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Regno d'Egitto (1922-1953) - Wikipedia

Regno d'Egitto (1922-1953)

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Regno d'Egitto (1922-1953)
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Regno d'Egitto (1922-1953) - Bandiera
Motto: Al-Salam al-malaki al-masri

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Descrizione generale
Nome completo: Regno d'Egitto e del Sudan
Nome ufficiale: Regno dell'Egitto
Lingua ufficiale: Arabo
Lingue:
Capitale: Il Cairo
Altre capitali: Alessandria d'Egitto
Nazioni dipendenti: Sudan
Forma politica
Forma di stato: Monarchia Costituzionale
Forma di governo:
Re dell'Egitto: Re dell'Egitto - Sultani del Sudan
Nascita: 11 novembre 1922 con Fu’ād I
Causa: indipendenza dal Regno Unito
Fine: 1953 con Fu’ād II
Causa: Rivoluzione del 1952
Territorio e popolazione
Bacino geografico: Africa
Territorio originale: Egitto
Province:
Economia
Moneta: Ghiné, o Pound, Egiziano
Religione e Società
Religione di stato: Islamica

Evoluzione storica
Preceduto da:
Succeduto da:
Protettorato Britannico dell'Egitto Repubblica Araba d'Egitto

Il Regno d'Egitto fu il primo vero stato moderno egiziano come Nazione indipendente, esistito dal 1922, anno in cui il governo inglese concesse all'Egitto l'indipendenza (di fatto prima era una colonia britannica) al fine di sopprimere la crescita del nazionalismo, al 1953, quando in seguito alla Rivoluzione Egiziana del 1952 venne abolita la monarchia.

Prima della nascita del nuovo Stato, l'Egitto dal 1882 fu una colonia dell'Impero Britannico, quando le forze europee invasero il paese per sostenere il Regime del Khedivè (vicerè) per fronteggiare l'aumento del nazionalismo. Questo segnò l'inizio dell'occupazione militare britannica dell'Egitto, che ancora ufficialmente faceva parte dell'Impero Ottomano. In seguito, nel 1914, durante la guerra contro la Turchia, la Gran Bretagna proclamò l'Egitto suo Protettorato, e sostituì il viceré con un membro della sua famiglia proclamandolo Sultano d'Egitto, un re posto sul trono dagli stessi inglesi.

La Monarchia, intesa come stato autonomo dell'Egitto, venne istituita e in seguito riconosciuta come indipendente dagli inglesi nel 1922, rappresentata nella persona di Fu’ād I, combattendo su due fronti politici: da una parte il Wafd, una grande organizzazione politica nazionalista fortemente contraria all'influenza britannica, e dall'altra gli inglesi, che erano decisi a mantenere il controllo sul canale di Suez. Altri partiti politici stavano emergendo in questo periodo; tra questi i più importanti erano il Partito Comunista Egiziano (1925) e la Fratellanza Musulmana (1928), destinata a diventare una grande potenza politica e religiosa.

Re Fu’ād morì nel 1936, e il trono passò al principe Fārūq, che ereditò la corona all'età di 16 anni. Re Fārūq I d'Egitto, allarmato dalla recente conquista italiana dell'Etiopia, firmò un trattato con il Regno Unito, che impegnava l'Inghilterra a ritirare tutte le sue truppe dal territorio egiziano tranne che sul canale di Suez (che sarebbe stato in seguito evacuato nel 1949).

Il Regno fu presto afflitto dalla corruzione, e visto dagli stessi sudditi egiziani come un paese fantoccio nelle mani inglesi. Questo, in concomitanza con la sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1948, portò ad un Colpo di Stato nel 1952 da parte di un gruppo di ufficiali dell'Esercito chiamato Movimento dei Liberi Ufficiali. Re Faruq abdicò a favore del figlio neonato, Fu’ād II, nella speranza di salvare la corona. Tuttavia nel 1953 la Monarchia venne formalmente abolita, il Re e la sua famiglia mandati in esilio (l'ormai ex re Fārūq trovò asilo in Italia) e venne proclamata la Repubblica Araba d'Egitto.

Indice

[modifica] Storia del Regno d'Egitto

[modifica] Khedive e Occupazione Britannica

Bandiera del Protettorato Britannico d'Egitto (1914-1922)
Bandiera del Protettorato Britannico d'Egitto (1914-1922)

Mehmet Ali e la sua discendenza utilizzarono il titolo onorifico di Khedivè in preferenza alla minore carica di Wali, e ciò venne riconosciuto dalla Corte ottomana sino al 1867, anno in cui il Sultano Abdul Aziz sancì ufficialmente la sua utilizzazione per definire il Viceré dell'Egitto ad Ismā‘īl Pascià e tutti i suoi successori.

