Francavilla di Sicilia
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Francavilla di Sicilia | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sicilia | ||||||||
Provincia: | Messina | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 330 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 82 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 51 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Antillo, Castiglione di Sicilia (CT), Fondachelli-Fantina, Malvagna, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Novara di Sicilia, Tripi | ||||||||
CAP: | 98034 | ||||||||
Pref. tel: | 0942 | ||||||||
Codice ISTAT: | 083025 | ||||||||
Codice catasto: | D765 | ||||||||
Nome abitanti: | francavillesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Barbara e Sant'Euplio di Catania fino al '600 anche sant'Ursula e il ss. Salvatore. | ||||||||
Giorno festivo: | 4 dicembre e ultima domenica d'Agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Francavilla di Sicilia (Francavigghia di Sicilia in siciliano) è situata al centro della Valle dell'Alcantara, a Nord dell'Etna, sulla riva sinistra del fiume Alcantara, in provincia di Messina.
Il suo territorio è solcato dal fiume San Paolo e dal torrente Zavianni, ambedue affluenti dell'Alcantara.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Francavilla non sorse tra il 1000 ed 1100, come si è scritto. E i primi dati storici non sono strettamente legati alla figura di San Cremete, un eremita che, durante la dominazione araba, viveva sulla piattaforma rocciosa nella zona chiamata Placa, quella comunemente nota come "A Badiazza" e che si trova nei pressi del bivio Novara - Mojo. Il santo non appare, o è citato con altro nominativo, nel rito cattolico e Chremes è il nome greco (liturgia ortodossa). In una pergamena che fa riferimento all'abbazia del Salvatore di Placa, del 1100, si parla di Clemente abbate e non ancora santo all'epoca.
La memoria popolare riporta che quando il conte Ruggero d'Altavilla passò in questa zona con il suo seguito, Cremete gli chiese un aiuto per costruire un Monastero sulla rocca dove egli conduceva la sua vita solitaria. Il conte Ruggero acconsentì e tra il 1090 ed il 1100 fu restaurato il già all'epoca "antico" Monastero di S. Salvatore di Placa dove si stabilirono i monaci dell'ordine Basiliano.
Intorno ad esso si formeranno poi degli agglomerati di case. In un primo momento si trattava solo di insediamenti di gruppi di contadini che lavoravano per i monaci in quanto, si racconta che Ruggero avesse stabilito che fossero proprietà del Convento tutte le terre che si vedevano dall'altura su cui esso era posto. Vedi Privilegio di Ruggero del quale esistono due versioni ufficiali e una locale corrotta (certamente artatamente)nella traduzione latina.
Il castello è coevo al restauro o alla ricostruzione della Abbazia del San Salvatopre della Placa e non sorse qualche decennio più tardi perché esistente come possibile Acropoli dell'ancora anonima importantissima città sicula che fu Francavilla e come kastron in epoca bizantina..Sorge ancora sottoforma di ruderi (rudduru) su una collina distante 3 km in linea d'aria dalla Placa ed è in posizione strategica. Costituisce il centro della Valle dell'Alcantara ed è protetto e difeso dai castelli di Castiglione, Motta (la Mocta di la Placa)..., il forte della Placa (cioè la stessa abbazia col suo presidio militare). Vero è che restauri ed interventi siano stati effettuati sotto Guglielmo I D'Altavilla "il Malo" (1120 - 1166); per altri invece esso venne edificato sotto il regno di Guglielmo II detto il "Buono" (1153 - 1189), figlio del precedente. Il castello, maestoso come doveva essere nelle sua integrità ed imprendibile (forse difeso da una tripla cinta muraria), pur essendo stato nei secoli teatro della storia non solo locale ma dell'intera Sicilia non è citato tra i castelli di Sicilia. Due chiese ne presidiavano i versanti est ed ovest, la chiesa di san Teodoro e la chiesa di S. Giorgio. Rappresenta il medioevo di Francavilla quella leggenda di Angelina e del Delfino di Francia, scritta da penna campanilistica transalcantarina, che non ha fondamento storico alcuno (v. Salomone Marino)
Oggi l'antico Castello feudale è ridotto ad un cumulo di macerie. Le pietre sono saldate con calce malfitana molto usata dagli antichi e di cui esiste ancora una cava nel territorio di Francavilla. Dal lato est, i ruderi sono rappresentati da grosse ed alte mura, che svettano monumentali sul ciglione sovrastante la ripida parete del colle. Resta inoltre la saldatura muraria tra la linea del ciglione e l'alta muratura. Tra i ruderi della divisione interna; in un cortile, si trovano gli avanzi di una grande cisterna che doveva essere di primaria utilità per i presidiatori del luogo.--Sjdm 20:16, 29 set 2007 (CEST)
[modifica] L'origine del nome
[modifica] Secondo la leggenda scritta da Anton Giulio Filoteo degli Omodei "Dei felici amori di ...."etc.
