Psicoanalista
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Lo psicoanalista è colui che esercita la psicoanalisi, con espresso riferimento a coloro che si definiscono freudiani o post-freudiani. Nell'uso comune è anche usato il termine "psicanalista", utilizzato prevalentemente da quei professionisti di orientamento lacaniano[citazione necessaria]. Tale paragrafia fonemica è andata consolidandosi nel corso del tempo, così come quella di "psicologo analitico" con riferimento a quegli psicoanalisti che si rifanno alle teorie junghiane.
Lo psicoanalista è un professionista che opera attraverso precise opzioni di setting e con finalità non tanto terapeutiche quanto conoscitive. Il training per divenire psicoanalisti è molto lungo, selettivo e complesso; segue solitamente procedure di selezione e linee guida di formazione rigorosamente stabilite dalle diverse società psicoanalitiche nazionali ed internazionali, e prevede sempre per il candidato molti anni di analisi personale ed analisi didattica.
Quella di psicoanalista è tutt'oggi in Italia una professione non regolamentata. Lo Stato infatti non definisce quali siano i criteri minimi per esercitarla e non ha mai istituito, attraverso una Legge di ordinamento, un Albo professionale. Generalmente la professione di psicoanalista viene svolta da Medici o Psicologi iscritti ai rispettivi albi professionali. Tuttavia sono ancora molti in Italia i professionisti che esercitano la psicoanalisi senza possedere i titoli di psicologo o medico.
La SPI - Società Psicoanalitica Italiana - chiese e ottenne che la Psicoanalisi non rientrasse espressamente nella Legge di Ordinamento della Professione di psicologo[1]. Tale scelta voluta dalla dirigenza della SPI non trovò un unanime riscontro tra la base degli associati: furono infatti molti gli psicoanalisti che, pur non avendo una laurea in Psicologia, ma solo una formazione in Psicoanalisi, cercarono attraverso le norme transitorie[2] di iscriversi all'Ordine degli Psicologi.
Fin dal 1989 autorevoli esponenti[3] del panorma psicoanalitico italiano criticarono questa scelta paventando che la stessa avrebbe portato a contenziosi giuridici e, soprattutto, a creare confusione negli utenti.
La giurisprudenza che è andata consolidandosi nel corso degli ultimi 15 anni appare essere favorevole alla distinzione tra psicoanalisi non normata e psicoterapia normata. È infatti negli ultimi 15 anni che l'Italia vede la nascita di numerose associazioni che si occupano di psicoanalisi non tanto da un punto di vista culturale quanto da un'ottica giuridica e legale.
I sostenitori della psicoanalisi come disciplina estranea alla Legge di Ordinamento della Professione di Psicologo sostengono prevalentemente che[4]:
- gli insegnamenti impartiti dalle facoltà di Medicina e Psicologia non sono né necessari né sufficienti per coprire tutto il ventaglio delle materie di studio poste da Freud alla base della formazione dello psicanalista;
- l'analisi personale è considerata da tutte le componenti del movimento psicoanalitico come un aspetto indispensabile di tale formazione;
- molti dei massimi protagonisti nella storia della psicanalisi non provenivano affatto da una formazione medica o psicologica, ed alcuni di loro non avevano mai conseguito alcuna laurea;
- il tipo di relazione che si deve instaurare tra analista e paziente richiede che la funzione simbolica tra i due non sia fissata in partenza né tanto meno incarnata da un'istanza estranea alla relazione stessa, come sarebbe quella fondata su presupposti di tipo giuridico, per esempio legali, professionali o associativi.
Lo psicoanalista pertanto non è necessarimente:
- dottore in alcuna materia, a meno che non possegga un diploma di laurea;
- iscritto a un Ordine professionale, nel qual caso è vincolato alla deontologia di tale Ordine;
- psicologo, che ha competenza in tutto quanto definito dalla propria Legge di Ordinamento;
- psicoterapeuta, poiché la Psicoterapia è una specializzazione post lauream riservata a psicologi e medici iscritti ai rispettivi Ordini professionali;
- psichiatra, poiché la psichiatria è una specializzazione post lauream riservata a laureati in Medicina e Chirurgia iscritti all'Ordine.
E' pertanto opportuno che la potenziale utenza si informi precedentemente sui titoli e sulle effettive competenze dello Psicoanalista.
[modifica] Note
- ^ Legge n. 56 del 18 febbraio 1989 - Ordinemento della Professione di Psicologo
- ^ Artt. 32, 33 e 34 della Legge n. 56 del 18 febbraio 1989
- ^ Galli, P. F. (1989) Dal Caos all'Ordine in: Giornale Italiano di Psicologia, vol. XVI, n. 2
- ^ Perrella, E. (1995) Psicanalisi e diritto. La formazione degli analisti e la regolamentazione giuridica delle psicoterapie, Biblioteca dell'Immagine, Pordenone
[modifica] Voci correlate
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