Robert Faurisson
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Robert Faurisson (25 gennaio 1929) è uno storico francese. Ex professore di lettere presso l'Università di Lione 2, è uno dei più celebri negazionisti della Shoah (questi preferiscono però accreditarsi piuttosto come "storici revisionisti", rifiutando l'altra definizione).
Nei suoi testi Faurisson sostiene:
- che non sia mai esistito un piano preordinato di sterminio degli ebrei;
- che non siano stati uccisi 6 milioni di ebrei ma un numero molto inferiore;
- che siano mai esistite camere a gas nei campi di concentramento tedeschi;
- che l'intera storia dell'Olocausto è un'enorme invenzione della propaganda a favore dello stato d'Israele
Il francese ha concentrato il suo interesse prevalentemente sul punto relativo alle camere a gas. La sua tesi è conosciuta come "impossibilità tecnica dell'esistenza delle camere a gas naziste".
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[modifica] Vita e carriera
Nato a Shepperton (Inghilterra) da padre francese e madre scozzese, si laureò alla Sorbona e dal 1974 cominciò ad insegnare letteratura presso l'Università di Lione; nel corso di quel decennio pubblicò alcune monografie di critica letteraria.
Tra il dicembre 1978 ed il febbraio 1979 scrisse tre lettere al quotidiano Le Monde, nelle quali dichiarava di essersi persuaso delle tesi che sollevavano dubbi circa l'Olocausto, e chiedeva agli storici di dibatterle; in particolare, Faurisson negava la possibilità che fossero esistite camere a gas omicide nei campi di concentramento tedeschi, ed invitava chiunque a presentare prove incontrovertibili della loro esistenza e funzionamento. Da allora ha pubblicato una lunga serie di articoli e libri criticando la storiografia "ufficiale" sulla Shoah che con disprezzo definisce "sterminazionista".
Le repliche più dure e circostanziate alle teorie di Faurisson giungeranno proprio da un suo ex allievo, Jean-Claude Pressac il quale, dopo un iniziale approccio filo-negazionista, si convincerà ben presto dell'esistenza delle camere a gas, grazie allo studio e all'analisi minuziosa di una grande mole di fonti documentarie prima ignote [1]. [2]. A questa ne seguiranno molte altre tra cui quella del Professor Robert J. Van Pelt, docente presso la l’University of Waterloo in Canada [3]
Nel 1990 Robert Faurisson fu rimosso dall'insegnamento e privato della pensione. Egli ha inoltre subito diversi processi per avere negato dei crimini contro l'umanità, ricevendo in alcuni delle assoluzioni ed in altri delle condanne a pene pecuniarie (oltre a tre mesi in libertà in vigilata, il 3 ottobre 2006).
Robert Faurisson è stato anche fatto oggetto di aggressioni fisiche. Nella più grave ha riportato la frattura della mascella. In Italia, a Teramo, dove il 18 maggio 2007 era stato invitato a tenere una conferenza presso la locale Università, durante una dimostrazione di protesta per la sua presenza, egli è stato strattonato ad opera dei manifestanti. [4]
[modifica] La tesi dell'impossibilità tecnica delle camere a gas naziste
Secondo Faurisson, contrariamente alle acquisizioni storiche[5], non esisterebbero né documenti né testimonianze attendibili in grado di dimostrare l'esistenza di camere a gas omicide nei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. I resti delle camere a gas e le descrizioni pervenuteci del loro funzionamento non reggerebbero a suo dire ad un'analisi critica; sarebbe dunque stato tecnicamente impossibile utilizzarle a scopi omicidi, soprattutto secondo le modalità note. Il punto più critico, secondo il francese, sarebbe la ventilazione delle camere a gas, procedimento che egli descrive come molto lungo e complesso (in particolare nel caso si sia utilizzato lo Zyklon B, universalmente indicato come strumento per lo sterminio degli Ebrei), e che quindi secondo le sue valutazioni risulterebbe incompatibile con i racconti dei testimoni e con le specifiche tecniche delle camere a gas. Faurisson ha anche curato la prefazione a The Leuchter Report: An Engineering Report on the Alleged Execution Chambers at Auschwitz, Birkenau, and Majdanek Poland, il libro sulle camere a gas di Auschwitz pubblicato nel 1989 dallo statunitense Fred Leuchter [6], sedicente tecnico nel campo della progettazione e riparazione di camere a gas, sedie elettriche e sistemi per l'iniezione letale; similmente a Faurisson, Leuchter afferma che le camere a gas naziste di Auschwitz non sarebbero state strutturalmente adatte ad uccidere degli esseri umani, e che l'analisi chimica di campioni delle pareti non rivelerebbe oggi tracce significative di cianuri.