A differenza del nonno, Ismā‘īl adottò una politica meno conflittuale verso la corte ottomana, nel tentativo di rafforzare la posizione dell'Egitto e della sua dinastia e, attraverso una miscela di lusinghe e corruzione, riuscì ad ottenere un riconoscimento ufficiale, ma pur sempre virtuale, dell'Egitto come nazione indipendente.

Questa libertà fu gravemente compromessa nel 1879, quando il Sultano, in guerra con le grandi potenze europee, fece deporre Ismā‘īl a favore il figlio Tawfīq. Da quel momento l'indipendenza dell'Egitto divenne per lo più simbolica, soprattutto quando tre anni dopo l'Impero Britannico invase ed occupò il paese, apparentemente per sostenere il Khedivè Tawfīq contro i suoi avversari nazionalisti, ma in realtà per mantenere il controllo sul Canale di Suez.

Il Khedivè Ismā‘īl I
Il Khedivè Ismā‘īl I

Mentre il Khedivè continuerà a governare l'Egitto e il Sudan, almeno nominalmente, le vere redini del paese erano in mano all'Alto Commissariato Britannico.
In spregio agli egiziani, i britannici proclamarono il Sudan condominio anglo-egiziano, ovvero un territorio che era parte integrante dell'Egitto, ma ora si trovava sotto la sovranità congiunta del Regno Unito e dell'Egitto medesimo. Ciò fu ripetutamente condannato dagli egiziani, sia dal governo che dal popolo, fedeli all'idea di "Unità della Valle del Nilo"; ciò sarebbe stato alla base di una inimicizia tra l'Egitto e la Gran Bretagna fino all'Indipendenza del Sudan nel 1956.

[modifica] Dal Sultanato al Regno

Nel 1914, il Khedive ‘Abbās II si schierò al fianco dell'Impero Ottomano allo scoppio della Prima guerra mondiale, e fu prontamente deposto dagli inglesi che attribuirono la carica a suo zio, Husayn Kāmil. Questo decretò la fine a livello giuridico della sovranità turca sull'Egitto, che era parte dell'Impero Ottomano sino dal 1805. Husayn Kāmil venne proclamato Sultano dell'Egitto e del Sudan e il Paese venne trasformato in un protettorato britannico.

[modifica] Dopo la Prima guerra mondiale

Al termine del primo conflitto mondiale, una delegazione conosciuta come Wafd con a capo Sa‘d Zaghlūl partecipò alla Conferenza di pace di Parigi del 1919 per richiedere alle nazioni vincitrici l'indipendenza per l'Egitto. Quando per decisione britannica la delegazione venne arrestata e deportata sull'Isola di Malta, in Egitto scoppiò una enorme rivolta contro l'autorità inglese.

Dal marzo all'aprile del 1919 vi furono grandi manifestazioni di massa che spesso di trasformavano in vere e proprie insurrezioni. Questo periodo viene ricordato nella storia egiziana come la Prima Rivoluzione. I britannici repressero immediatamente i disordini anti-coloniali facendo intervenire l'esercito, e provocando circa 800 morti.
Nel novembre dello stesso anno in Egitto venne inviata la Commissione Milner per tentare di risolvere la gravosa situazione. L'anno successivo, nel 1920, Lord Milner presentò la sua relazione sulla situazione in Egitto, e suggerì all'allora Ministro degli Esteri britannico Lord Curzon di sostituire il protettorato con un trattato di alleanza. Curzon accettò la proposta di Milner e, nel giugno del 1920, accolse una delegazione egiziana guidata da Zaghlūl e ‘Adlī Pasha per discutere le proposte e gli accordi, che sarebbero stati conclusi due mesi più tardi. Il parlamento britannico approvò l'accordo, e nel 1921 richiese all'Egitto di inviare nella capitale inglese una seconda delegazione per la conclusione definitiva del trattato. Fu ‘Adlī Pasha a guidare questa delegazione a Londra nel giugno del 1921, un anno dopo la prima. Tuttavia, anche se le cose sembravano volgere al meglio, i delegati inglesi alla Conferenza Imperiale furono irremovibili e sottolinearono l'importanza per l'Inghilterra di mantenere sotto il proprio controllo la zona del Canale di Suez. Curzon tentò di persuadere i propri colleghi che ‘Adlī Pasha avrebbe accettato tutte le clausole del trattato, ma la delegazione egiziana tornò in Egitto disgustata ed indignata.Nel dicembre del 1921, le autorità britanniche al Cairo proclamarono la legge marziale e ancora una volta i membri del Wafd e Zaghlul vennero deportati, procurando le ennesime dimostrazioni di violenza da parte della popolazione. Fu così che nel 1922, in ossequio al crescente nazionalismo e su suggerimento dell'Alto Commissariato Britannico, il Regno Unito dichiarò unilateralmente l'Egitto nazione indipendente, abolendo la forma di protettorato e legalizzando l'autonomia del nuovo Stato: il Regno d'Egitto, con a capo come sovrano il discendente di Mehmet Ali, Fu’ād I. Tuttavia, l'influenza inglese continuava a dominare la vita politica dell'Egitto, facendo promuovere riforme fiscali, amministrative e governative. La Gran Bretagna mantenne il controllo sul Canale di Suez e in Sudan.

