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Gerundio - Wikipedia

Gerundio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il gerundio è un modo della lingua italiana utilizzato per indicare un processo considerato nei sui riferimenti ad un secondo avvenimento:

  • Preferisco non parlare mangiando nello stesso momento.

Le sue caratteristiche precise comunque variabili ed emergono solo nel contesto dell'intero enunciato. Sono paragonabili, con qualche differenza, nelle varie lingue romanze, che però si distinguono chiaramente, nell'uso di questo modo, dalla lingua latina.

Questo modo ha due tempi: il presente (mangiando) ed il passato (avendo mangiato), chiamati anche gerundio semplice e gerundio composto. Il gerundio italiano mostra un uso sempre più frequente nella costruzione della cosiddetta perifrasi progressiva introdotta dal verbo stare (sto scrivendo).

Indice

[modifica] Il gerundio presente

Si tratta senza dubbio della forma più importante, ed esprime una sorta di contemporaneità.

Le desinenze del modo infinito vengono sostituite da quelle previste in grammatica (-ando, -endo). A differenza di forme come quelle dell'indicativo o del congiuntivo, il gerundio non è coniugabile a seconda della persona.

Coniugazione 1a -are
es. cantare
2a -ere
es. tenere
3a -ire
es. aggredire
Gerundio presente -ando (cantando) -endo (tenendo) -endo (aggredendo)

La formazione è generalmente regolare. Fanno eccezione i verbi con radice abbreviata. Ad esempio, fare, dire, bere, condurre e trarre danno rispettivemente facendo, dicendo, bevendo, conducendo, traendo (vedi imperfetto indicativo).

I pronomi clitici vengono posposti: Finisco di cucinare il pollo mettendolo nel forno; hai pensato di risolvere il problema non pensandoci più? Sto vestendomi.

[modifica] Cenni storici

Il gerundio latino, le cui forme sono simili a quelle dell’italiano, è una sorta di infinito sostantivato. Dato che le forme dell’infinito non esistono che al nominativo, le forme mancanti vengono sostituite negli altri casi, da quelle del gerundio, che esiste quindi al genitivo, al dativo, all’accusativo ed all’ablativo.

  • Esempi: genitivo: laudandi; dativo: laudando; accusativo: (ad) laudandum; ablativo: agendo.

È quindi solo nel contesto della frase che si capisce la funzione della forma verbale:

  • Facultas evadendi: → La facoltà di fuggire.
  • Ad agendum → Per agire.

Esisteva inoltre in latino il gerundivo, un aggettivo verbale che indicava una necessità:

  • Liber legendus est → Il libro è da leggere / va letto

Le forme all'ablativo sono state ereditate dalle lingue romanze che nel caso ideale lo utilizzano per la costruzione di proposizioni subordinate come preferisco non parlare mangiando nello stesso momento.

Nei due capitoli seguenti, si presentano le principali funzioni del gerundio, che sono state soggette ad alcuni cambiamenti durante il corso della storia. Weinrich ha osservato, durante lo studio di testi letterari, un regresso dell'uso del gerundio italiano, che nella frase secondaria è un veicolo grammaticale piuttosto efficace per la descrizione dello sfondo di una narrazione. Se nei testi medievali come quelli di Boccaccio, la subordinazione implicita costituisce una soluzione assai frequente

  • preferisco/preferivo non parlare mangiando,

la lingua moderna tende a preferire quella esplicita:

  • preferisco non parlare mentre mangio
  • preferivo non parlare mentre mangiavo,

rinunciando quindi al gerundio ed a tutto vantaggio dell'uso di forme coniugabili come il presente e l'imperfetto.

È invece in espansione, sempre a proposito di gerundio presente, l'uso dalla cosiddetta perifrasi progressiva (sto mangiando).

[modifica] Usi del gerundio nella frase secondaria

Il gerundio si usa molto spesso nelle proposizioni subordinate (secondarie), dove può assumere funzioni più specifiche. Si consideri il prossimo esempio:

  • Abbiamo incontrato Lina ritornando a casa.

L'enunciato sostituisce quello che si otterrebbe formando un periodo con un'intera subordinata:

  • Abbiamo incontrato Lina mentre/quando ritornavamo a casa.

