Koolasuchus cleelandi
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Koolasuchus |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Il koolasuco (Koolasuchus cleelandi) è un grande anfibio estinto, i cui resti fossili sono stati rinvenuti in terreni del Cretaceo inferiore (circa 110 milioni di anni fa) in Australia.
[modifica] Un "fossile vivente" nel Cretaceo
Questo animale fa parte di un gruppo di anfibi chiamati temnospondili, e in particolare del gruppo dei chigutisauridi. Viveva nei corsi d’acqua delle valli di ciò che è ora l’Australia merdionale. Questo animale è notevole per due aspetti: è uno dei più grandi anfibi mai esistiti e, soprattutto, nel Cretaceo inferiore era un vero fossile vivente: i suoi parenti che vivevano in altre zone del mondo, infatti, si estinsero molti milioni di anni prima, nel Triassico e (in qualche caso) nel Giurassico, lasciando il koolasuco quale relitto della loro stirpe per molto tempo ancora. Si crede che la competizione nel corso del Triassico con rettili acquatici come i notosauri, i talattosauri e i coccodrilli possa aver ridotto drasticamente il numero di temnospondili. In quel periodo, però, l’Australia era all’interno del Circolo Antartico, e aveva un clima troppo freddo per i coccodrilli; in questo modo gli ultimi temnospondili furono protetti dalla competizione. Il koolasuco fu in grado di sopravvivere perché si pensa che, come le odierne salamandre, fosse in grado di ibernarsi durante l’inverno.
[modifica] Un predatore acquatico
Il koolasuco condivideva con i temnospondili più antichi il cranio largo e piatto, (ampiezza circa 50 centimetri), che appariva in netto contrasto con le piccole e deboli zampe. Come gli odierni coccodrilli, il koolasuco aveva gli occhi posti in cima alla testa; ciò suggerisce che fosse un cacciatore da imboscate. Lungo circa 5 metri ma alto solo 30 centimetri, e con un peso di circa mezza tonnellata, il koolasuco era in grado di cacciare i mammiferi come Steropodon o i dinosauri come Leaellynasaura o Atlascopcosaurus, che si abbeveravano dalle basse pozze e da fiumi in cui viveva il koolasuco. Le sue prede abituali, però, divevano essere i pesci: a causa dell’estrema ampiezza di testa e bocca, il koolasuco doveva essere in grado di catturare i pesci standosene in attesa sul fondo e aprendo improvvisamente le fauci, risucchiando l’acqua e le sue prede. Questo è un comportamento simile a quello adottato dal suo più stretto parente vivente, la salamandra gigante del Giappone.
Il koolaschus è stato chiamato così in onore del paleontologo Lesley Kool, ed è stato uno dei protagonisti della serie della BBC "Nel mondo dei dinosauri".
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