LD50
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In tossicologia il termine LD 50 sta per "Lethal Dose, 50%" e si riferisce alla dose di un materiale, somministrato in una volta sola, in grado di uccidere il 50% (cioè la metà) di un popolazione campione di cavie (generalmente ratti, ma anche altri mammiferi come cani, quando il test riguarda la tossicità nell'uomo). Allo stesso modo viene definito l' LD 90, in relazione al 90% di una popolazione di cavie.
Questa misurazione fu proposta per la prima volta nel 1927 da J.W. Trevan come tentativo di trovare un modo per stimare la potenzialità tossica di medicine e sostanze chimiche in generale.
Questa misurazione, dato il modo di somministrazione, è un modo per testare il potenziale tossico di una sostanza solo a breve termine (tossicità acuta) e non dice niente rispetto alla tossicità a lungo termine (cioè dovuta a contatto con modiche quantità di una certa sostanza per lunghi periodi).
L' LD 50 viene espresso di solito come quantità di sostanza somministrata rispetto al peso dell'animale usato come campione, normalmente mg/100g o, più spesso, in mg/kg, ovvero in milligrammi di sostanza per 100 grammi (per piccoli animali) o per chilogrammi (per animali più grandi) di peso vivo.
Queste sostanze da testare possono essere somministrate in ogni modo, ma la via dermica (applicazione sulla pelle) e orale (somministrazione per bocca) sono di solito le vie più comuni (anche perché sono le vie più comuni con cui si può venire a contatto con una sostanza); ingresso (iniezione) per via intravenosa, intramuscolare e intraperitoneale (nella cavità addominale) sono anche possibili.
Per quanto riguarda sostanze gassose invece la via di ingresso è ovviamente per inalazione e viene calcolata come concentrazione di gas in grado di uccidere il 50% delle cavie in un certo lasso di tempo (LCt50), dove C è la concentrazione (espressa come parti per milione) e t è il tempo.
Poiché un singolo test richiedeva all'inizio ben 100 animali (poi ridotti a 20), nel 2002 la OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), di cui l'Italia fa parte dal 1962, ha messo ufficialmente al bando tale test (conosciuto anche come guideline 401) e ha promosso lo sviluppo di nuovi test in grado di ridurre o eliminare l'impiego di animali.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Trevan, J.W. (1927). The error of determination of toxicity. Proc R Soc Lond 1.1B:483
- http://www.oecd.org