Maurizio Sarri
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce di biografie è ritenuta non neutrale: per contribuire, partecipa alla discussione.
Motivo: toni non enciclopedici Vedi anche: Progetto biografie Portale biografie
Maurizio Sarri (Napoli, 10 gennaio 1959) è un allenatore di calcio italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
Nato nel capoluogo campano da genitori fiorentini (di Figline Valdarno) residenti a Napoli per motivi di lavoro, Sarri torna ancora giovane in provincia di Firenze. Il suo ingresso nel mondo del calcio parte dal dilettantismo e così prosegue anche quando Sarri inizia ad allenare. Nel frattempo lavora come dirigente in un importante istituto di credito, dedicando alla moglie, al figlio e al calcio gli attimi di libertà.
[modifica] L'esordio nello Stia
Il suo debutto come allenatore comincia in 2a categoria, a Stia, quando subentra in panchina dello Stia, dove stava giocando come terzino destro. I suoi primi risultati sono buoni, tanto da essere cercato dalla Faellese, e successivamente dal Cavriglia in Promozione. Qui raggiunge un secondo posto che consente alla società di fare il salto in Eccellenza. Sarri rimane due anni in categoria, e poi passa all'Entella in Promozione. Anche in questo caso traghetta la squadra in Eccellenza, per rimanerci altri due anni. Una delle tappe determinanti del suo percorso sarà però Tegoleto. Qui trova una squadra in una situazione di classifica precaria, ma riesce a risollevarla grazie all'aiuto di quello che sarà in futuro il suo fedele secondo: Francesco Calzona.
L'ottimo risultato sprona il Ds della Sansovino, Nario Cardini, a sceglierlo per la stagione seguente. Sarri vince il campionato di Eccellenza ed approda per la prima volta in Serie D da allenatore (aveva conosciuto la categoria da calciatore nel Figline). Sarri ottiene un brillante 6° posto nel quale spicca un pareggio 2-2 con la capolista Tivoli, diretta da Bruno Giordano. L'anno dopo Sarri decide di interrompere provvisoriamente il suo lavoro in banca, convinto che il tempo necessario per poter lavorare professionalmente in questa categoria, non gli consenta di fare altro.
I risultati gli danno ancora ragione. Centra il 2° posto in classifica, vincendo i playoff (con Massese e Sanremese), ma soprattutto vince la Coppa Italia di Serie D contro l'U.S.O. Calcio, battuto 1-0 in Lombardia nella gara d'andata con un gol su uno dei suoi schemi.
Sì perché Sarri viene velocemente soprannominato dai media nazionali (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport-Stadio, Tuttosport, Calcio Gold, Calcio di C e D) MISTER 33. Sembra infatti che dedichi tanto tempo al lavoro sulle palle inattive (calci d'angolo, rimesse laterali, punizioni). Un fondamentale che anche nelle categorie superiori si rivelerà determinante per l'ottenimento di molte segnature.
[modifica] Alla Sangiovannese
Per la stagione di serie C2 2003-04 Sarri passa alla Sangiovannese. La società valdarnese, e in primis il suo indimenticato presidente, Arduino Casprini, non nasconde le proprie ambizioni di promozione in serie C1, potendo contare tra l'altro sull'esperienza di Francesco Baiano, l'ex-grande bandiera di Foggia, Fiorentina e Derby County.
Sarri non delude le aspettative e a fine stagione la Sangiovannese giunge seconda, a soli 2 punti dalla capolista Grosseto, qualificandosi per i playoff. Qui la prima avversaria è il Gubbio. Dopo la sconfitta per 1-2 fuori casa, i valdarnesi si impongono nel ritorno con un gol di Nocentini su schema da calcio d'angolo (1-0), accedendo alla finale contro il Gualdo. Anche stavolta l'andata si gioca in Umbria dove la Sangiovannese, strappa un prezioso 1-1, cui segue il 3-1 al "Virgilio Fedini" che vale la promozione in serie C1.
[modifica] A Pescara in serie B
In C1, Sarri continua ad ottenere successi, tanto da regalare nel periodo natalizio la zona playoff alla Sangiovannese. Purtroppo un evento doloroso macchia i sogni della società valdarnese: il giorno di Santo Stefano, il presidente Arduino Casprini perde la vita in seguito ad un incidente stradale nei pressi della sua azienda. La città, la società e la squadra sono scossi. I primi mesi del 2005 cominciano con risultati altalenanti, fino a quando Sarri non sprona la squadra a conquistare la salvezza per dedicarla allo scomparso presidente. La Sangiovannese si riprende, tanto da battere anche il Mantova 1-0 (con un gol di Bongiorni) in un anticipo serale. La Sangiovannese otterrà la salvezza con largo anticipo, terminando all'8° posto.
L'allenatore toscano pochi mesi dopo viene chiamato a Pescara, società reduce da 3 retrocessioni nelle ultime 3 esperienze in Serie B. Sarri, con un organico zeppo di giocatori reduci da infortuni o a fine carriera, compie il miracolo, coadiuvato dai suoi fedeli collaboratori: il preparatore atletico Francesco Bertini e il preparatore dei portieri Mirko Tinagli. Alla fine la squadra abruzzese centrerà la salvezza (11° posto) con tre giornate d'anticipo battendo il Cesena 3-2 grazie a due reti di Gonnella su schema da calcio d'angolo.
[modifica] La stagione ad Arezzo
Nel novembre 2006 Sarri rinuncia alla chiamata del Crotone per prendere l'Arezzo in una situazione disperata (ultima in classifica a quota -1) in Serie B. Penalizzata con 6 punti all'inizio del campionato, ne ottiene soltanto 5 dopo 9 giornate con l'ex juventino Conte.
