Roberto Sandalo
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Roberto Sandalo (...) è un ex terrorista italiano. Ha militato nell'organizzazione Prima Linea.
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[modifica] Biografia
Appassionato di armi, dopo la militanza in Lotta Continua a Torino, del cui servizio d'ordine era esponente, aderì a Prima Linea sin dall'inizio, partecipando ad alcuni attentati terroristici. Durante il servizio di leva, svolto come ufficiale di complemento negli alpini, usò la divisa come copertura per traffici d'armi a favore dei terroristi. Divenne famoso col nome di battaglia di Roby il pazzo per la sua propensione alle attività violente.
Il 29 aprile 1980 fu arrestato. Un mese dopo cominciò a collaborare con gli inquirenti, ammettendo tra l'altro la sua partecipazone agli omicidi Ghiglieno, Civitate e Mana. La sua dissociazione permise allo Stato di conoscere i nomi e le gesta di molti aderenti all'organizzazione terroristica.
Condannato a undici anni e sette mesi di reclusione, ne sconta solo due.
A metà degli anni ottanta si trasferì in Kenia.
Nel 1999 il leghista Mario Borghezio denunciò l'infiltrazione di Sandalo nelle Guardia Nazionale Padana (GNP) con il nome di Roberto Severini (nome che assunse dopo essersi "pentito") e lo fece espellere dal movimento. Lui dichiarerà in seguito di essere uscito dalla Guardia Nazionale Padana perché Bossi aveva rinunciato alla secessione in cambio di denaro.
Nel 2002 venne di nuovo arrestato per rapina.
Nel 2006 ha effettuato una intervista in cui critica Sergio D'Elia, suo ex-compagno di Prima Linea eletto in parlamento con la Rosa nel Pugno[1].
Il 10 aprile 2008 Sandalo è stato arrestato dai Carabinieri del ROS e dagli agenti della DIGOS di Milano dopo un'ordinanza di cattura conseguente agli attentati alle moschee e ai centri culturali islamici di Milano avvenuti nei mesi precedenti [2].
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
- Anni di piombo
- Prima Linea
- Cronologia delle vittime italiane del terrorismo nel secondo dopoguerra
- Lista delle principali organizzazioni armate di sinistra in Italia