Glamorama
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Pubblicato nel 1998 in America per la casa editrice Knopf, Glamorama è il quarto romanzo di Bret Easton Ellis dopo Meno di zero, 1985; Le regole dell'attrazione, 1987; American Psycho, 1990, ciascuno dei quali è divenuto un film). In Italia l'opera è edita da Einaudi, nella traduzione di Katia Bagnoli. Si tratta del libro più lungo dello scrittore losangelino e di quello dalla gestazione più lunga: sette anni.
[modifica] Trama e interpretazioni
Il protagonista è Victor Ward (che figurava già tra i personaggi di Le regole dell'attrazione), modello professionista ventisettenne che si barcamena tra problemi economici, un'agenda fitta di impegni, amici ed amanti di ambo i sessi rigorosamente glamour. Nel giro di trentasei ore, il suo mondo solo apparentemente dorato va però in pezzi; e Victor, favorito ma forse anche sospinto da trame oscure, si imbarca per l'Europa, alla ricerca di un una ex fidanzata divenuta modella ed attrice.
Comincia così un caleidoscopio di luoghi e di intrighi, dove i volti "fictional" si mescolano a quelli reali, in una sorta di compendio della cultura pop. Nella sovrapposizione, quasi esponenziale dell'intreccio, si fa largo una riflessione sulla cultura dell'immagine che dalla cultura pubblicitaria, a sorpresa, giunge fino al terrorismo. Referenti nella saggistica per questi argomenti sono le opere di autori come Baudrillard o Debord).
Mentre il racconto precipita, si moltiplicano le grandi metafore tramite cui Glamorama descrive il cuore, mercantile ed immateriale, del mondo contemporaneo. Immagini, che coinvolgono i temi del doppio, della seduzione come forma di propaganda nazista, della confusione tra ruolo ed identità e tra accadimento e reality show. Si tratta delle molte forme che assume il motivo tipicamente ellisiano della sparizione, grande metafora dell'esistenza nell'evo del postmoderno. Lo stile che caratterizza la prosa di Ellis è riconoscibile in particolare è nel tono dei dialoghi, simili, fin dagli esordi, allo spirito delle sit-com e dei videoclip. A un livello superiore di analisi, poi, emerge ancora una volta la capacità di sguardo sociologico, e quella di tradurla in scena secondo modalità accattivanti e compiaciute. Una forma di ambiguità, a più livelli, che anche per questo romanzo ellisiano ha condotto a letture equivoche e polemiche. Glamorama, seppure non meno esplicito nella sua denuncia dei "mali del secolo" rispetto ad American Psycho, ha comunque avuto migliore fortuna. La sua violenza è anzitutto di genere metaforico, e soprattutto non tocca precipuamente classi sociali determinate, come ad esempio le donne.
[modifica] Il futuro film
Il cineasta Roger Avary, che ha già realizzato una trasposizione da Bret Easton Ellis ("Le regole dell'attrazione", oltre al lungometraggio sperimentale Glitterati, non destinato alle sale) è da tempo impegnato nel progetto di un film da Glamorama. Il cast è composto, tra gli altri, da Kip Pardue (già Victor Ward ne "Le regole dell'attrazione"), Shannyn Sossamon, Shannen Doherty, Vince Vaughn, Estella Warren e Robert Sean Leonard.
Il film era stato annunciato per il 2005, ma la produzione ha incontrato difficoltà legate (a quanto è dato sapere, visto che il progetto è avvolto nel mistero), ai suoi contenuti e soprattutto alla messinscena di attività terroristiche, invisa agli americani dopo i fatti newyorkesi del 2001.