Dacia Valent
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Dacia Valent (Mogadiscio, 12 febbraio 1963) è una politica italiana esponente del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista e già parlamentare europea.
È stata eletta deputata europea alle elezioni del 1989 per la lista del PCI. È stata membro della Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini, dell'Assemblea paritetica della convenzione tra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e la CEE (ACP-CEE), della Commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni.
Suo fratello, Giacomo Valent, è stato assassinato a Udine il 9 luglio 1985 da due compagni di scuola, rei confessi, Andrea Moreno e Daniele Palladino, che al processo hanno dichiarato: "Era un negro che si dava delle arie e meritava una lezione"[citazione necessaria]. Aveva 16 anni.
La madre, Zahra Osman Egal, è deceduta il 19 di febbraio del 1986 per complicanze dovute a un tumore che teneva sotto controllo da anni, non reggendo all'assassinio del suo figlio minore[citazione necessaria]. Aveva 41 anni.
Il fratello di Dacia Valent, Roberto Valent , è "UNDP Deputy Special Representative in the occupied Palestinian territory"[1].
È nota anche per le sue posizioni decisamente critiche rispetto alle politiche statunitense e israeliana nei confronti del popolo palestinese, che secondo alcuni sconfinerebbero nell'antisemitismo e nell'apologia di terrorismo[citazione necessaria].
Cresciuta in una famiglia multiculturale, in età adulta ha optato per l'Islam come religione, ha fondato ed è tra i dirigenti della "Lega Anti Diffamazione Islamica" (IADL), che ogni anno assegna il "premio Mezzaluna d'Oro" a persone che si sono particolarmente distinte nella creazione di ponti di solidarietà tra culture e nella difesa dei diritti civili delle minoranze etniche e religiose.