Kirpal Singh
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« La nostra missione è di colmare il cuore umano di compassione, misericordia e amore universale, che va irradiato a tutti i paesi, a tutte le nazione e popoli del mondo, di formare la vera religione del cuore come il fattore dominante della propria vita, di rendere ognuno in grado di amare Dio, amare tutti, servire tutti e avere rispetto per tutti visto che Dio è immanente in tutte le forme. La meta è l’unicità e ne divulgo il messaggio. Questa è la missione della mia vita e prego affinché possa essere adempiuta. Kirpal Singh » |
Kirpal Singh (Sayyad Kasran, 6 febbraio 1894 – 21 agosto 1974) è stato un mistico indiano.
Diffuse e insegnò il Surat Shabd Yoga o lo "Yoga della Corrente Sonora".
Indice |
[modifica] Biografia
Kirpal Singh è nato nel villaggio agricolo di Sayyad Kasran nel Punjab pakistano che all'epoca apparteneva all'India. Si sposò molto giovane ed ebbe tre figli; lavorò come impiegato nel governo e riuscì a raggiungere una posizione elevata. Nel 1946 si ritirò e visse solamente con la sua pensione statale.
[modifica] Il discepolato
Intraprese una ricerca spirituale, che lo condusse da molti sufi, yoghi e mistici, ma non ne accettò alcuno come guru, continuando a pregare per ottenere una manifestazione interiore. Nel 1917 ritenne che le sue preghiere avessero trovato risposta; affermò infatti di aver iniziato a vedere durante la meditazione la forma radiante di un uomo con la barba. Non riconobbe la forma, ma suppose fosse il guru Nanak. Nel 1924, in un ashram sulle sponde del fiume Beas incontrò Baba Sawan Singh Ji, nel quale riconobbe la forma interiore che avrebbe visto nei sette anni precedenti. Il giorno seguente fu iniziato e da allora in poi dedicò il resto della sua vita alla pratica del Surat shabd yoga, la disciplina spirituale insegnata da Baba Sawan Singh.
Agli inizi degli anni Trenta Baba Sawan Singh citava il suo nome a coloro che chiedevano se avesse qualche discepolo progredito; verso la fine degli stessi anni gli era stato assegnato il compito di scrivere il "Gurmat Siddhant", un classico spirituale in due volumi redatto in lingua punjabi, pubblicato, a richiesta di Kirpal Singh, sotto il nome del suo maestro. Nel 1939 questi lo incaricò di svolgere una cerimonia di iniziazione mensile per duecentocinquanta nuovi discepoli: si trattava di un grande onore e di uno dei modi tradizionali attraverso il quale il guru indica il proprio successore. Durante gli anni successivi tenne regolarmente il satsang a Lahore e Amritsar e spesso parlava in pubblico mentre il suo maestro gli sedeva accanto.
[modifica] L'incarico
Il 2 aprile 1948 Baba Sawan Singh morì: la notizia gli giunse mentre teneva il satsang alla "Dera Baba Jaimal Singh" (l’ashram del suo guru a Beas): il giorno prima questi gli avrebbe trasferito il potere spirituale attraverso gli occhi, secondo la tradizione. Già in precedenza (il 12 ottobre 1947) Sawan Singh gli avrebbe rivelato che sarebbe stato il suo successore.
Dopo la morte del suo maestro Kirpal partì insieme ad altri tre intimi discepoli per Rishikesh sulle montagne himalayane, dove avrebbe trascorso i successivi cinque mesi nello stato di samadhi (o "assorbimento in Dio"), vivendo come un sadhu (o "rinunciante"), ossia indossando un semplice dhoti bianco, togliendosi il turbante e lasciando liberi i capelli, che secondo la tradizione sikh non possono essere tagliati fin dalla nascita.
Alla stessa epoca risale l'incontro con Maharishi Raghuvacharya, allora novantenne, che divenne suo amico e discepolo. Il maharishi (che a causa delle pratiche austere dell’ashtang yoga, tra cui il pranayama, avrebbe avuto accesso al piano astrale), avrebbe riconosciuto subito in Kirpal la presenza di una grande anima: si sarebbe quindi alzato e sarebbe andato ad inchinarsi davanti a lui, manifestando con questo gesto l’elevazione spirituale di entrambi. Fino alla sua morte nel 1971 all'età di centoquindici anni[citazione necessaria], Raghuvacharya avrebbe manifestato di ritenere Kirpal Singh il proprio guru e venne sempre trattato dal medesimo con rispetto e deferenza
Alla fine di questo periodo, avrebbe deciso in seguito ad un ordine interiore ("Ritorna nel mondo e riconduci a me i miei figli"), di rientrare in India, da poco separatasi dal Pakistan. Si stabilì a Delhi, dove cercava rifiugio la gente proveniente dal Punjab e dove iniziò la sua opera. Nel 1951 costruì il "Sawan Ashram" alla periferia della città, dove i satsang erano seguiti da oltre cinquemila persone.
