La Pléiade
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La Pléiade è il termine con cui fu designato da Pierre de Ronsard il gruppo di amici riunito intorno a lui in una sorta di scuola poetica. I membri iniziali di questo gruppo furono:
- Joachim Du Bellay (1522-1560)
- Pontus de Tyard (1521-1605)
- Jean Antoine de Baïf (1532-1589)
- Etienne Jodelle (1532-1573)
- Guillaume des Autels (1529-1581)
- Jean de la Péruse (1529-1554)
Più tardi figurarono nel gruppo anche :
Quest'ultimo, grecista, era considerato in posizione quasi di maestro rispetto agli altri.
Questi scrittori e poeti, come era stato fatto per sette poeti di età alessandrina, si ispirarono per il loro nome all'ammasso di stelle che prende il nome dalle mitiche figlie di Atlante. In contrasto con quanti ricalcano la tradizione poetica del tardo Medioevo, i poeti de la Pléiade credettero in modo appassionato nella necessità e possibilità di emulare i modelli greci e latini attraverso un arricchimento della lingua, dei procedimenti retorici e metrici, dei temi, e la sperimentazione di tutte le forme poetiche coltivate nell'antichità: dall'ode oraziana o pindarica all'epigramma, all'anacreontica, dalle tragedia all'elegia, all'egloga, all'epopea.
Queste idee furono esposte da Joachim Du Bellay nella Deffence et illustration de la langue françoyse del 1549, insieme col proposito di restituire un prestigio altissimo alla poesia. Il fervore talvolta astratto e scolastico dei poeti de la Pléiade portò ad innovazioni, in qualche caso solo esteriori, ad esperimenti senza sbocco (come la metrica quantitativa tentata da Jean Antoine de Baïf) o decisamente falliti (come il poema epico di Pierre de Ronsard); ma anche ad opere di autentica poesia (lo stesso Pierre de Ronsard e Joachim Du Bellay)