le opere sono ad un livello inferiore rispetto al manto stradale.
- Nome in codice (in ambito NATO): Aosta e Anzio
- Entrate agibili
- Entrambe le opere sono chiuse.
- Dati relativi a Marzo 2007.
- Coordinate geometriche:
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