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Mastino napoletano - Wikipedia

Mastino napoletano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Mastino napoletano
Classificazione FCI
Gruppo Gruppo Pinscher e Schnauzer- Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri (2)
Sezione Molossoidi (2)
Sottosez.
Standard n. 197 del 27/11/1989 (en / [ fr])
Nome Mastino Napoletano
Varietà '
Tipo
Origine Italia
Altezza al garrese Maschio 65-75 cm.

Femmina 60-68 cm.

Peso ideale Maschio 60 - 70 kg.

Femmina 50 - 60 kg.

Lista di razze canine

Il mastino napoletano è una razza canina che deriva dai molossoidi rustici, diffusi nelle campagne delle regioni meridionali italiane.

Indice

[modifica] Descrizione

La prima testimonianza dell'esistenza di un molossoide in compagnia dell'uomo è un bassorilievo Assiro, antico di 2500 anni, che raffigura un cane di grossa mole con arti possenti e struttura leonina, con pelle che si raccoglie in pliche e pieghe sul collo e sulla testa; è tenuto da un uomo molto piccolo in materia dimensionale e porta in mano un bastone, che probabilmente vuole consapevolizzare lo spettatore riguardo al carattere dell'animale. Le prime notizie scritte riferibili alla razza sono da ricercare nelle citazioni del Canis Pugnax pesante, l'antico molosso romano impiegato nelle arene contro le belve, ma anche nella guardia alle ville di campagna. Una variante leggera veniva impiegata dalle legioni come cane da guerra, ma era un animale versatile, usato anche nella caccia alla grande selvaggina, nella conduzione delle mandrie e per la difesa personale. I romani ebbero grande importanza nella selezione della razza, incrociando i loro soggetti con i migliori molossi con i quali venivano a contatto durante le loro spedizioni, e quindi con i famosi Pugnaces Britanniae, importati dalla Britannia dai Celti e con i cani provenienti dalla Molossia, una provincia greca. All'inizio vennero impiegati nei combattimenti nelle arene e nei ludi venatorii, ma col passare dei secoli, il molosso italiano ha mantenuto il suo "posto di lavoro" al fianco di mandriani, carrettieri, cacciatori e anche briganti (celebri sono le sue rappresentazioni nei quadri settecenteschi di Bartolomeo Pinelli).

La razza si è così mantenuta - nelle due varianti - in forme rustiche, selezionata in base alla funzionalità nel lavoro, fino alla metà del XX secolo, quando il cinofilo Piero Scanziani fece conoscere, o meglio riscoprire, dalla cinofilia ufficiale, la tipologia "pesante", il mastino allevato principalmente nelle campagne napoletane e avellinesi.

Vale la pena di citare le parole con cui Scanziani ricorda il suo incontro con Guaglione, il capostipite dei libri genealogici del nostro mastino:

« Lo riconobbi all’istante: era uno dei cento che Paolo Emilio il Macedonico aveva portato in Roma al suo trionfo. Era il gran cane d’Epiro, figlio degli assiri, nipote dei tibetani, era il Molossus. Guaglione dall’alto dei suoi secoli, mi fissava imperturbabile, occhi non ostili e non gentili, sguardo che non dà e non chiede: rimira. Rimirava Arno, tenuto al mio guinzaglio. Arretrai ricordando D’Annunzio: molosso pronto ad azzannar senza latrato. Guaglione divenne patriarca. »
Un cucciolo di mastino napoletano
Un cucciolo di mastino napoletano

Inizialmente vennero mantenute le denominazioni "cane 'e presa", "molosso italiano", "cane mastino", "cane corso", poi attorno alla metà degli anni '60, venne stabilita (forse a seguito di pressioni da parte delle organizzazioni cinofile locali) la denominazione di "mastino napoletano".

La razza fu successivamente perfezionata dall'allevatore Mario Querci, con lo storico affisso di allevamento "di Ponzano", che riuscì a selezionare un tipo di cane che rispecchia l'odierno Mastino.

Oggi la razza in Italia e nel mondo è molto diffusa anche se, inevitabilmente, si tende a privilegiare una selezione impostata sull'esasperazione dei caratteri estetici, con una deriva verso l'ipertipo, pesante, linfatico, poco reattivo e funzionale.

I colori ammessi per il manto sono: fulvo, nero, lilla (ma noto a tutti come grigio) e tigrato.

Come tutti i cani di tipo molossoide,il mastino è a rischio di una serie di patologie congenite come la displasia del gomito e, più diffusa di tutte, la cosiddetta "torsione gastrica", alla quale si pone rimedio solitamente con un intervento chirurgico.

[modifica] Comportamento e carattere

Carattere forte e leale, non ingiustificatamente aggressivo o mordace, difensore delta proprietà e delle persone ha sempre un comportamento vigile, intelligente, nobile e maestoso.

