Clematis vitalba
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Clematide |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Clematis vitalba L., 1753 |
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Clematis vitalba L. è una pianta arbustiva delle Ranunculaceae a distribuzione oloartica nota anche col nome comune di vitalba. In Italia è presente su tutto il territorio sino a circa 1300 m in incolti, boschi di latifoglie, macchie temperate.
Mostra un comportamento rampicante (la sua forma biologica secondo Raunkiaer è P.lian - fanerofite lianose) con fusti ramificati, che si allunga anche per 10-15 metri sugli alberi, sviluppando alla base tronchi legnosi anche piuttosto grossi. Il profumo è simile a quello del Biancospino. Fiorisce tra maggio e agosto a seconda della quota.
È una pianta velenosa per la presenza di alcaloidi e saponine (in particolare protoanemonina), sostanze presenti anche in altri generi della famiglia, che si accumula soprattutto negli organi più vecchi. Può provacare irritazioni cutanee al contatto.
[modifica] Morfologia
Foglie: opposte imparipennate sono formate ognuna da 3 - 5 segmenti di forma ovoidale-lanceolata. Sono peduncolate con i peduncoli ingrossati alla base, il margine è dentato o intero.
Fiori: ermafroditi, profumati, raggruppati in infiorescenze a cima bipara. Hanno 4 sepali petaloidei biancastro-verdasrti, numerosi stami e ovario supero pluricarpellare. L'impollinazione è entomofila.
Frutti: sono acheni dotati di una lunga estremità piumosa e disseminati dal vento.
[modifica] Curiosità
- Viene usata in cucina utilizzando i germogli primaverili per le frittate ("frittata di vitalbini"). A causa delle tossine comuni alla famiglia delle Ranunculaceae è consigliabile non consumarne grosse quantità. Bisogna utilizzare esclusivamente le parti molto giovani della clematide in cui la concentrazione delle sostanza tossiche è molto bassa.
- In Nuova Zelanda è stata dichiarata "unwanted organism" (organismo non gradito) e non può essere propagata, distribuita o venduta. Rappresenta infatti, per la sua crescita veloce e vigorosa, una minaccia per le specie native.
- In passato veniva chimata "erba dei cenciosi" in quanto i mendicanti erano soliti procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le foglie di questa piante allo scopo di impietosire i possibili donatori.
- Questa pianta è inoltre annoverata come rimedio nei fiori di Bach con il nome di Clematis suggerita a chi sogna ad occhi aperti, è indefferente alla vita e fugge dalla realtà.
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Clematis vitalba