Pasquale Pozzi
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Pasquale Pozzi (Busto Arsizio, 1820 – Busto Arsizio, 1871) è stato un imprenditore e politico italiano.
Fu industriale tessile e, per diversi anni, fu sindaco della sua città natale.
[modifica] Biografia
Pasquale Pozzi faceva parte di una delle più cospicue famiglie di Busto Arsizio. Partecipò all'attività politica e civile del borgo e resse con capacità ed energia il Comune dal 1856 al 1859. Caduta nel 1859 la dominazione austriaca, nelle prime elezioni amministrative del gennaio 1860, col nuovo ordinamento del regno Piemontese-Lombardo, Pasquale Pozzi ebbe l’onore di essere il primo sindaco di Busto nel nuovo Stato italiano. Mantenne tale carica fino al 1863, anno precedente all’elevazione di Busto Arsizio a città. Durante la sua amministrazione si decise di abbattere le porte di via Milano, Ticino e Novara, ridotte ormai a ruderi e considerate ostacoli per la viabilità. Il prato di porta Milano fu sistemato a piazza e intitolato a Giuseppe Garibaldi. Inoltre venne migliorata l'illuminazione pubblica con nuove lampade a petrolio e venne aperto un asilo infantile. Con le elezioni del 1863, il governo nominò sindaco l'ing. Carlo Crespi, e Pasquale Pozzi rimase nell’Amministrazione Comunale come assessore.
Predecessore: | Sindaco di Busto Arsizio | Successore: | |
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Cesare Rossi | 1856-1863 | Carlo Crespi (detto Cordafina) |