Zaghlūl, tornato dall'esilio e messosi a capo del partito Wafd, diventò Primo Ministro nel 1924. Egli richiese che l'Egitto e il Sudan fossero uniti sotto la stessa nazione, basandosi sull'ideologia "dell'unione della Valle del Nilo". Quando il governatore britannico del Sudan, Sir Lee Stack, venne assassinato al Cairo, in Sudan scoppiarono gravi disordini. Il governo inglese chiese dunque all'Egitto di ritirare le sue truppe dal Sudan e di pagare un "debito di Scuse". Zaghlūl accettò di pagare il dazio ma non di ritirare l'esercito da quel territorio che definiva storicamente egiziano, e così rassegnò le dimissioni.

[modifica] Riconoscimento del Nuovo Stato

In seguito al crescente sentimento nazionalista, la Gran Bretagna riconobbe l'indipendenza all'Egitto nel 1922. Il successore di Husayn, Fu’ād I, sostituì il titolo di sultano con quello di re. Tuttavia gli inglesi interferivano ancora negli affari egiziani. Di particolare interesse per l'Egitto era la questione del Sudan, occupato dalle forze britanniche. Sia per il re che per i nazionalisti tutto ciò era intollerabile, e così da il governo egiziano all'ascesa al trono del principe ereditario Faruq, lo insignì del titolo di Re dell'Egitto e del Sudan.

S.M. Re Faruq I con la moglie, la Regina Farida d'Egitto
S.M. Re Faruq I con la moglie, la Regina Farida d'Egitto

[modifica] Il Regno durante la Seconda guerra mondiale

Durante la Seconda guerra mondiale, le truppe britanniche utilizzarono l'Egitto come base per le operazioni alleate in tutta la regione araba, appoggiate da re Fārūq I, che nel 1940 imprigionò nei campi di lavoro tutti gli italiani presenti nel paese sospettati di essere dalla parte di Mussolini.
Dopo due anni dal termine della guerra, nel 1947, il governo britannico ritirò definitivamente le sue truppe dalla zona del Canale di Suez, visto che sentimenti anti-britannici continuavano ad alimentarsi nel paese per questa questione.

[modifica] Il Colpo di Stato

Vedi anche Rivoluzione Egiziana del 1952

La notte tra il 22-23 luglio del 1952, un gruppo di soldati che facevano parte del gruppo dei "Liberi Ufficiali", guidati dal tenente colonnello Gamal Abdel Nasser presero il potere attuando un colpo di stato e rovesciando il governo accusato di essere troppo incline al fascino inglese, e che i militari accusarono per la sconfitta del 1948 nella guerra contro Israele. Dopo una breve esperienza di governo Democratico, Nasser, evoluto in un leader carismatico, abrogò la costituzione, abolendo la monarchia, e lasciando spazio alla promozione attuazione ad un sistema di "socialismo arabo".

[modifica] Dissoluzione del Regno d'Egitto

Il Regno di Fārūq I fu caratterizzato da un sempre maggiore malcontento nazionalista, alimentato dall'occupazione britannica durante la Seconda guerra mondiale, dalla corruzione e dall'incompetenza del governo reale, dimostrata soprattutto nel corso della guerra arabo-israeliana del 1948.
Tutti questi fattori contribuirono grandemente a minare la posizione del re, e a spianare la strada per la Rivoluzione del 1952.
Re Fārūq fu obbligato ad abdicare a favore del figlio neonato Ahmad Fu’ād, che divenne re Fu’ād II, mentre l'amministrazione del potere passava sotto il controllo dei Liberi Ufficiali e quindi nelle mani di Nasser.
Il regno di Fu’ād II durò meno di un anno; il colonnello Nasser il 18 giugno 1953 abolì la monarchia e dichiarò la Repubblica. Depone così il potere, dopo circa un secolo, la dinastia di Mehmet Ali.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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