Museo nazionale della ceramica Duca di Martina
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Coordinate: Il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina è un museo di Napoli dedicato alle arti decorative.
È ospitato dal 1927 all'interno della Villa Floridiana, al Vomero.
La ricca collezione di oggetti, raccolti nella seconda metà dell’Ottocento da Placido de Sangro, Duca di Martina e donata alla città di Napoli nel 1911 dal nipote di questi, Placido de Sangro conte dei Marsi, rispecchia felicemente il clima d’entusiasmo e di rinnovato interesse verso le cosiddette arti minori che si diffuse in quell’epoca in Europa.
Il duca di Martina, estimatore e conoscitore di ogni tipo di manufatti, acquistò oggetti nelle maggiori capitali europee radunando, a partire dalla metà dell’Ottocento, una imponente collezione di manufatti artistici minori: vetri, cuoi, coralli, avori e soprattutto porcellane e maioliche.
Interamente dedicato alle porcellane di manifattura europea è il primo piano del Museo, spiccano per importanza, qualità e numero dei pezzi le raccolte della manifattura sassone di Meissen, della manifattura borbonica di Capodimonte, e di quella del marchese Carlo Ginori a Doccia, oltre che il gruppo delle porcellane francesi di Chantilly, Rouen, Saint-Cloud, Mennency, ed una bella raccolta di Sèvres.
L’altro importante nucleo della raccolta, quello delle maioliche, è esposto al piano terreno del museo e comprende ceramiche hispanomoresche decorate “a lustro” della manifattura di Manises, maioliche rinascimentali di Deruta, Gubbio, Faenza, Palermo ed ancora maioliche seicentesche di Castelli, in Abruzzo.
A testimoniare l’ampiezza e la varietà della raccolta sono ancora esposti sullo stesso piano vetri di Venezia e smalti limosini del Quattro e Cinquecento, cuoi, cofanetti, tabacchiere, coralli.
Ma l’elemento di maggiore rilievo è probabilmente la raccolta d’arte orientale, che, composta da 1200 porcellane, bronzi, giade e smalti si impone come una delle più importanti del settore in Italia.
Le raccolte del Museo hanno subito un ulteriore accrescimento nel 1978, quando un erede del duca di Martina, Riccardo de Sangro, ha ceduto in legato testamentario una collezione di 580 oggetti tra porcellane, maioliche e mobili provenienti dall’originaria raccolta di Placido de Sangro.
Infine, in occasione della più recente donazione del De Felice, le collezioni del Museo si sono arricchite di pregevoli manufatti di tartaruga.
La visita al Museo inizia dal vestibolo ove sono esposti i ritratti di Ferdinando IV di Borbone e della duchessa di Floridia.
Si percorre il corridoio a destra e, per un ampio scalone, si sale al secondo piano, ove sono esposte porcellane e bozzetti di pittori napoletani e del ‘600 e del ‘700. Nell’anticamera un ritratto del duca di Martina di Salvatore Postiglione.
Le sale da visitare sono quattordici e sono indicate da numeri romani, in esse oltre a prestigiosi manufatti si possono ammirare dipinti di importanza notevole.
Si scende al primo piano dove si possono visitare le sale dalla XV alla XXII e al piano inferiore, le raccolte d’arte orientale dalla sala XXIII alla sala XXVIII.
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