Nonostante l'esordio sfortunato, Sarri riesce piano piano a migliorare la situazione in classifica, ottenendo tra l'altro una storica qualificazione ai Quarti di Finale di Coppa Italia, eliminando il Livorno (2-1 ad Arezzo, e 1-1 in trasferta). L'obiettivo raggiunto assicurerà alle casse della società un premio di più di un milione di euro, e metà degli incassi della gara con il Milan. L'Arezzo tra l'altro dopo aver perso 2-0 a "San Siro", recriminando per una rete annullata a Terra sugli sviluppi - guarda caso - di una punizione, vincerà la gara di ritorno 1-0 (Floro Flores), e mettendo paura ad Ancelotti che arriva a temere i supplementari quando Goretti colpisce la traversa a pochi minuti dalla fine. L'Arezzo di Sarri sarà la prima delle cinque società capaci di battere nel 2007 i campioni d'Europa (il Milan si aggiudicherà infatti la Champions League).
L'impresa di Sarri, bissa quella ottenuta poco prima di Natale. L'Arezzo, pareggiando 2-2, è la prima squadra ad ottenere punti all'Olimpico di Torino contro la Juventus, nella stagione 2006-07, regalando ai suoi tifosi un Natale con tante speranze. I tifosi, dopo la deludente sentenza che ha confermato i 6 punti di penalizzazione (nonostante l'ottimismo del presidente, che si dichiara innocente), sono rinfrancati da quest'impresa, e attendono il calciomercato in trepidante attesa.
Purtroppo l'attesa sarà delusa da una campagna acquisti che la Gazzetta dello Sport giudica tra le peggiori della categoria. Sarri è deluso, ma nonostante tutto ottiene un'altra impresa pareggiando al "San Paolo" con il Napoli (ancora 2-2), e 0-0 con il Genoa di Gasperini. Anche quella di fermare l'attacco del grifone è un'impresa considerando che la squadra ligure nelle successive 14 partite segnerà a tutte le avversarie affrontate. L'Arezzo dopo 3 giorni va a Trieste, dove perde la prima gara del girone di ritorno. Mancini, che pochi giorni prima aveva offerto il rinnovo del contratto a Sarri definendolo "Michelangelo del calcio" (subendo un secco rifiuto), sfrutta l'occasione per sollevarlo dall'incarico.
Il tecnico viene a conoscenza del proprio esonero leggendo la notizia su Sky. L'Arezzo retrocederà senza Sarri, perdendo tra l'altro 5-1 contro la Juventus che nell'ultima gara di campionato contro lo Spezia subisce l'unica sconfitta casalinga dell'anno condannando gli amaranto alla C. Un risultato molto diverso da quello dell'andata.
[modifica] La breve parentesi ad Avellino nell'estate 2007
Nell'agosto 2007 viene contattato dall'Avellino, appena promosso in serie B, che deve fronteggiare le dimissioni di Giovanni Vavassori. Il nuovo Direttore Generale, Fabrizio Lucchesi, contatta Sarri promettendogli di rinforzare la rosa in modo da garantire un campionato tranquillo alla squadra irpina.
Dopo qualche settimana, il bomber Raffaele Biancolino (25 gol in 29 partite nella stagione precedente) viene ceduto al Messina, e la società lo sostituisce con Krisztiàn Kenesei, attaccante dal recente passato nel campionato cinese. Sarri intanto continua a chiedere garanzie (rinforzi sul mercato), e dopo lo 0-2 con l'Ascoli in Coppa Italia decide di rescindere il contratto consensualmente.
La società irpina spronata dalle ire dei tifosi si rinforza con Paonessa, Salgado, Maietta e Pantanelli prima di scegliere Guido Carboni (che perderà 7 delle prime 8 partite..) come suo successore.
[modifica] L'inaspettato passaggio all'Hellas Verona
Nell'autunno del 2007 Sarri riceve varie proposte da società di serie B che però non prende in considerazione. Sorprende quindi la sua scelta di firmare per l' Hellas Verona , nell'ultimo giorno del 2007. Il 31 Dicembre, infatti, viene presentato dal Ds degli scaligeri, Giovanni Galli, al posto di Davide Pellegrini. I tre anni di contratto di Sarri dimostrano che la società ha impostato un progetto con il tecnico toscano. La sua prima frase conquista la tifoseria:"Il Verona mi ha chiamato e chi sono io per rifiutare il Verona?". Al nuovo tecnico spetta il compito di raddrizzare una situazione difficile (la società scaligera è ultima nel girone A di C1, con il peggior attacco tra tutte le 132 squadre professioniste: 8 gol segnati in 19 gare). Alla città è piaciuto il modo con cui si presenta: "Non sarà un compito semplice, dovremo soffrire per ottenere la salvezza, affrontando questo percorso con grande umiltà. Siamo in una categoria difficile, in cui è doveroso giocare onorando questa gloriosa maglia". A chi gli chiede per quale motivo è sceso di categoria dopo aver ottenuto risultati contro Napoli, Juventus e Milan, lui risponde: "Non sono sceso! Ho soltanto preso la rincorsa per arrivare più in alto"
Questa voce o sezione potrebbe soffrire di recentismo.
Nel modificarla, considera gli eventi recenti in una prospettiva storica e verifica se questi argomenti, in tutto o in parte, non siano più adatti a Wikinotizie.
Per favore non rimuovere questo avviso se la voce continua a presentare esempi di recentismo. |
La sera del 27 febbraio 2008, Sarri viene sollevato dall'incarico di allenatore dell'Hellas Verona. Ruolino di marcia: 6 partite disputate: 1 pareggio e 5 sconfitte. 3 gol fatti e 10 subiti. Un ruolino da retrocessione.