Pompeo Neri
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Pompeo Neri (Firenze, 1706 – Firenze, 1776) è stato un giurista e politico italiano.
Figlio di Giovanni Bonaventura, professore di diritto e consigliere del granduca di Toscana, studiò all'Università di Pisa e nel 1726, subito dopo la laurea, fu nominato lettore di diritto nell'ateneo pisano.
Nel 1745 Pompeo Neri venne incaricato da Francesco di Lorena di fare un progetto di "rifusione generale", visti i vari particolarismi vigenti in Toscana, di tutte le leggi dello Stato, in "un codice simile a quello della Savoia".
Il Neri era di formazione romanista,la sua azione tende a lasciar inalterato il sistema delle fonti. L'incarico era una razionalizzazione delle fonti preesistenti, e non una codificazione.
La Toscana è circondata da territori dove vigeva il diritto comune giustinianeo,emerge così l'idea ancillare delle altre fonti rispetto al diritto romano. Secondo Neri il codice doveva dividersi in Giuspubblico e Giusprivato, sul modello delle Institutiones (personae,res,actiones). In breve tale riforma avrebbe dovuto lasciare inalterato il sistema delle fonti ed il rapporto diritto statutario-diritto comune.
Neri ricorda anche che in questa regione vigeva anche il diritto canonico e il diritto statutario marittimo, ma andava comunque fatta attenzione alla giurisprudenza dei tribunali ed alle consuetudini. Nel 1748 questo progetto fu abbandonato.
Nel 1749 Pompeo Neri fu chiamato a Milano a svolgere, per conto di Maria Teresa, il compimento della riforma del catasto. Presiedette la Giunta per il censimento e si adoperò ad abbattere abusi e privilegi di nobiltà e clero, opponendovi giustizia fiscale, razionalità amministrativa, punti d'appoggio per un nuovo catasto fondato su una più equa ripartizione dei carichi fiscali.