[modifica] Proporzioni importanti

[modifica] Altezza al garrese

Maschi da 65 a 75 cm. Femmine da 60 a 68 cm. La lunghezza del tronco è del 10% superiore all'altezza al garrese. La lunghezza totale della testa è pari ai 3/10 dell'altezza al garrese. Il rapporto cranio-muso è di 2 a 1.


[modifica] Testa

Brachicefala, massiccia con cranio largo agli zigomi, la sua lunghezza totale raggiunge circa i 3/10 dell'altezza al garrese. Pelle abbondante con rughe e pliche, di cui una tipica e ben marcata che parte dall'angolo palpebrale esterno e discende sino all'angolo labiale. Gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono tra loro paralleli.

[modifica] Regione cranica

Il cranio è largo, piatto in particolar modo fra le orecchie e leggermente convesso nella parte anteriore. Le arcate bizigomatiche sono molto pronunciate, ma con muscoli piatti. La loro larghezza è superiore alla metà della lunghezza totale della testa. I seni frontali sono molto sviluppati; la sutura metopica è marcata, l'apofisi occipitale appena accennata.

[modifica] Regione facciale

[modifica] Tartufo

Sulla stessa linea della canna nasale e non deve sporgere dalla linea verticale anteriore delle labbra; deve essere voluminoso con narici grandi e ben aperte. La sua pigmentazione è in rapporto col manto: nero nei soggetti neri, scuro negli altri manti e marrone nel mantello mogano.

[modifica] Muso

E' molto largo e profondo (alto), la sua lunghezza corrisponde a quella della canna nasale e sarà pari a 1/3 della lunghezza totale della testa. Le facce laterali sono tra loro parallele si da dare al muso, visto di fronte, una forma pressoché quadrata.

[modifica] Labbra

Di tessuto pesante, spesso ed abbondante. Le labbra superiori, viste di fronte, determinano alla loro congiunzione una "V" rovesciata. Il profilo inferiore laterale del muso è dato dalle labbra superiori. La loro parte più bassa è la connessura labiale, con mucose visibili, poste sulla perpendicolare calata dall'angolo esterno dell'occhio.

[modifica] Mascella

Forte con branche ben robuste con arcate dentarie che combaciano. La mandibola deve essere ben sviluppata lateralmente con incisivi regolarmente allineati.

[modifica] Denti

Bianchi, ben sviluppati, regolarmente allineati, completi per numero. Gli incisivi della mascella superiore sfiorano con la loro faccia posteriore la faccia anteriore degli incisivi della mandibola (chiusura a forbice).

[modifica] Occhi

Situati in posizione subfrontale sono ben distanziati tra loro e con rime palpebrali tendenti al rotondo. Il bulbo oculare leggermente infossato e il colore dell'iride è in rapporto al colore del mantello.

[modifica] Orecchie

Piccole in rapporto alla mole del cane, di forma triangolare, inserite al di sopra dell'arcata zigomatica. Se integre sono piatte e aderenti alla guancia; se amputate formeranno un triangolo quasi equilatero.

[modifica] Collo

[modifica] Profilo

superiormente è leggermente convesso.

Lunghezza è di circa 2,8/10 dell'altezza al garrese.

[modifica] Forma

troncoconica, ben muscoloso, il perimetro a metà della sua lunghezza è pari a circa 8/10 all'altezza del garrese.

[modifica] Pelle

il margine inferiore del collo è ricco di pelle lassa che forma una giogaia ben suddivisa, non abbondante, che inizia dalle branchie della mandibola e termina alla metà del collo.

[modifica] Tronco

La lunghezza del tronco è superiore del 10% all'altezza del garrese.

[modifica] Linea superiore

La linea superiore del dorso è retta con garrese che si presenta largo, lungo, non molto elevato.

[modifica] Dorso

Largo e lungo circa 1/3 dell'altezza al garrese. La regione lombare deve ben fondersi con il dorso con muscolatura ben sviluppata in larghezza. Il costato è ampio, con coste lunghe e ben cerchiate. La circonferenza del torace è di circa 1/4 superiore all'altezza del garrese.

[modifica] Groppa

Larga, robusta e muscolosa. La sua inclinazione, rilevata sul coxale, rispetto all'orizzontale è di circa 30 gradi. La sua lunghezza è pari a 3/10 dell'altezza al garrese. Le anche sono salienti tanto da giungere alla linea superiore lombare.

[modifica] Petto

Largo, aperto con muscoli pettorali molto sviluppati. La sua larghezza è in rapporto diretto con quella del costato e raggiunge il 40/45% dell'altezza al garrese. Il manubrio dello sterno è situato al livello della punta dell'articolazione scapolo-omerale.

[modifica] Coda

Con base larga, grossa alla radice; robusta, si affusola leggermente verso l'estremità. La sua lunghezza raggiunge l'articolazione del garretto. Viene amputata a circa 2/3 della sua lunghezza. In riposo è portata pendente e a scimitarra e in azione è orizzontale o poco più alta del dorso.

