Partizione delle Alpi
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La Partizione delle Alpi è una classificazione della catena alpina adottata nel 1926 in occasione del IX Congresso Geografico Italiano. Le suddivisioni delle Alpi vennero stabilite sulla base del documento "Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino".
La ripartizione principale individua tre grandi parti: Alpi Occidentali, Alpi Centrali e Alpi Orientali, suddivise a loro volta in 26 sezioni e 112 gruppi. Per facilitare la memorizzazione della sequenza delle sezioni che formano lo spartiacque principale, si utilizzava nelle scuole elementari la frase MA COn GRAn PENa LE RE-CA GIÙ [1] .
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[modifica] Pregi e difetti
Per la prima volta, la Partizione delle Alpi considerava l'insieme della catena alpina e non solo la parte ricadente sul territorio italiano. Tuttavia tale classificazione è ancora italo-centrica, perché non condivide la bipartizione ed in generale le classificazioni del sistema alpino in uso negli altri Stati, ed errata, perché include nella catena alpina territori che secondo gli studiosi non ne farebbero parte.
I principali errori ed incongruenze presenti nella tradizionale Partizione delle Alpi sono:
- L'inclusione della parte meridionale della Provenza, che secondo gli studi di Raoul Blanchard non fa parte del sistema alpino.
- I Monti di Vaucluse, di Lure e del Luberon, secondo la letteratura geografica francese, non appartengono alle Prealpi del Delfinato, ma alle Prealpi di Provenza, essendo di fatto in questa regione. Inoltre la sezione Alpi di Provenza comprende anche le Prealpi di Digne, che secondo logica dovrebbero ricadere nella sezione Prealpi di Provenza.
- L'inclusione di alcune aree settentrionali della sezione delle Prealpi svizzere, che secondo la letteratura geografica svizzera non appartengono geograficamente al sistema alpino, ma all'Altopiano svizzero (Schweizer Mittelland).
- Le Alpi Noriche comprendono un territorio molto più vasto (oltre alle Alpi Noriche propriamente dette, i Tauri e le Alpi di Stiria e di Carinzia e le Alpi di Tux) di quello individuato dalla letteratura geografica austriaca.
- Le Alpi bavaresi, le Alpi salisburghesi e le Alpi austriache non corrispondono affatto all'assetto orografico individuato dalla moderna letteratura geografica austro-tedesca.
- L'inclusione del Carso nel sistema alpino.
Nel 2005, al fine di superare i problemi e le incongruenze con le altre suddivisioni esistenti, è stata presentata la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA).
[modifica] Alpi Occidentali
Le Alpi Occidentali vanno dal Colle di Cadibona al Col Ferret. La cima più elevata è il Monte Bianco (4810 m). Le Alpi Occidentali si suddividono ulteriormente in:
- Alpi Marittime
- Alpi liguri
- Alpi del Var
- Alpi Cozie
- Gruppo del Monviso
- Alpi del Monginevro
- Catena del Cenisio
- Alpi Graie
- Gruppo del Gran Paradiso
- Alpi della Tarantasia
- Gruppo del Monte Bianco
- Alpi di Provenza
- Gruppo dell'Asse
- Gruppo della Bleone
- Alpi del Delfinato
- Prealpi di Provenza
- Chaînes des Plans
- Montagne di Sainte Victoire
- Catena della Sainte Baume
- Monti dei Maures e dell'Esterel
- Prealpi del Delfinato
- Prealpi di Savoia
[modifica] Alpi Centrali
Le Alpi Centrali vanno dal Col Ferret al Passo del Brennero. La cima più elevata è il Monte Rosa (4611 m). Le Alpi Centrali si suddividono ulteriormente in:
- Alpi Pennine
- Alpi Lepontine
- Gruppo del Monte Leone
- Gruppo dell'Adula
- Alpi Ticinesi
- Alpi Retiche
- Gruppo dell'Albula e Silvretta
- Gruppo della Plessur
- Catena del Reticone
- Gruppo del Fervall
- Gruppo del Bernina
- Gruppo dell'Umbraglio
- Alpi Venoste
- Alpi Breonie
- Alpi Sarentine
- Gruppo dell'Ortles
- Monti della Val di Non
- Gruppo dell'Adamello
- Dolomiti di Brenta
- Alpi bernesi
- Massiccio del Finsteraarhorn
- Gruppo del Wildhorn
- Alpi Urane
- Alpi Glaronesi
- Gruppo del Tödi
- Gruppo della Sardona
- Prealpi svizzere
- Prealpi della Simmental
- Prealpi dell'Emmental
- Prealpi della Linth
- Alpi bavaresi
- Alpi dell'Algovia
- Alpi della Lechtal
- Monti dell'Achensee
- Prealpi lombarde
[modifica] Alpi Orientali
Le Alpi Orientali vanno dal Passo del Brennero alla città di Fiume. La cima più elevata è la Marmolada (3341 m). Le Alpi Orientali si suddividono ulteriormente in:
- Alpi Noriche
- Dolomiti
- Alpi Carniche
- Alpi Giulie
- Alpi Giulie settentrionali
- Alto Carso
- Carso Corniolino
- Caravanche
- Catena delle Caravanche
- Bacher
- Alpi salisburghesi
- Alpi di Kitzbühler
- Steinernes Meer
- Kaisergebirge
- Leoganger Steinberge
- Tennengebirge
- Dachstein
- Alpi austriache
- Totes Gebirge
- Gruppo del Pyhrgass
- Sengsengebirge
- Alpi di Enstaler
- Hochschwab
- Raxalpe
- Schneeberg
- Prealpi dell'Ötscher
- Selva Viennese
- Prealpi di Stiria
- Prealpi Trivenete
- Monti Lessini
- Altopiano di Asiago
- Monte Grappa
- Prealpi bellunesi
- Prealpi Carniche
- Prealpi Giulie
- Carso
- Piccolo Carso
- Carso istriano
[modifica] Note
- ^ Alternativamente era studiata la frase più lunga, sempre di richiamo mnemonico: MA COn GRAn PEna LE RETI AnTonio CAla Giù ossia: Marittime, Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche, Atesine, Carniche, Giulie
[modifica] Bibliografia
- Sergio Marazzi. Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA. Pavone Canavese (TO), Priuli & Verlucca editori, 2005.