Le tesi di Leuchter sono state severamente criticate dagli stessi chimici che hanno eseguito le analisi [7], come mostrato dal documentario di Errol Morris, intitolato "Il signor Morte (ascesa e caduta di Fred A. Leuchter)". Le tesi negazioniste hanno subito molte critiche [8].
Spesso sono anche finite nei tribunali, ottenendo tanto condanne quanto riconoscimenti di legittimità (ad esempio, la Corte d' Appello di Parigi del 1983 che riconobbe a Faurisson la legittimità di dubitare circa l' esistenza delle camere a gas naziste).
La attendibilità di Leuchter, i cui scritti continueranno però ad essere sostenuti e sponsorizzati da Faurisson, sarà completamente compromessa dalla dimostrazione della assoluta insussistenza dei titoli esibiti dal negazionista americano: nonostante firmasse i suoi rapporti come chief engineer, ammetterà di non essere ingegnere davanti al tribunale [9] e risulteranno inventate persino le sue presunte qualifiche di esperto in camere a gas [10]. Una delle più dettagliate confutazione del negazionista americano è anche in questo caso opera di Jean-Claude Pressac . [11]. [12].
Opposizioni al negazionismo scientifico di Faurisson e Leuchter giungeranno da altri studiosi, tra i quali va ricordato in primis il chimico e storico ebreo, Georges Wellers, sopravvissuto all'Olocausto. [13] [14]
[modifica] Note
- ^ Pressac JC: Auschwitz: Technique and operation of the gas chambers. New York, 1989
- ^ Pressac JC: Les Crématoires d’Auschwitz: La Machinerie Du Meurtre De Masse, Paris 1993
- ^ Robert Jan Van Pelt: The Pelt Report,1999
- ^ [1]
- ^ si vedano ad esempio i siti di documentazione in lingua inglese Holocaust History Project e Nizkor
- ^ Si veda la voce "Fred_A._Leuchter" su Wikipedia in lingua inglese
- ^ Si veda la http://www.olokaustos.org/argomenti/cinema/mistermorte/index.htm scheda] del film sul sito www.olokaustos.org
- ^ Valentina Pisanty. L'irritante questione delle camere a gas (pdf). aaargh [1998], 2007. URL consultato il 6-5-2008.
- ^ Patteggiamento giudiziario tra Leuchter e Ordine Ingegneri
- ^ McVay K.N: "HOLOCAUST FAQ: The Leuchter Report", 1988
- ^ Pressac JC: "Les carences et incohérences du Rapport Leuchter", 12 dicembre 1988
- ^ Francesco Rotondi. Luna di Miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah. (pdf). il dialogo [2005], 2007. URL consultato il 06-05-2008.
- ^ Georges Wellers: Les chambres a gaz ont existe: des documents, des temoignages, des chiffres. Gallimard, 1981 (ed.it : Le camere a gas sono esistite : documenti testimonianze cifre. Torino, 1997)
- ^ Georges Wellers: A propos du "rapport Leuchter" et les chambres a gaz d'Auschwitz. Le Monde Juif 134 (Apr-June 1989)
[modifica] Collegamenti esterni
- Archivio di scritti di Robert Faurisson
- Video-intervista a Faurisson proiettata durante il convegno "La Storia Imbavagliata", Università di Teramo, 17-19 aprile 2007
- (EN) Il Dottor Morte, ascesa e caduta di Fred A. Lechter (Mr Death: The Rise and Fall of Fred A. Leuchter) il documentario completo di Errol Morris da Google Video.
- Il Comitato Internazionale della Croce Rossa apre al pubblico gli archivi sulla Shoah che cura a Bad Arolsen, in Germania.
- (EN) ITS - International Tracing Service a Bad Arolsen
- (EN) Yad Vashem - The Central Database of Shoah Victims' Names
- (EN) HOLOCAUST FAQ: The "Leuchter Report"
- (FR) Risposta di Pressac a Leuchter
- (EN) Risposta di Pressac a Faurisson