Introito

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"Introito" significa anche "entrata in denaro".

L' Introito (latino: introitus, "inizio") è la parte iniziale della Messa nella liturgia della Chiesa Cattolica e del Divino Servizio Luterano. In modo particolare si riferisce all'antifona che viene letta o cantata all'inizio della celebrazione. Essa è parte del proprio della messa; ovvero della parte che cambia, in funzione del periodo dell'anno liturgico in cui la messa viene officiata.

L'introito è meglio conosciuto nella Messa tridentina (secondo i canoni del Concilio di Trento); comunque, esso è parte della liturgia di altre Messe cattoliche ed anche di altre liturgie cristiane. Nelle liturgie Ambrosiana e Beneventana, la parte corrispondente all'introito è detta "ingressa". Molti luterani hanno un introito nella loro liturgia.

[modifica] Testi e uso liturgico

Molti introiti sono presi dai salmi. Generalmente seguono sempre la stessa struttura: da due a quattro righe di scrittura relative al tema o alla festa del giorno della celebrazione. Molto spesso la scelta del passaggio è collegata alle letture che seguono nel corso della Messa.

L'introito può essere cantato o letto, in funzione della solennità della messa o a giudizio del celebrante. Non tutte le Messe hanno l'introito. Generalmente il rito del Sabato Santo nella Chiesa Cattolica non ha l'introito.

In molti casi l'introito serve dà il nome alla Messa del giorno, perché è la prima frase della Messa. L'introito è differente per ogni giorno dell'anno liturgico (alcune volte esistono messe diverse per un singolo giorno, come per Natale) ed uniche messe per speciali funzioni. Questo è il motivo per cui una messa funebre è detta Requiem e la seconda messa della festa del Sacro Cuore di Gesù è detta Exordium. La prima domenica dopo Pasqua è detta domenica Quasimodo dalla frase iniziale dell'introito "Quasi modo geniti infantes...". Si ricordano anche le domeniche Gaudete (III domenica d'Avvento) e Laetare (IV domenica di Quaresima), in cui il colore violaceo dei paramenti si può attenuare con il rosaceo.

[modifica] Storia

Sin dall'epoca antica veniva cantato un salmo al momento dell'arrivo del prete all'altare, ed i versi cantati erano parte della celebrazione della Messa. Il Liber Pontificalis asserisce che l'introito ebbe origine dalla richiesta di papa Celestino I, ma fu soltanto sotto papa Gregorio I che la forma divenne familiare e da ciò si credette che lo stesso Papa avesse scritto degli introiti. Dalle notizie in nostro possesso non sembra invece che abbia composto alcuna musica.

[modifica] Forme musicali

Nel campo del canto gregoriano, gli introiti hanno la forma antifona - versi - antifona - dossologia^[1] - antifona. L'introito come l'offertorio e il communio sembra derivino dal tono recitante. Le melodie dell'introito mostrano questa parentela e sono spesso ancorate a due note che possono essere ripetute. Le melodie sono per lo più di tipo neumatico, con due e più note per sillaba, anche se esistono dei passaggi melismatici.