In questi casi il gerundio può avere diverse funzioni.

1) La più frequente è quella temporale come è stata proposta nell'esempio (Abbiamo incontrato Lina mentre/quando ritornavamo a casa).

2) Molto comune è anche l'uso del gerundio con funzione ipotetica:

  • Continuando a spendere i soldi in questo modo, resterai senza un centesimo. (Signfica 'se continuerai....').

Il gerundio viene utilizzato nella protasi, tanto nel periodo ipotetico della realtà, dove assume le veci delle forme coniugate dell'indicativo, sia in quello dell'irrealtà, in cui sostituisce le forme del congiuntivo. Infatti, dire

  • Avendo la possibilità di rinascere, preferirei non farlo

equivale a dire

  • Se avessi la possibilità di rinascere, preferirei non farlo

3) Si ricorda inoltre la funzione causale:

  • Non avendo denaro, non sono potuto andare al concerto. (Significa 'siccome non avevo....').

4) Il gerundio conosce una funzione concessiva in combinazione con la particella pur:

  • Pur risparmiando in continuazione, Claudio non ha un centesimo. (Significa 'anche se risparmia....').

L'uso è strettamente correlato a quello causale.

5) Esiste anche una funzione modale:

  • Facciamo dei buchi nella parete usando il trapano.

Il gerundio indica nell'esempio la maniera in cui viene svolto il processo indicato dalla frase principale.

Non sempre le cinque funzioni illustrate sono chiaramente distinguibili l'una dall'altra, né l'enumerazione di questi usi deve essere necessariamente completa: per esempio, Serianni prevede i concetti di gerundio coordinativo ed appositivo.[1]

Il vantaggio delle costruzioni esposte (subordinazione implicita) consiste nella semplificazione dell'enunciato, dato che il verbo della secondaria non va più coniugato. Il tempo e la persona a cui si riferisce la frase secondaria sono in genere deducibili nel contesto dell'intero enunciato (come mostra il periodo riprodotto nell'esempio):

  • noi abbiamo visto il famoso pilota di Formula 1 uscendo dalla macchina.

Nonostante la semplicità della forma del gerundio, l'enunciato consente una sola interpretazione: è infatti chiaro che uscendo può riferirsi ad un solo soggetto (noi) ed indica un tempo passato (passato prossimo abbiamo visto). Entrambi gli elementi mancano nella frase secondaria, ma sono recuperabili nella principale. In genere, il soggetto del verbo al gerundio coincide infatti con quello della frase principale. La concordanza dei soggetti tra frase principale e subordinata non è una regola tassativa, ma una linea di tendenza molto chiara, la cui maggior eccezione è probabilmente il gerundio assoluto.[2]

Per quanto riguarda l'apprendimento della differenza tra gerundio presente e participio presente: in linea di massima si può asserire che mentre il gerundio presente sostituisce generalmente una frase subordinata introdotta dalle congiunzioni quando, mentre, se, e anche se, il participio presente sostituisce una frase subordinata introdotta da un pronome relativo (che):

  • Abbiamo ascoltato il disco volando

equivale dunque a noi abbiamo ascoltato un disco mentre volavamo. Al contrario,

  • Abbiamo visto un disco volante

significa invece abbiamo visto un disco che volava (proposizione relativa), dove il verbo volare si riferisce al sostantivo vicino.

[modifica] Il gerundio e la perifrasi progressiva

Le forme del gerundio, combinate alle voci del verbo stare della principale, si sono specializzate in una determinata accezione, utilizzata per la costruzione della cosiddetta perifrasi progressiva:

  • Stiamo andando a fare la spesa.

Il gerundio indica un processo in corso ad un determinato momento, e non arrivato ancora a conclusione (aspetto progressivo). In questa costruzione tende a sparire il ruolo del gerundio come forma verbale della proposizione subordinata, mentre stare viene utilizzato a mo' di verbo ausiliare per la costruzione della perifrasi, che somiglia così ad una qualsiasi forma verbale composta.

Anche se nell'esempio sarebbe corretto l'uso di una forma come quella del presente (andiamo a fare la spesa), la perifrasi progressiva ha il vantaggio di indicare il momento dell'azione con specifica esattezza.

