Okiya
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La proprietaria e direttrice di una okiya viene appellata come okasan (madre), di solito si tratta di una geisha che ha lasciato la professione o poiché si è sposata o per l’avanzare dell’età. Nella stessa geisha house possono convivere una o più maiko e una o più geisha. Quando una geiko raggiunge l'indipendenza economica, saldando tutti i debiti che ha accumulato negli anni con la propria okiya, grazie al grande successo artistico o alla benevolenza di un danna (patrono) allora può lasciare la casa comune e andare a vivere altrove. Formalmente comunque resta sempre legata alla okiya di provenienza, per tutta la durata della carriera artistica, come testimonia il suo stesso nome che prevede un carattere cinese in comune con quello della geisha house in cui si è formata. Può anche accadere che la okasan decida di adottare una geisha come sua figlia (musume), affinché abbia il privilegio di essere la futura erede (atotori) della casa. In questo caso la geisha resta a vivere nella okiya: tutti i debiti vengono così annullati ma tutti i suoi guadagni, da quel momento, andranno a confluire nelle casse della geisha house.
Venire accettate in una okiya non è semplice. Innanzitutto bisogna essere presentate alla okasan da qualcuno che sia in stretto contatto con la geisha house. Quindi la direttrice si reca personalmente presso la casa dell’aspirante maiko per avere un colloquio con lei e con i suoi genitori, spiegando dettagliatamente in cosa consiste l’apprendistato di un’allieva geiko. Se la okasan ritiene la fanciulla idonea, e se questa ha terminato la scuola dell’obbligo, allora può iniziare a vivere nella okiya e a seguire le lezioni nelle varie arti e discipline.
[modifica] Collegamenti esterni
Il distretto di Kamishichiken
La Nakazato Ochaya, nel distretto di Kamishichiken, a cura della geiko Naosuzu
Il Kitano Tenman-gū (北野天満宮)
Lo hanamachi di Ponto-cho
Il Miyako Odori
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