Intelligenza emotiva
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'intelligenza emotiva, che alcuni dividono in interpersonale e intrapersonale, è una forma di intelligenza legata alla capacità di provare emozioni non razionali e di usarle in modo consapevole.
Daniel Goleman è sicuramente uno dei maggiori esperti al mondo per ciò che concerne questo tema ed è stato proprio grazie alla sua opera che questo campo ha cominciato a suscitare interesse nel pubblico.
Il termine nasce dall'esigenza di spiegare il successo di persone che sono dotate di una grande intelligenza che non ha natura cognitiva di tipo logico-matematico, ma si caratterizza per una forte carica emozionale e di trascinamento delle masse.
[modifica] Conoscere se stessi
La consapevolezza delle proprie emozioni ed il loro riconoscimento è un elemento chiave al fine di maturare un rapporto fondato sull'interscambio sociale e sulla capacità di creare empatia, un rapporto biunivoco o uno-a-molti e che coinvolge una pluralità di interlocutori.
L'utilizzo di questa forma di intelligenza si fonda sulla capacità di intuire i sentimenti e le aspirazioni delle persone da cui si è circondati, ed al contempo avere una piena cognizione del proprio stato d'animo.
Questo consente di orientare il comportamento nella direzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, siano essi individuali o comuni.
E' stato attivato presso la Facoltà di Economia Aziendale dell'Università Liuc di Castellanza (Va) il primo corso di studi di Intelligenza Emotiva e Relazionale. Anno accademico 2007-08 http://my.liuc.it/gs/Insegnamento.asp?ID=962
[modifica] Bibliografia
- Daniel Goleman, Intelligenza emotiva, Milano, Rizzoli 1997.
- Gian Maria Bianchi, Luigi Di Iorio, "Inascolto. Piccolo contributo per un nuovo stile di lavoro", Trento, Uniserice, 2007
- Gian Maria Bianchi, Buonlavoro. Esercizi di Intelligenza Emotiva, Trento, Uniservice, 2008
[modifica] Voci correlate
- Portale Psicologia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di psicologia