Claudicatio intermittens
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La claudicatio intermittens (dal latino claudico zoppicare e internittens in maniera discontinua nel tempo) consiste in una difficoltà di deambulazione che recede col riposo.
È la manifestazione della vasculopatia periferica, conseguenza dell'aterosclerosi che determina la riduzione del flusso di sangue e dunque di ossigeno ai muscoli preposti alla deambulazione.
Si presenta come una sensazione dolorosa dell'arto affetto (di norma un polpaccio, ma può riguardare anche una porzione più periferica o un singolo muscolo della gamba).
La gravità del disturbo si misura tramite il numero di metri che l'individuo può percorrere prima della comparsa del dolore: all'aumentare dell'occlusione vascolare diminuisce il flusso sanguigno e il muscolo inizia a lavorare in anaerobiosi con comparsa di acido lattico e dolore in un tempo più breve.
Tale valore è importante anche nel monitoraggio della progressione della malattia.
L'aterosclerosi colpisce circa il 10% della popolazione oltre i 65 anni di età nei paesi industrializzati, mentre per la claudicatio intermittens la percentuale di persone colpite scende a circa il 5%. La claudicatio intermittens si manifesta solitamente in uomini di oltre 50 anni.
Se angor identifica il dolore dovuto all'ischemia, claudicatio descrive l'impegno funzionale.
Il termine claudicatio, per estensione, viene utilizzato in quasi tutte le patologie vascolari che determinano un'ischemia: claudicatio oculare, masseterina, eccetera.
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