Khedivè
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Khedivè (o chedivè) - dalla parola persiana ﺧﺪﻳﻮ, traslitterato khidīw o khadīw, che significa "signore, principe, sovrano", e che viene tradotta spesso come "viceré" - fu il titolo concesso nel 1867 dal Sultano ottomano ˁAbdul ˁAziz al governatore dell'Egitto Ismāˁīl Pāshā, nipote di Mehmet Ali. Il titolo in arabo diventò khudaywī o khidīw e fu ereditato dai suoi discendenti fino al 1914.
Nel 1879 Ismāˁīl fu deposto e il titolo di Khedivè passò a suo figlio Tawfiq Pasha. Dal 1882 l'Egitto fu sotto l'occupazione militare britannica, ma il Khedivè restò sul suo trono e il paese rimase almeno nominalmente sotto la sovranità ottomana.
Allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, l'Egitto era ancora parte dell'Impero Ottomano e governato da un Khedivè. A causa dell'alleanza degli Ottomani con la Germania, i britannici deposero ˁAbbās Hilmī (ˁAbbās II), trasformarono l'Egitto in un protettorato, e il titolo di Khedivè fu soppresso. I successivi capi di stato dell'Egitto portarono il titolo di Sultano, e dal 1922, di Re.