Dieric Bouts
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Dieric Bouts il vecchio (Dirk o Dierick) (Haarlem, 1410 (1420?) – Lovanio, 6 maggio 1475) è stato un pittore fiammingo.
Insieme ad Hans Memling, è considerato il più importante seguace di Rogier van der Weyden; il luogo di nascita come pure la data di nascita non sono certi.
Pur essendo probabilmente nato ad Haarlem e avendo fatto il proprio tirocinio nella stassa città, Bouts è sempre associato alla città di Lovanio, sede della prestigiosa Università, nella quale visse e per la quale lavorò per quasi tutta la vita; Al più tardi nel 1448 vi sposa Katharina van der Brugghen, ereditiera (soprannominata Metten Ghelde approssimativamente traducibile come Coi Quattrini) proveniente da una rispettabile famiglia della città, il che dimostra il prestigio acquisito e probabilmente una certa agiatezza. La prima menzione ufficiale di Bouts nei documenti di lovanio è del 1457: "Dieric Bouts schildere" (Dieric Bouts, pittore). In quel periodo Bouts è agli inizi della fase centrale della sua attività, poiché tra 1464 e 1467 lavorerà all'Ultima Cena, il suo capolavoro, conservata ancora oggi nella Cattedrale a Lovanio, per la quale il contratto specificava che il pittore avrebbe eseguito l'opera di persona (il che sembra indicare che disponeva di una fiorente bottega) e che due professori di teologia dell'Università avrebbero collaborato all'impianto iconografico.
La moglie prima di morire nel 1472 gli darà quattro figli, di cui Dieric II e Albrecht diverranno a loro volta pittori. Mortagli la prima moglie, si risposa nel 1473, con Elisabeth Van Voshem, da cui non avrà figli.
Nel 1468 La città di Lovanio lo nomina pittore ufficiale della città; circa nello stesso periodo gli commissiona quattro grandi dipinti da esporre nel Tribunale; due soli vennero completati ed esposti; come spesso avveniva nelle Fiandre, costituiscono un ammonimento ai giudici, che potevano vederli appesi di fronte ai loro seggi; la scelta dell'episodio da raffigurare, anche stavolta scelta da un esperto prescelto dal committente, raffigura Il giudizio dell'imperatore Ottone: la moglie dell'imperatore, respinta da un conte, lo calunnia e ne ottiene la decapitazione; la moglie gli giura che sosterrà la sua innocenza di fronte a Dio e si fa consegnare la testa mozzata (pannello di sinistra) L'imperatore riceve la contessa che con la testa del marito in una mano, tiene in mano senza danno una sbarra di metallo incandescente; l'imperatrice verrà condannata (nello sfondo) a morire sul rogo (pannello destro). I ricchi pannelli sono conservati al Museo Reale di Belle Arti di Bruxelles. Il pannello di destra è talvolta attribuito a suo figlio Dieric II.
La pittura di Bouts è fortemente influenzata da Van der Weyden; non è certo che Bouts fu materialmente un suo allievo, ma le opere del Maestro di Tournai sono sempre presenti nel suo immaginario; Bouts porterà avanti alcuni tratti caratteristici di Rogier, come la tipizzazione dei volti (in contrasto con l'individualizzazione perseguita da Jan Van Eyck), l'isolamento dele figure chiave, le espressioni quiete e riflessive dei personaggi. La cura tutta fiamminga che egli dedica ai sontuosi abiti, e l'occultamento delle forme del corpo hanno fatto talvolta parlare di Revival Gotico, un ritorno alle caratteristiche del Gotico internazionale.
Tipiche di Bouts sono anche la preferenza per le inquadrature e composizioni verticali. Celebri sono anche i suoi ritratti.
La morte avvenne il 6 maggio 1475; Bouts fu sepolto nella Minderbroerderkerk, chiesa dei Francescani che sorgeva vicino alla sua abitazione. La sua bottega fu ereditata dal primogenito Dieric il giovane, mentre Albrecht possedeva una bottega indipendente.
[modifica] Opere
- Cristo in casa di Simone il Fariseo, 1440 ca, olio su tavola di quercia, 40,5 x 61 cm, Berlino, Staatliche Museen.
- Trittico della Vergine, 1445 ca, olio su tavola di quercia, 80 x 224 cm, Madrid, Museo del Prado.
- Deposizione nel sepolcro, 1450 ca, 90,2 x 74,3 cm, Londra, National Gallery.
- Arrivo della anime in Paradiso, 1450, olio su tavola di quercia, 115 x 69,5 cm, Lilla, Musée des Beaux-Arts.
- I dannati dell'Inferno, 1450, olio su tavola di quercia, 115 x 69,5 cm, Lilla, Musée des Beaux-Arts.
- Resurrezione di Cristo, 1450-1460, tempera su tela, 89 x 72,5 cm, Pasadena, Norton Simon Museum of Art.
- Polittico della Passione, 1455 ca, olio su tavola di quercia, 191 x 145 cm, Granada, Museo de la Capilla Real.
- Madonna col Bambino, 1455-1460, olio su tavola di quercia, 29 x 20 cm, Venezia, Museo Civico Correr.
- Trittico del Martirio di sant'Erasmo, 1458, olio su tavola di quercia, 34 x 158 cm, Lovanio, Chiesa di San Pietro.
- Dittico della Giustizia dell'imperatore Ottone, 1460 ca, olio su tavola di quercia, 324 x 182 cm (ciascuna tavola), Bruxelles, Musée Royaux des Beaux-Arts.
- Compianto su Cristo morto, 1460 ca, olio su tavola di quercia, 69 x 49 cm, Parigi, Musée du Louvre.
- Ritratto di uomo, 1460-1470, olio su tavola di quercia, New York, Metropolitan Museum of Art.
- Ritratto d'uomo, 1462, olio su tavola di quercia, 31 x 20 cm, Londra, National Gallery.
- Ecce Agnus Dei, 1462-1464, olio su tavola di quercia, 53,8 x 41,2 cm, Monaco, Alte Pinakothek.
- Pala del Santissimo Sacramento, 1464-1467, olio su tavola di quercia, 185 x 294 cm, Lovanio, Chiesa di San Pietro.
- Madonna che allatta il Bambino, 1465 ca, olio su tavola di quercia, 37,1 x 27,6 cm, Londra, National Gallery.
- Madonna col Bambino, 1465-1470, olio su tavola di quercia, 28,5 x 20 cm, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza.
- Trittico di sant'Ippolito, 1468 ca, olio su tavola di quercia, 90 x 89,2 cm (pannello centrale), 92 x 41 cm (pannelli laterali), Brugge, Museum of Sint Salvator Kathedral.
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