Il verbo stare può essere coniugato con diversi tempi semplici del sistema verbale italiano, per esempio con l'imperfetto (stavamo andando) oppure con le forme semplici del congiuntivo (si pensava che stessimo andando).

Una forma alternativa si ottiene con il verbo andare:

  • Il tempo va migliorando sensibilmente.

Questo costrutto indica che l'avvenimento in corso è destinato a progredire ancora. A differenza della perifrasi costruita con il verbo stare, quella formata con il verbo andare può essere formata anche con l'uso dei tempi composti come il passato prossimo:

  • Il tempo è andato man man migliorando.

Più raramente, si può formare una perifrasi con il verbo venire (il tempo viene migliorando).

I pronomi clitici possono essere sia anteposti alle forme dell'ausiliare, sia posposti alla forma del gerundio, sicché a sto lavandomi può corrispondere il più comune mi sto lavando.

In tempi più antichi, la perifrasi si formava anche con il verbo essere.

[modifica] Il gerundio nella formazione di parole

Sporadicamente, il gerundio è coinvolto nella formazione di sostantivi. Si tratta in genere di termini che indicano un processo in atto contemporaneamente ad un altro sottinteso. Ad esempio, nel linguaggio della musica si avranno tecnicismi come il crescendo o il diminuendo, che indicano processi da svolgere progressivamente e contemporaneamente all'esecuzione di un pezzo musicale.

Derivano invece dal gerundivo latino espressioni italiane come agenda, dalla forma plurale di agire.

[modifica] Il gerundio passato

La forma composta del gerundio indica una sorta di anteriorità temporale o aspetto compiuto rispetto al momento indicato nella frase principale. In accordo alla formazione di tutti i tempi composti come il passato prossimo, si forma con i verbi ausiliari coniugati al gerundio presente, cui segue il participio passato del verbo in questione.

Ausiliare
verbo
avere
es. prendere
essere
es. andare
Forma del gerundio passato Avendo preso Essendo andato/a
Essendo andati/e

I pronomi clitici vengono posposti all'ausiliare: Non essendomi reso conto del pericolo, ho continuato. Avendogli detto e ripetuto sempre la stessa cosa, smise di spiegare. Essendosene andata, non era al corrente del problema.

Le funzioni principali che ricorrono nelle frasi subordinate sono analoghe a quelle esposte nel paragrafo precedente (si incontrano soprattutto usi causali e concessivi):

  • Avendo studiato, ho ottenuto un buon risultato agli esami
  • Pur avendo studiato, non ho ottenuto un buon risultato agli esami.

La forma del passato si adatta male alla funzione modale e non è compatibile con la perifrasi progressiva.

[modifica] Il gerundio in alcune lingue

[modifica] Inglese

Nella lingua inglese, il gerundio (gerund) si ottiene aggiungendo la terminazione -ing all’infinito. La sua funzione è quella di indicare un sostantivo a partire da un verbo:

  • Swimming is fun → Il nuoto/nuotare è un divertimento
  • Reading can be difficult → La lettura/leggere può essere difficile
  • Writing this article is easy → Scrivere/la scrittura di questo articolo è facile.

Il gerund inglese tende a confondersi con il participio presente, che ha le stesse forme, ma che si usa come verbo, per esempio costruendo la perifrasi progressiva:

  • We are reading → Stiamo leggendo.

[modifica] Spagnolo

Molto più simile a quello italiano è il gerundio spagnolo, usato similmente a quello italiano per la perifrasi progressiva con il verbo estar

  • Juan está escribiendo
  • Juan sta scrivendo.

Come il gerundio italiano, è usato anche per esprimere contemporaneità rispetto all'azione indicata nella frase principale:

  • Cocinamos cantando
  • Cuciniamo cantando

oppure anteriorità grazie alla forma del gerundio composto. La desinenza della prima coniugazione è -ando: da cantar si ottiene dunque cantando. Per la seconda e la terza coniugazione abbiamo invece –iendo (dormir, dormiendo).

