Diplegia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze |
Per diplegia in campo medico si intende la paralisi di una parte del corpo, che colpisce prevalentemente gli arti inferiori e in misura inferiore i superiori, di solito si associa un certo grado di ipoposturalità.
Indice |
[modifica] Forme
[modifica] diplegìa laringea
Si tratta di una paralisi bilaterale delle corde vocali, che può portare ad afonia o a dispnea a secondo dei casi riscontrati.
[modifica] diplegia spastica
È la forma più diffusa di diplegia.
[modifica] Sviluppo nelle persone affette
Il problema si rileva verso i 4-5 mesi di vita per il ritardo con cui il bambino acquisisce le varie tappe dello sviluppo posturale e motorio.
La deambulazione autonoma viene acquisita con molto ritardo, spesso necessita di sostegni, è comunque lenta e difficoltosa e un 10% dei soggetti non arriva a deambulare;
Lo sviluppo cognitivo medio può essere "nella norma", spesso c'è un iperinvestimento del linguaggio e maggiori difficoltà nelle abilità grafo-spaziali;
A livello scolastico le difficoltà riguardano prevalentemente l'area matematica, per la scrittura spesso è necessario l'uso di ausilii;
[modifica] Terapia
Come trattamento vengono somministrati dei farmaci quali il baclofene (5 mg 3 volte al giorno) e la tizanidina. In casi gravi occorre l'intervento chirurgico.
Si è notata negli ultimi anni per il successo delle terapie intensive neonatali.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Il centro sulle malattie spastiche australiano
- (EN) il sito dell' UCP United Cerebral Palsy
- (EN) interventi sulla diplegia
- Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di medicina