Giovanni Antonio Colomba
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Giovanni Antonio Colomba (Arogno, 1585 – Arogno, 29 marzo 1650) è stato un artista svizzero, specializzato nella realizzazione di stucchi.
É figlio d'arte: suo padre Andrea esercitava a sua volta l'attività di stuccatore a Brescia, qui nella bottega del padre completò la sua formazione, collaborando con lui dal 1602 alla decorazione a stucco nel Duomo Vecchio e in quella degli archi della campate nella basilica di Santuario di Santa Maria delle Grazie; suoi sono i busti degli Apostoli a tuttotondo inseriti nel 1617 nei pennacchi degli archi ai lati della navata centrale e quelli sotto il cornicione della navata mediana, nonché gli stucchi sulla volta e i putti nella navata laterale sinistra. Nell’Oratorio di San Nicola di Bari sul Monte Stella sopra Mendrisio gli viene attribuito l’altorilievo del 1615 circa, raffigurante l’Immacolata con San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova. Il 29 gennaio 1612 si sposa con Caterina Calanca, il 14 maggio 1613 vien battezzato suo figlio Luca, il 12 luglio 1621 è battezzato il figlio Domenico. Nel 1630 porta a termine la decorazione a stucco della Cappella della Beata Vergine Maria del Rosario nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano ad Arogno: notevoli sui piedritti le statue di Sant'Antonio abate e San Rocco, Isaia e Geremia sul cornicione, Davide e Salomè sulle ali del timpano e l’imponente statua della Madonna del Rosario sulla sommità del timpano. Inoltre gli viene attribuita la decorazione dell’arco di trionfo, del coro e della Cappella dei Re Magi, ossia: il ciclo dell’Annunciazione sulla sommità dell’arco di trionfo e le statue' di San Pietro e San Paolo nei piedritti; nel coro le incorniciature degli specchi laterali con le chimere e la Veronica, i quattro Dottori della Chiesa nei lunettoni, eseguiti nel 1640.
Il 13 febbraio 1630 nominato in un’annotazione in margine al testamento del sacerdote Giovanni Pietro Bertazzi, che aveva lasciato i suoi averi ai comuni di Arogno e di Bissone: è citato come l’autore degli stucchi della cappella del Rosario. L’8 settembre 1633 è attivo nel Duomo di Valenza (AL), dedicato a Santa Maria Maggiore (eretto a partire dal 1619 da Paolo Falcone di Lugano), chiamato dalla Compagnia del Santissimo Sacramento a realizzare l’altare del Sacramento nel braccio sinistro del transetto: notevoli le statue di Sant'Ambrogio e di San Marco, poste ai lati, e Dio Padre benedicente nella cimasa, attorniato da due Profeti. Il 13 febbraio 1638 figura, come fabbriciere della chiesa, quale amministratore del legato Bertazzi, utilizzato per finanziare l’innalzamento della volta della chiesa di Santo Stefano, Il 16 maggio 1640 in qualità di sindaco della chiesa si occupa della cause vertenti la ricostruzione della Cappella dei Re Magi la cui decorazione a stucco degli anni 1640-1645 viene ascritta a lui e alla sua bottega. Il 16 febbraio 1649 è citato come sindaco della chiesa in un documento riguardante la costruzione della balaustra marmorea del coro, fatte eseguire dai marmisti Giovanni Genoni e Carlo Serena di Arogno. Il 2 marzo 1650 risulta ancora sindaco della chiesa di Santo Stefano di Arogno. Il 29 marzo 1650 muore ad Arogno.
[modifica] Opere
Oltre a quelle realizzate in collaborazione col padre e quelle summenzionate, si ricordano:
- Mendrisio, Monte Stella, Oratorio di San Nicola: Stucchi sulla volta del presbiterio (1615).
- Vico Morcote, chiesa dei Santi Fedele e Simone, decorazione a stucco della Cappella dello Spirito Santo (la seconda a destra, entrando), realizzata verso il 1630.
- Valenza, Duomo: decorazione a stucco dei due altari laterali nel transetto (1633).
- Rovio, Chiesa dei Santi Vitale ed Agata, numerose statue e putti in stucco nella Cappella della Madonna (a destra, entrando) eseguiti tra il 1630 e il 1640.
- Bissone, Oratorio di San Rocco: statue di San Michele e di San Sebastiano, nelle nicchie laterali della navata (1636-1644).
- Codogna, frazione di Grandola ed Uniti (CO), chiesa parrocchiale dei Santi Siro e Margerita: decorazione a stucco delle cappelle laterali (seconda e terza a destra e a sinistra della navata), dell’arco di trionfo e del presbiterio (1638).
- Maroggia, Chiesa di San Pietro (Maroggia): decorazione a stucco delle due cappelle laterali e dell’altar maggiore (1640).
- Laino, chiesa parrocchiale di San Lorenzo: decorazione a stucco delle navate laterali, forse degli anni 1642-1643.
- Puria, frazione di Valsolda, chiesa della Beata Vergine Maria Assunta: decorazione a stucco nella Cappella di Sant'Antonio abate (a sinistra, entrando), realizzati nel 1646 circa.
- Arogno, Oratorio di San Michele: altare in stucco con la statua di San Michele (1647).
[modifica] Bibliografia
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 327-329.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 363-366.
- L. Pedrini Stanga, I Colomba di Arogno, Fidia edizioni d'arte, Lugano 1994 (1998), 69-121 (con bibl. e elenco delle op.).