[modifica] Francese

Il gerundio francese, gérondif, si ottiene combinando la preposizione en alle forme del participio presente. Le forme verbali terminano dunque in -ant; retourner: en retournant; dormir: en dormant. A differenza del participio presente il gerundio è utilizzato solo quando si ha identità di tempo e soggetto.

  • J'ai trouvé cette fleur en revenant du voyage
  • Ho trovato questo fiore ritornando dal viaggio
  • Mon frère parle en dormant
  • Mio fratello parla dormendo
  • J’adore chanter en faisant la cuisine
  • Adoro cantare cucinando.

La preposizione en non va confusa con il pronome partitivo en, che corrisponde a ne in italiano e che in alcuni casi può provocare una ripetizione:

  • Le chocolat a beaucoup de calories et tu as pris du poid en en mangeant trop
  • Il cioccolato ha molte calorie e tu sei ingrassato mangiandone troppo.

La particella pur della proposizione concessiva va resa con tout:

  • Tu peux maigrir tout en mangeant
  • Pur mangiando, puoi dimagrire.

La perifrasi progressiva nella forma conosciuta allo spagnolo ed all’italiano manca. Viene invece ottenuta con l'ausilio del verbo essere, usato per il costrutto être en train de + infinito:

  • Je suis en train de travailler
  • Sto lavorando.

L'anteriorità rispetto al momento indicato dalla principale è indicata dalla una forma composta del participio francese simile a quella del gerundio italiano.

[modifica] Note

  1. ^ In alcuni casi il gerundio può rappresentare la forma verbale di una proposizione coordinata:
    • Il gatto insegue il topo raggiungendolo
    sta infatti per il gatto insegue il topo e lo raggiunge; si parlerà allora di gerundio coordinativo. A volte, la funzione del gerundio è più vicina a quella di un'apposizione: Il topo scappa squittendo. Sebbene anche in questo caso sia possibile parlare di coordinazione o di una subordinata modale, è probabilmente più preciso parlare di gerundio appositivo: questo significa che la funzione principale del verbo al gerundio è quella di caratterizzare il soggetto indicato nella principale.
  2. ^ Quando la secondaria è impersonale (ad esempio ha si come soggetto), è possibile che manchi la coincidenza:
    • L'appetito vien mangiando.
    In questo caso, i soggetti dei due verbi sono l'appetito e si. Sempre a proposito della concordanza dei soggetti, in costruzioni particolari, i soggetti della principale e della subordinata possono anche essere in esplicito contrasto tra di loro, il che rende necessaria la specificazione del soggetto nella subordinata: Essendo mio fratello stanco, siamo rimasti tutti a casa. Si parlerà in questi casi di gerundio assoluto, una costruzione che ricorda quella latina dell'ablativo assoluto. Dato l'evidente appesantimento dell'enunciato, è possibile dire che si tratta di costruzioni di carattere latineggiante o perlomento aulico.

[modifica] Bibliografia

  • Bertinetto, Pier Marco, Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell'Indicativo, Firenze, Accademia della Crusca 1986.
  • Delatour, Y. et alii: Grammaire du français, Paris, Hachette 1991. ISBN 2-01-015601-3
  • Schmecken, H. Orbis Romanus, Paderborn, Schöningh 1975, ISBN 3-506-10330 X.
  • Serianni, Luca, Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET 1989.
  • Weinrich, H., Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo, Bologna, il Mulino 1978.
Modi e tempi in italiano

Indicativo

Presente (egli canta) | Passato prossimo (ha cantato)

Imperfetto (cantava) | Trapassato prossimo (aveva cantato)

Passato remoto (cantò) | Trapassato remoto (ebbe cantato)

Futuro semplice (canterà) | Futuro anteriore (avrà cantato)

Condizionale

Presente (canterebbe) | Passato (avrebbe cantato)

Congiuntivo

Presente (che egli canti) | Passato (che abbia cantato)

Imperfetto (che cantasse) | Trapassato (che avesse cantato)

Imperativo

Presente (canti)

Logo letteratura

Infinito

Presente (cantare)

Passato (aver cantato)

Participio

Presente (cantante)

Passato (cantato)

Gerundio

Presente (cantando)

Passato (avendo cantato)

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