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Deutsches Museum - Wikipedia

Deutsches Museum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Deutsches Museum
Tipologia Scienza, Tecnologia
[[Immagine:
Immagine del Deutsches Museum]]
Indirizzo
Orari
Biglietti
  • € 8.50 per adulti
  • € 3 per bambini di almeno 6 anni
  • € 7 a persona per i gruppi
Telefono (+49) 89 2179 1
Sito http://www.deutsches-museum.de
Mezzi
Deutsches Museum
Deutsches Museum

Il Deutsches Museum di Monaco di Baviera, Germania, è il più grande museo al mondo di scienza e tecnologia , con approssimativamente 1,3 milioni di visitatori all'anno e circa 28.000 oggetti esposti provenienti da 50 aree della scienza e della tecnologia. Il museo venne fondato il 28 giugno del 1903 ad un incontro dell'Associazione degli ingegneri tedeschi (VDI) su iniziativa di Oskar von Miller.

Indice

[modifica] L'isola del museo

Deutsches Museum, veduta dell'isola su cui sorge il museo
Deutsches Museum, veduta dell'isola su cui sorge il museo

Il museo sorge su una piccola isola del fiume Isar che attraversa Monaco di Baviera. Sull'isola non erano mai stati costruiti edifici prima del 1772 poiché essa subiva periodiche inondazioni prima della costruzione delle dighe sull'Isar alle porte della città.

Nel 1772 vennero costruite sull'isola delle caserme, poi ricostruite nel 1899 in seguito ad una inondazione. Nel 1903 il consiglio comunale annunciò che avrebbe destinato l'isola sull'Isar alla costruzione del Deutsches Museum. L'isola, comunemente chiamata Kohleinsel (isola del carbone) venne ribattezzata in Museumsinsel (isola del museo).

[modifica] Altre sedi

Distaccamento del Deutsches Museum a Bonn
Distaccamento del Deutsches Museum a Bonn

In aggiunta alla sede centrale sulla Museumsinsel, il museo possiede due distaccamenti nei pressi di Monaco ed uno a Bonn.

L'ultimo distaccamento del Deutsches Museum, situato a Theresienhöhe a Monaco, è stato aperto nel 2003 ed è chiamato Deutsches Museum Verkehrszentrum. Esso focalizza la sua attenzione sulla tecnologia dei trasporti.

Il distaccamento Flugwerft Schleißheim, situato nei pressi dell'aeroporto, si estende per 12,7 ettari e concentra la sua attenzione sull'aeronautica.

Il distaccamento situato a Bonn è stato aperto nel 1995 e si concentra sulla tecnologia scienza e ricerca tedesca dopo il 1945.

[modifica] Oskar von Miller

Oskar von Miller studiò ingegneria elettronica ed è anche conosciuto per aver costruito la prima linea ad alta tensione da Miesbach a Monaco di Baviera (57 km) nel 1882 per l'esposizione di tecnologia elettronica al Glaspalast a Monaco.[1] Nel 1883 venne assunto in AEG e fondò uno studio ingegneristico a Monaco. L'esposizione sull'elettricità a Francoforte sul Meno nel 1891 e diverse centrali elettriche contribuirono alla reputazione du Oskar von Miller. Nei primi anni di vita del Deutsches Museum, le esposizioni furono pesantemente influenzate dalla personalità di Oskar von Miller.

[modifica] Storia

Qualche mese prima del meeting estivo del 1903 della Società degli ingegneri tedeschi, Oskar von Miller radunò un piccolo gruppo che supportasse il suo desiderio di aprire un museo di scienza e tecnica. A dimostrazione del supporto, il gruppo donò spontaneamente 260.000 marchi alla causa ed elesse un "Comitato Provvisorio" per amministrare l'inizio dell'attività.

Nel giugno del 1903 il principe Ludwig acconsentì ad agire come padrone del museo e la città di Monaco destinò la Kohleinsel ad ospitare il progetto. Le esposizioni iniziarono ad arrivare da Monaco, da tutta la Germania e anche dall'estero, incluse collezioni dalla Bavarian Academy. Dato che non esisteva alcun museo dedicato le esposizioni erano state precedentemente mostrate al museo nazionale.

Il 12 novembre 1906 le esposizioni temporanee al museo nazionale vennero cerimonialmente aperte al pubblico e il 13 novembre fu posata la prima pietra del museo permanente.

Il primo nome del museo, German Museum for Masterpieces of Natural Science and Technology(Museo tedesco per i capolavori della scienza e tecnologia), non era inteso limitatamente al progresso tecnologico e scientifico tedesco, ma voleva esprimere l'importanza che avevano la scienza e la tecnologia per il popolo tedesco.