Il nome nasce perché, dopo i moti messinesi il Delfino di Francia scese in Sicilia e fu ospitato dal re Ruggero di Lauria (di Castiglione di Sicilia, a 5 km da Francavilla).
Il Delfino s'innamorò di Angelina, figlia del re di Francavilla, amore ricambiato dalla principessa. Si racconta che i due innamorati usavano scambiarsi messaggi sentimentali prima dei luminosi alfabeti delle lanterne: nelle notti insonni, quando la valle era immersa nell'oscurità e satura di pacifici suoni e frinire di grilli, dalle tifore dei due aggettanti Castelli lampeggiavano, melodiosi al cuore, i dolci giuramenti.
Franca, ancella di Angelina, indifferente spettatrice delle effusioni della sua bella padrona, mentre i fuochi parlavano di sogni e di ricordi, amava addormentarsi, sicché la castellana era costretta a sollecitarne la veglia: "Franca, vigghia! pi mia Franca, vigghia"(cioè "Franca, veglia, fallo per me Franca, veglia) e più tardi, volendo ricordare la leggenda di Angelina battezzarono il nucleo delle residenze con il nome di Francaveglia, che per il gusto della lingua si perfezionò in Francavilla.
[modifica] Secondo la storia
Il nome deriva dalla dominazione francese, e precisamente dal termine franc-ville, cioè Citta Franca, perché originariamente la cittadina era esente dal pagamento di tasse. E se fu vero, come tramandano Cristoforo de' Sordi e altri storici del '600, che venne "resa franca" da Carlo Magno in persona, il Gran Conte Ruggero non fece altro che riconfermare questo suo status. Probabilmente viene perpetuata una memoria storica. Ma questo aspetto è oggetto di indagine storica più approfondita.
[modifica] Luoghi d'interesse
Il comune ricade nel Parco fluviale dell'Alcantara e nel suo territorio si trovano le Gurne dell'Alcantara, 16 piccoli laghi lungo il corso del fiume.
[modifica] Manifestazioni
[modifica] Personaggi importanti
Ecco una lista di personaggi importanti nati o vissuti a Francavilla di Sicilia.
- Francesco Diana (2 ottobre 1898 - 29 febbraio 1969) - alto burocrate italiano. Fu anche commissario del comune di Roma.
- Arturo Ferrara (1900-1983) - tenore.
[modifica] Trasporti e mobilità
[modifica] Ferrovie
Francavilla di Sicilia si trova al centro della vecchia linea ferroviaria Alcantara(presso Giardini Naxos) - Randazzo, dismessa dai primi anni '90, ci sono dei progetti per rimettere in funzione questa vecchia linea costruita alla fine degl'anni '20.
Le stazioni più vicine sono quelle di Taormina - Giardini Naxos e Alcantara per quanto riguarda la rete delle FS Messina - Siracusa, e la stazione di Castiglione di Sicilia per quanto riguarda la Ferrovia Circumetnea.
[modifica] Autobus
È collegata con Messina e Catania e i paesi della costa dagli autobus dell'Interbus(ex SAIS) e della AST(Azienda Siciliana Trasporti)
[modifica] Strade e autostrade
L'uscita autostradale più vicina è quella di Giardini Naxos sulla autostrada A18. Francavilla è il paese più grande della Strada Statale 185 di Sella Mandrazzi.
[modifica] Aerei
Dista circa 75 km dall'Aeroporto di Catania-Fontanarossa.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Salvatore Nuciforo (Lista Civica) dal 15/05/2007 (2º mandato)
Centralino del comune: 0942 988001
Email del comune: comunefds@tiscali.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria Fotografica
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Francavilla di Sicilia
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