[modifica] Arti

[modifica] Arti anteriori

Nell'insieme: l'appiombo visto di profilo e di fronte è verticale con ossatura robusta e proporzionata alla mole.

[modifica] Spalle

La lunghezza è di circa 3/10 dell'altezza al garrese con un'inclinazione di 50-60 gradi sull'orizzontale. La muscolatura è ben sviluppata con muscoli lunghi e ben divisi. L'angolo dell'articolazione scapolo-omerale è di 105-115 gradi.

[modifica] Braccio

La sua lunghezza è di circa 30% dell'altezza al garrese. La sua obliquità è di 55-60 gradi sull'orizzontale ed è fornito di rilevante muscolatura.

[modifica] Gomiti

Coperti di pelle abbondante e rilassata non sono troppo serrati alla parete del costato.

[modifica] Avambraccio

La sua lunghezza è quasi uguale a quella del braccio. Si presenta in perfetta verticale con ossatura robusta e muscolatura asciutta e ben sviluppata.

[modifica] Carpo

È sulla linea verticale dell'avambraccio, ben largo, asciutto e liscio.

[modifica] Metacarpo

È piatto e segue la linea verticale dell'avambraccio. La sua inclinazione è di circa 70-75 gradi. La sua lunghezza è pari a circa 1/6 della lunghezza dell'arto fino al gomito.

[modifica] Piede

Di forma rotonda e voluminosa con dita arcuate e ben unite tra loro. I cuscinetti plantari sono asciutti, duri e ben pigmentati. Le unghie forti, ricurve e pigmentate scure.

[modifica] Arti posteriori

Nell'insieme devono essere potenti e robusti, in proporzione con la mole e tali da assicurare la dovuta spinta nel movimento.

[modifica] Coscia

È lunga 1/3 dell'altezza al garrese ed è inclinata sull'orizzontale di circa 60 gradi. È larga con muscoli grossi e salienti, ma nettamente divisi tra loro. Il femore ed il coxale formano un angolo di 90 gradi.

[modifica] Gamba

Con lunghezza di poco inferiore a quella della coscia è inclinata di 50-55 gradi. Ha forte ossatura e muscolatura ben evidente.

[modifica] Ginocchio

L'angolo femoro-rotuleo-tibiale è di circa 110-115 gradi.

[modifica] Garretto

Molto lungo in rapporto all'ossatura della gamba, la sua lunghezza è di circa 2,5/10 dell'altezza al garrese. L'articolazione tibio-tarsica forma un angolo di 140-145 gradi.

[modifica] Metatarso

Robusto e asciutto la sua forma è quasi cilindrica. La sua lunghezza è di circa 1/4 dell'altezza al garrese e la sua posizione è in perfetto appiombo. Eventuali speroni vanno amputati.

[modifica] Piede

Più piccolo dell'anteriore, rotondo con dita serrate. Cuscinetti plantari asciutti, duri e pigmentati. Unghie forti, ricurve e pigmentate scure.

[modifica] Andatura

È uno dei caratteri tipici della razza. Al passo è dinoccolata, lenta e da orso. Nel trotto ha una forte spinta del posteriore ed un buon allungo dell'anteriore. Raramente galoppa. Andatura preferita: passo e trotto. L'ambio è tollerato.

[modifica] Pelle

Spessa, abbondante e lassa in tutto il corpo, particolarmente alla testa dove forma numerose pliche o rughe e al margine inferiore del collo dove forma giogaia.

[modifica] Mantello

[modifica] Pelo

Vitreo, denso; uguale di lunghezza, uniformemente liscio, fine e di lunghezza massima di cm. 1,5. Non deve presentare alcun accenno di frangia.

[modifica] Colore

I colori preferiti sono: grigio, piombo e nero, talvolta con piccole macchie bianche al petto e alle punte delle dita, nonché il mogano, il fulvo e il fulvo cervo. Tutti i mantelli possono essere tigrati. Sono tollerati il nocciola, il tortora e l'isabella.

[modifica] Taglia e peso

[modifica] Altezza al garrese

Maschi da cm.65 a cm.75. Femmine da cm.60 a cm.68. Tolleranza ammessa cm.2 in più o in meno.

[modifica] Peso

Maschi da 60 a 70 kg. Femmine da 50 a 60 kg.

I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

[modifica] Difetti

Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione.

[modifica] Difetti eliminatori dal giudizio

Prognatismo pronunciato; coda portata a tromba, altezze superiori o inferiori ai limiti tollerati.

[modifica] Difetti da squalifica

Enognatismo, convergenza e divergenza accentuate degli assi cranio facciali, canna nasale concava o convessa o molto montonina, depigmentazione totale del tartufo, occhio gazzuolo, depigmentazione totale delle due rime palpebrali, strabismo bilaterale, mancanza di rughe, pliche e giogaia, monorchidismo, criptorchidismo, anurismo, brachiurismo congenito o artificiale, macchie bianche molto estese, macchie bianche alla testa.


[modifica] Collegamenti esterni


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