Oskar von Miller inaugurò il nuovo museo il giorno del suo settantesimo compleanno, il 2 maggio 1925, dopo un ritardo di almeno dieci anni. Dall'inizio le esposizioni del museo erano appoggiate da documenti disponiblili in una biblioteca ed archivi pubblici, aperti sette giorni su sette.

Prima e durante la Seconda guerra mondiale il museo vide tagliati i propri fondi dal partito nazista e molte esposizioni diventarono quindi datate ed obsolete, tranne qualche eccezione come il nuovo salone sulle automobili aperto il 7 maggio 1937. Alla fine del 1944 il museo risultava pesantemente danneggiato dai bombardamenti, con l'80% degli edifici e il 20% delle esposizioni danneggiate o distrutte. Non appena le truppe alleate marciarono a Monaco nell'aprile del 1945, il direttore del museo Karl Bässler cercò in qualche modo di difendere l'ultimo ponte rimanente di accesso all'isola del museo dalle esplosioni provocate dai nazisti che si stavano ormai ritirando.

Successivamente alla guerra il museo dovette rimanere chiuso per riparazioni e un certo numero di affittuari temporanei, come il College of Technology e le post, usarono gli spazi del museo fintanto che i propri edifici venivano ricostruiti. Nel novembre del 1945 la biblioteca fu in grado di riaprire, seguita dalla sala congressi nel gennaio del 1946. Il museo venne riaperto con per una speciale esibizione per i 50 anni del motore diesel nell'ottobre del 1947 e le mostre regolari ricominciarono nel maggio 1948.

Negli anni 50 il museo si concentrò sulle scienze naturali piuttosto che sulla tecnologia e molte delle grandi esposizioni tradizionali, come quella sull'ingegneria civile, furono rimpicciolite per far posto alle più recenti innovazioni tecnologiche.

Nell'agosto del 1969 l'Apollo 8 fu esposto in una mostra speciale intitolata "Uomo e Spazio" e nel 1970 fu nominato il primo direttore a tempo pieno, Theo Stillger. Negli anni settanta l'obiettivo del museo venne modificato per incoraggiare la spiegazione dell'importanza della scienza e tecnologia nelle esposizioni.

I primi anni 80 videro seri danni a diverse esposizioni dovuti ad un incendio doloso. Questo evento fu seguito da una estensivo sforzo di ricostruzione, e con l'occasione venne costruito un edificio aggiuntivo, portando lo spazio espositivo a 55000 metri quadri nel 1993. Negli anni 80 e 90 vennero stretti accordi con lo Science Center di Bonn per la creazione del distaccamento del Deutsches Museum nella città, e l'esposizione all'aeroporto Flugwerft Schleißheim.

Nel 1996 il governo bavarese diede degli edifici a Theresienhöhe in Monaco al Deutsches Museum. Venne così a formarsi un nuovo museo sui trasporti, il Deutsches Museum Verkehrszentrum, che aprì nel 2003 ed ora ospita le esposizioni di automobili e treni che vennero rimossi dal sito originario al Deutsches Museum.

[modifica] Lista delle esposizioni permanenti

Piano terra e sottosuolo
  • Petrolio e gas naturale
  • Miniera
  • Metalli
  • Saldatura e brasatura
  • Prove su materiali
  • Macchine utensili
  • Macchine motrici
  • Elementi di macchine
  • Tecnica delle correnti forti
  • Ingegneria idraulica
  • Carrozze e biciclette
  • Autoveicoli
  • Trasporto ferroviario
  • Costruzione di gallerie
  • Costruzione di ponti
  • Navigazione
Primo Piano
  • Strumenti scientifici
  • Energia
  • Fisica
  • Strumenti musicali
  • Chimica pura
  • Farmacia
  • Aeronautica
Secondo Piano
  • Astronautica
  • Grotta di Altamira
  • Ceramica
  • Tecnica del vetro
  • Giocattoli tecnici
  • Carta
  • Stampa
  • Ambiente
  • Tecnologia tessile
Terzo piano e successivi
  • Geodesia e topografia
  • Informatica
  • Microelettronica
  • Telecomunicazioni
  • Tecniche agrarie
  • Cronometria
  • Pesi e misure
  • Astronomia
  • Osservatorio astronomico
  • Planetario zeiss
  • Stazione da radioamatore
  • Giardino delle meridiane

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Note

  1. ^ Storia della Linea ad alta tensione dalla Technical University di Monaco

[modifica] Bibliografia

Coordinate: 48°07′48″N 11°35′0″E / 48.13, 11.58333


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