Navi mercantili armate giapponesi
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[modifica] Come si arrivò alla formazione delle navi corsare nipponiche
Il successo delle navi corsare tedesche nella prima guerra mondiale attirò l'attenzione della Marina Imperiale Giapponese. Nel 1941, la Aikoku Maru e la Hokoku Maru, due navi passeggeri e da carico della Osaka Shipping Line che gestiva i viaggi marittimi con il Sud America, furono requisiti per essere convertiti in navi mercantili armati o AMC (Armed Merchant Cruisers.
Prima e durante la guerra del Pacifico, il Giappone convertì in totale 13 navi mercantili in AMC.
Questo fu dovuto al successo iniziale delle due navi classe Aikoku, (la "Aikoku Maru" e la "Hokoku Maru"); anche se alla fine del 1943, 5 di queste navi risulteranno affondate, tanto che lo Stato Maggiore della Marina Imperiale giapponese convertirà le rimanenti 6 corsare in trasporti e navi appoggio; mentre le ultime due verranno perse in azione nel 1944.
[modifica] Navi mercantile armate come corsare
Queste le navi mercantili armate (Tokusetsu Junyokan) (corsare) della Marina Imperiale Giapponese:
- Classe Aikoku Maru
- Classe Akagi Maru
- Classe Bangkok Maru
- Classe Kiyosumi Maru
[modifica] operazioni nell'Oceano Pacifico: dicembre 1941- gennaio 1942
Nel tardo pomeriggio del 24 novembre 1941, la "Aikoku Maru" e la "Hokoku Maru" lasciavano il porto di Iwakuni e si dirigevano verso le isole Marshall, all'altezza dell'atollo di Jaluit. Qui si rifornivano di carburante, viveri e materiali bellici vari, per poi ripartire due giorni dopo con rotta verso sud. Durante il viaggio, la sera del 13 dicembre 1941 le due suddette corsare avvistavano la loro prima preda: si trattava del piroscafo statunitense "Vincent" da 6.210 t.s.l.; era partita da Sydney in rotta verso Panama con a bordo un grosso carico di riso. All'altezza dell'isola di Pitcairn veniva fatto segno da 8 colpi di cannone e da un siluro, tutti andati a segno, sparati dalle due corsare giapponesi. In pochi attimi la "Vincent" colava a picco avvolta dalle fiamme. I 9 ufficiali e i 27 marinai della "Vincent" venivano tratti in salvo dalla corsara "Aikoku Maru".
Il 31 dicembre 1941 dalla "Aikoku Maru" decollava un suo aereo per perlustrare il mare circostante. Così fu che nel tardo pomeriggio, il suddetto aereo individuava un mercantile nemico: si trattava della nave da carico statunitense "Malama" da 3.275 t.s.l. proveniente da San Francisco e diretta a Manila nelle Filippine. Poi l'aereo giapponese scompariva per sempre; allora l'altro ricognitore di riserva localizzava la suddetta nave "Malama" la mattina del 2 gennaio 1942 a sud delle isole della Società, intimandone la resa dopo averla sorvolata più volte.
Dopo aver ricevuta risposta negativa, l'aereo giapponese tornava nel pomeriggio per bombardarla. Centrata da 4 bombe, la "Malama" colava a picco nel giro di pochi minuti e avvolta dalle fiamme. I naufraghi venivano poi raccolti dalle due corsare giapponesi giunte nel frattempo sul luogo dell'affondamento.
Il 4 febbraio 1942 la due suddette corsare giapponesi raggiungevano l'arcipelago di Truk che lasciavano poi il giorno stesso per la base di Hashirajima. Durante la navigazione, nella notte dell' 11 febbraio, intercettarono e ispezionarono la nave mercantile sovietica "Kym" da 5.114 t.s.l.. Poi il 13 febbraio 1942 le due corsare sbarcavano i 76 naufraghi del "Vincent" e del "Malama" nella baia di Oita (Kyushu), per ripartire poi per Hashirajima, che fu raggiunta la sera stessa.
[modifica] operazioni nell'Oceano Indiano: aprile - agosto 1942
Il 29 marzo 1942, il 24° squadrone corsari veniva sciolto e le due corsare "Aikoku Maru" e la "Hokoku Maru" venivano aggregati all' 8^ flottiglia sommergibili. Così il 16 aprile 1942 le due suddette corsare giapponesi salpavano da Hashirajima. In alto mare, tra il 20 e il 27 aprile, rifornivano di carburante il sommergibile "I-30".
Poi il 9 maggio 1942 le due corsare intercettavano e catturavano la petroliera olandese "Genota" da 7.987 t.s.l., in navigazione a 480 miglia di distanza a sud-est di Diego Suarez. Condotta in un porto controllato dai giapponesi, la suddetta petroliera diventava la giapponese "Ose".
Successivamente, le corsari giapponesi intercettavano il trasporto truppe inglese "Elysia" da 6.757 t.s.l. in navigazione a sud dello stretto del Mozambico. All'alba del 5 giugno la "Elysia" veniva attaccata dalle corsari, che avvolta dalle fiamme, fu affondata quattro giorni dopo dal sommergibile "I-18" del comandante Otani.
Poi le due corsare,il 17 giugno, rifornivano di carburante i sommergibili del "distaccamento Ko", appartenente all' 8^ Flottiglia sommergibili. Poi le due corsare si spostavano nelle acque a sud di Ceylon.
Lì, il 12 luglio 1942, intimavano la resa al mercantile neozelandese "Hauraki" da 7.113 t.s.l. la quale si arrendeva. La nave proseguirà la navigazione fino al Giappone, dove diventerà giapponese col nome di "Hoki Maru" e farà servizio come nave da trasporto nei mari del sud.
[modifica] navi affondate o catturate
Queste sono le navi affondate o catturate dalle corsare giapponesi:
- Vicent, (USA, da 6.210 t.s.l.), affondata il 12 dicembre 1941;
- Malama, (USA, da 3.275 t.s.l.), bombardata e affondata, con la partecipazione di un idrovolante, il 1° gennaio 1942;
- Genota, (Olandese, da 7.987 t.s.l.), catturata il 9 maggio 1942;
- Elysia, (inglese, da 6.757 t.s.l.), cannoneggiata il 5 giugno ed affondata il 9 giugno 1942 dal sottomarino giapponese I-18;
- Hauraki, (neozelandese, da 7.112 t.s.l.), catturata il 12 luglio 1942;
per un totale di 31.341 t.s.l..
| Navi mercantili armate giapponesi nella seconda guerra mondiale |  |
|---|---|
| Aikoku Maru | Hokoku Maru | Gokoku Maru | Akagi Maru | Asaka Maru | Awata Maru Bangkok Maru | Kinryu Maru | Saigon Maru | Kiyosumi Maru | Kongo Maru | Ukishima Maru | Noshiro Maru Marina Imperiale Giapponese |
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