La sua opera continuò a crescere rapidamente e nel 1955 fece il primo giro all’estero, trascorrendo vari mesi negli Stati Uniti ed in Europa: si trattava della prima volta in cui il Surat shabd yoga veniva spiegato in occidente da un maestro orientale. In quegli anni il pensiero filosofico e la conoscenza delle pratiche spirituali orientali non erano ancora diffuse, ma Kirpal Singh ottenne che centinaia di occidentali ricevessero l’iniziazione e intraprendessero il sentiero del Surat Shabd Yoga: sorsero piccoli centri di discepoli, furono quindi autorizzati dei rappresentanti, per dare le istruzioni dell’iniziazione ai nuovi ricercatori in sua assenza (previa la sua accettazione) e il numero di iniziati cominciò ad aumentare in modo regolare.
In India la reputazione del maestro si andava sviluppando ed estendendo. Nel 1957 fu eletto primo presidente della Fratellanza Mondiale delle Religioni, un incarico che mantenne fino al 1971, quando, dopo quattro conferenze mondiali, abbandonò la carica, ritenendo che null’altro potesse essere compiuto in quella direzione. Nel 1962 gli fu conferito, primo dei non cristiani, l’ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Cavalieri di Malta), per il suo lavoro spirituale ed umanitario. In quell’occasione ricevette le congratulazioni del primo ministro Nehru ed instaurò con lui un legame non ufficiale, che proseguì con i primi ministri Shastri e Indira Gandhi.
[modifica] I giri del mondo
Nel 1963 intraprese il secondo giro del mondo, questa volta, in veste di presidente della "Fratellanza Mondiale delle Religioni", incontrando leader politici ed esponenti di varie religioni, tra cui papa Paolo VI, il patriarca delle Chiese Ortodosse d’Oriente. Contemporeaneamente continuò ad iniziare ricercatori sul sentiero della "Sant Mat".
In India cominciò a ricevere visite di discepoli occidentali: il primo fu Rusel Jacque e il resoconto del suo soggiorno di sei mesi passati all’ashram nel 1959 (Gurudev: il signore di compassione) incoraggiò anche altri. Agli inizi degli anni settanta i discepoli che soggiornavano all’ashram era in media di quaranta-cinquanta persone, con permanenze da tre settimane a sei mesi.
Nell’ultimo anno il maestro organizzò una "Conferenza mondiale sull’unità dell’uomo", tenutasi , con un numero ancora maggiore di visitatori.
Ai piedi delle montagne himalayane, a Dehra Dun, venne inoltre costruito nel 1970-1971 il "Manav Kendra", o "Centro dell’Uomo". L’idea era quella di fondare cinque centri disseminati per tutta l’India: al nord, al sud, all’est, all’ovest e al centro. Ognuno di questi centri doveva essere autosufficiente e garantire ai contadini della zona un esempio di integrazione tra il metodo indiano tradizionale di agricoltura e uno più scientifico. Nel progetto erano previsti anche un ospedale e una scuola elementare gratuiti, una casa di accoglienza per anziani e una biblioteca, dove la comunità avrebbe potuto dedicarsi allo studio delle lingue, delle religioni e del misticismo.
Il 26 agosto 1972 partì per il terzo ed ultimo viaggio, dove profuse un grande impegno nei discorsi e negli incontri e iniziando più di duemila nuovi discepoli.
Nel febbraio del 1974 organizzò una "Conferenza mondiale sull’unità dell’uomo", alla quale parteciparono più di duemila delegati, leader religiosi e politici provenienti dall’India e da ogni parte del mondo, e almeno altre cinquantamila persone.
Al kumbha mela di Hardwar, il 2 aprile dello stesso anno, radunò sadhu e "santi uomini" nella "Conferenza dell’Unità Nazionale", con lo scopo di favorire la cooperazione per eliminare ogni barriera religiosa e per migliorare l’assetto economico dei poveri dell’India, nonostante la tradizionale indipendenza e autonomia dei sadhu.
A luglio ci fu una celebrazione in onore del suo maestro, durante la quale iniziò più di mille persone e il 1 agosto fu invitato ad intervenire presso il parlamento indiano. Nello stesso mese morì dopo una breve malattia.
[modifica] Bibliografia
in inglese
- The Jap Ji: The message of Guru Nanak
- Prayer: Its Nature and Technique
- Naam or Word
- Baba Jaimal Singh: His Life and Teachings
- The Crown of Life: A Study in Yoga
- Seven Paths to Perfection
- Godman
- Morning Talks
- The Night is a Jungle
- The Way of the Saints
- The Light of Kirpal
- The Teachings of Kirpal Singh
in italiano
- Vita e morte (comprende "La ruota della vita" e "Il mistero della morte")
- Gli insegnamenti di Kirpal Singh
[modifica] Voci correlate
- Surat shabd yoga
- Sirio Carrapa
- unity of man
- Kirpal Sagar