Monviso
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Monviso | |||||||||||||||||||
Il Monviso fotografato dalla piana piemontese, sullo sfondo dei campi di granoturco maturo, sulla strada per Barge, presso Saluzzo |
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Paese | Italia | ||||||||||||||||||
Regione | Piemonte | ||||||||||||||||||
Provincia | Cuneo | ||||||||||||||||||
Altezza | 3841 m s.l.m. | ||||||||||||||||||
Catena | Alpi | ||||||||||||||||||
Coordinate | |||||||||||||||||||
Altri nomi e significati | Vísol (occitano) Ël Viso (piemontese) |
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Data prima ascensione | 30 agosto 1861 | ||||||||||||||||||
Autore/i prima ascensione | William Mathews, Frederic Jacomb, Jean Baptiste Croz e Michel Croz. Bartolomeo Peyrotte o Peyrot, guida alpina di Bobbio Pellice, fu il primo italiano in vetta al Monviso (1862) [1]. | ||||||||||||||||||
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(Pms)
« Quand che Viso a l'ha 'l capel, o ch'a fà brut o ch'a fà bel;
ma se 'l capel lo quata tut, o ch'a fà bel o ch'a fà brut » |
(IT)
« Quando il Monviso ha il cappello (NdR: nuvole), o fa brutto oppure fa bello;
ma se il cappello lo copre tutto, o fa bello oppure fa brutto » |
(detto popolare )
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Il Monviso (in occitano Vísol, in piemontese Ël Viso) è la montagna più alta delle Alpi Cozie.
Indice |
[modifica] Etimologia
Il nome Monviso deriverebbe dal latino Mons Vesulus. Il termine Vesulus deriverebbe a sua volta dalla radice ves indoeuropea usata per indicare un'altura e quindi una montagna ben visibile ed isolata come per l'appunto è il Monviso [2]. Infatti, guardandolo dalla parte italiana, la sua forma piramidale imponente si erge maestosa quasi dal 'nulla', rendendo il Monviso visibile e riconoscibile anche da grandi distanze.
[modifica] Caratteristiche
La vetta del Monviso si trova interamente in territorio italiano, così come quasi tutto il resto del massiccio, mentre parte delle creste Nord-Ovest del massiccio stesso sono sul confine con la Francia (Punta Gastaldi, Punta Udine, Punta Venezia). Le valli che lo contornano sono la valle Po, la valle Varaita e, dal versante francese, la valle del Guil.
Il monte è particolarmente famoso perché ai suoi piedi, e precisamente al Pian del Re, in alta valle Po, ha la sorgente il fiume Po, il più lungo d'Italia.
Esso domina, dai suoi 3841 metri, l'intero arco alpino del Piemonte meridionale e la pianura sottostante, da Cuneo, a Saluzzo, città del Monviso per eccellenza, fino a Torino ed oltre.
Dai suoi ghiacciai (ormai in evidente fase di ritiro) e dagli innumerevoli laghi posti ai suoi piedi, si raccolgono le acque che danno vita al fiume Po, che al Pian del Re (2020 m), è già un rivo consistente.
[modifica] Geologia
Il Monviso è costituito da scisti, in massima parte dioritici e quarziferi, in cui prevale il colore rosso-verde.
[modifica] Ascesa alla vetta
[modifica] Via normale
La via normale di ascesa al Monviso si compie tramite la parete Sud, percorso non difficile e per questo molto battuto, soprattutto nei mesi estivi.
Dapprima occorre raggiungere il Rifugio Quintino Sella (2640 m) partendo dal Pian del Re oppure dal paese di Crissolo. Poi occorre contornare la montagna e, attraversato il colle delle Sagnette (2991 m), dirigersi verso la parete sud, fino a raggiungere il bivacco Andreotti.
Alternativamente si può raggiungere il bivacco Andreotti partendo dalla frazione Castello di Pontechianale, risalendo il vallone di Vallanta fino alle Grange del Rio per poi salire in sinistra orografica verso il lago delle Forciolline, dove eventualmente si può pernottare al bivacco Boarelli. Da qui si raggiunge in breve tempo il bivacco Andreotti.
Superato il bivacco Andreotti (3225 m), si attacca la parete Sud e la si sale agevolmente (il passaggio più difficile è ritenuto di II grado), seguendo tacche di vernice gialla. Nel periodo tardo-estivo (fine Agosto-Settembre) l'uso dei ramponi e della piccozza non è generalmente ritenuto necessario. È comunque opportuno procedere legati e con il casco.
[modifica] Parete est
Un secondo percorso di salita si svolge lungo la parete est. Questo percorso è alquanto più impegnativo rispetto alla via normale.
Partendo dal Rifugio Quintino Sella si contorna il lago Grande di Viso e, dirigendosi verso ovest, si arriva all'attacco della parete est. Questa la si sale superando passaggi di secondo e terzo grado.
[modifica] Parete nord
Un percorso di salita alternativo tutt'altro che agevole si snoda lungo la parete Nord. Questa presenta in particolare il ghiacciaio Coolidge con l'omonimo canalone.
[modifica] Rifugi alpini
Ai piedi del Monviso vi sono alcuni rifugi alpini che offrono sia la possibilità di essere base di partenza per la salita in vetta e sia la possibilità di compiere un completo tour intorno al Monviso stesso. Essi sono:
- Rifugio Quintino Sella (2640 m.) in alta valle Po
- Rifugio Vitale Giacoletti (2741 m.) in alta Valle Po
- Rifugio Vallanta (2450 m.) in alta Valle Varaita
- Rifugio Gagliardone (2430 m.) in alta Valle Varaita
- Rifugio Viso (2460 m.) nella Valle del Guil (Francia).
[modifica] Giro di Viso
Per approfondire, vedi la voce Giro di Viso. |
In questi ultimi anni si è diffusa l'usanza tra gli alpinisti e gli amanti del trekking di compiere il giro intorno al Monviso pernottando alcune notti nell'uno o nell'altro dei rifugi costruiti ai suoi piedi. È un modo particolarmente suggestivo di apprezzarne tutta la sua grandezza e maestosità da angolature molto differenti.
[modifica] Curiosità
Poco distante dalle sue pendici, si trova il Buco di Viso, che è il primo traforo alpino. Fu fatto costruire nel alla fine del XV secolo da Ludovico II, Marchese di Saluzzo, che voleva rendere sicuro il passaggio del sale dalla Francia ai suoi territori. Attualmente è totalmente percorribile a piedi in tutti i suoi 75 metri di lunghezza.
Secondo l'opinione di molti il Monviso sarebbe la montagna raffigurata nel logo della Paramount Pictures o comunque ne sarebbe stata l'ispirazione.
Tra le marce per banda più suonate in Italia, primeggia in Piemonte, la marcia "Monviso" di Massimo Boario.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Monviso