Prisoners in Paradise

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Prisoners in Paradise è il quinto album della glam metal band svedese Europe.

« Sento che il successo con The Final Countdown fu uno dei motivi principali della rottura. Quando gli altri album non vendettero così tanto, perdemmo l'onda. E questo accadde anche se gli altri album non erano dei flop, semplicemente non erano commercialmente paragonabili a The Final Countdown. Vendettero tutti qualche milione di copie. Forse eravamo una band che avrebbe dovuto vendere un milione di copie invece che sei. Non eravamo mentalmente preparati per il tremendo successo. »

(Mic Michaeli)

« Durante la registrazione dell'album ci fu un cambiamento nella Sony Music. Tutti quelli che erano coinvolti con noi furono licenziati e sostituiti con altre persone che avevano i loro progetti in testa. Da una band priorità diventammo in una manciata di giorni una band più che secondaria. Alle nuove persone non piacque affatto il materiale registrato. Non abbiamo sentito nessuna hit, scrivete dell'altro ci dissero. Questo è il momento in cui perdemmo molto come feeling. Eravamo sfruttati dalla casa discografica che in passato ci sosteneva. »

(Ian Haugland)

Indice 1 Il disco 2 Tracce 3 Singoli e videoclip 4 Formazione

[modifica] Il disco

È un album che segna una svolta stilistica della band che, in questo disco, è alle prese con melodie molto catchy e americaneggianti stile Bon Jovi. Come sempre il bravo Joey Tempest ci dà la prova di essere ancora un ottimo songwriter, nonostante le continue pressioni della Epic Records che voleva un numero di vendite paragonabile a quello di The Final Countdown. La opener All or nothing evidenzia questo cambio radicale del sound, voluto dalla casa discografica, per poter avere un definitivo incremento di vendite oltre l'Atlantico. Halfway to heaven, l'ultimo singolo estratto dall'album nel marzo del 1992, si fa notare per la melodia allegra e piuttosto grintosa, oltre che per gli assoli chitarristici. I'll cry for you, altro singolo pubblicato, è una ballad piacevole, anche se non al livello di altre composizioni. Proseguendo nell'ascolto troviamo Talk to me, piuttosto popolare in Italia per essere stata utilizzata in una pubblicità della mulino bianco all'inizio degli anni 2000. Prisoners in paradise, singolo e titletrack, è una canzone malinconica e da un testo profondo. Girl from lebanon chiude il quinto lavoro degli Europe con un testo provocante e melodia più cupa rispetto al resto dell'album. Le canzoni, al contrario che in passato, sono scritte oltre che dal frontman anche dagli altri componenti del gruppo. Il titolo nascondeva un messaggio intrinseco lanciato dalla band, che in questo periodo si vede sfruttata dalla Epic records. Originariamente l'album doveva chiamarsi Break free e la sua pubblicazione sarebbe dovuta realizzarsi l'anno precedente (salvando probabilmente le vendite negli States dove il Grunge ancora non aveva invaso il mercato), ma la traccia omonima e altre come Yesterday's news furono escluse dalla casa discografica perché considerate troppo heavy e non adatte alla band (che invece voleva dimostrare l'opposto). Queste furono pubblicate come b-side dei singoli estratti dall'album e alcune furono inserite nella successiva raccolta 1982-1992. Tutta la sessione di registrazioni del periodo 89-90 furono incluse in un bootlet intitolato Le baron boys. L'album registrò ottime vendite in Europa e in Asia, ma fu un disastro commerciale negli Stati uniti dove ai tempi della produzione dell'album era in piena rivoluzione il grunge. Abbandonata dalla Epic, la fine che fece la band fu quella di molte altre nel mondo del metal (ormai in pieno declino). Dopo la pubblicazione di un Greatest Hits, si sciolsero nella tarda primavera del 1992, per poi riformarsi solamente nel 2003.

[modifica] Tracce

1. All or Nothing - 3:54 - (Eric Martin, Andre Pessis, Joey Tempest)
2. Halfway to Heaven - 4:06 - (Tempest, Jim Vallance)
3. I'll Cry for You - 5:21 - (Tempest, Nick Graham)
4. Little Bit of Lovin' - 4:48 - (Tempest, Kee Marcello)
5. Talk to Me - 4:06 - (Mic Michaeli, Tempest)
6. Seventh Sign - 4:42 - (Tempest, Marcello, Michaeli)
7. Prisoners in Paradise - 5:36 - (Tempest)
8. Bad Blood - 4:19 - (Tempest, Michaeli, Marcello)
9. Homeland - 4:51 - (Tempest, Michaeli, Marcello)
10. Got Your Mind in the Gutter - 4:59 - (Tempest, Beau Hill, Marcello)
11. 'Til My Heart Beats Down Your Door - 3:47 - (Brian McDonald, Fiona, Tempest, Michaeli)
12. Girl from Lebanon - 4:20 - (Tempest)

• Nel 2001 l'album fu ristampato dalla Spitfire Records con 2 bonus track: Mr. Government Man e Long Time Comin'.

[modifica] Singoli e videoclip

• Prisoners in Paradise
• I'll Cry for You
• Halfway to Heaven

[modifica] Formazione

• Joey Tempest - voce
• Kee Marcello - chitarre
• John Levén - basso
• Mic Michaeli - tastiere
• Ian Haugland - percussioni