Gioacchino Cocchi
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Gioacchino Cocchi (Padova o Napoli, secondo il Gerber, 1715 ca.[1] – Venezia, 1804) è stato un compositore italiano.
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[modifica] La vita
Maestro di cappella al conservatorio degli incurabili a Venezia, nacque a Padova nel 1720. La sua prima opera, intitolata Adelaide, fu rappresentata a Roma nel 1743. Nel 1750 Cocchi era a Napoli dove ottenne successi con più opere. Fu poco tempo dopo quest'epoca che si recò a Venezia per prender possesso del posto di maestro di cappella. Nel 1757 partì per l'Inghilterra, e vi fece rappresentare diverse opere, ma, non essendo riuscito a far gustare la sua musica, si dedicò, per quindici anni all'insegnamento del canto, cosa che gli consentì di accumulare ricchezze notevoli. Pubblicò a Londra anche due suite di pezzi per clavicembalo, ouverture e cantate. Nel 1773 tornò a Venezia e vi riprese le sue funzioni di maestro di cappella al conservatorio, morendo in questa città, nel 1804.
[modifica] Considerazioni sull'artista
Sebbene questo compositore sia stato in voga per qualche tempo in Italia, soprattutto per il genere buffo e nonostante lo si sia paragonato addirittura a Galuppi, le sue opere denotano una scarsa inventiva, e si fanno notare più che altro per una certa chiarezza del suo stile ed un brio abbastanza naturale.
[modifica] Opere
- Adelaide
- Bajasette
- Giuseppe riconosciuto
- Arminio
- Siroe
- La Mascherata
- Le donne vendicate
- La governante rusée
- IL pazzo Glorioso
- Semiramide riconosciuta
- Rosaura fedele
- Demofoonte
- I matti per amore
- Zoe
- emira
- Gli amanti gelosi
- Zenobia
- Issifile
- Il tempio della gloria
- La clemenza di Tito
- Erginda
- Tito Manlio
- Grande serenata
- Alessandro nell'Indie
- Le nozze di Dorina
- La famiglia in scompiglio
[modifica] Note
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