San Macario il Grande
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Macario il Grande, abate di Scete, nacque nel 300. Dopo essere stato cammelliere, occupato nel trasporto del salnitro, nel 329 si ritira in una cella sul limite di un villaggio egiziano.
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[modifica] Biografia
Discepolo di Sant'Antonio abate, tra il 330 e il 340 incontra il maestro e vive a lungo con lui.
Si rifiuta di divenire prete e va in un altro villaggio dove è soggetto a calunnia; parte quindi per stabilirsi a Scete. Nel 339 viene ordinato prete e si afferma come padre spirituale di quel deserto.
Egli fonda un primo gruppo di discepoli tra cui Sisoe, Isaia, Aio: dopo il 356 la colonia monastica di Scete è già numerosa, così si crea un secondo gruppo di discepoli tra cui Mosè e Pafnuzio.
Nel 373 viene esiliato da Lucio (vescovo ariano di Alessandria in un'isola del Nilo: qui crea un terzo gruppo di discepoli tra cui Zaccaria e Teodoro di Ferme.
Nel 388 visita Nitria e due anni dopo nel 390 muore a Scete.
[modifica] Il culto
La sua festa liturgica era fissata in giorni diversi secondo i numerosi sinassari bizantini e martirologi, ma in Occidente fu Adone che per primo l’introdusse al 15 gennaio "In Aegypto beati Macharii abbatis, discipuli beati Antonii", questa formula e giorno furono mantenuti da Cesare Baronio nel Martirologio Romano.
