Chiesa della Gran Madre di Dio (Roma)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La chiesa Gran Madre di Dio fu voluta da Papa Pio XI nel 1931 in ricordo delle celebrazioni indette per commemorare il XV centenario del Concilio di Efeso, che sancì i dogmi della maternità divina e della verginità perpetua di Maria, presenti nella devozione popolare fin dalle origini della Chiesa. Sorge sulle rive del Tevere in corrispondenza di piazzale di Ponte Milvio, sede della battaglia tra Costantino e Massenzio e luogo significativo per la Chiesa Cattolica, vicino alla confluenza tra la Via Flaminia e la Via Cassia.
La parrocchia fu eretta da Papa Pio XI il 1 dicembre 1933, anno del Giubileo straordinario della Redenzione, con la costituzione apostolica "Quo perennius".
Il progetto di Cesare Bazzani è a croce greca con un ingresso centrale con colonne e due ingressi laterali, il tutto sormontato da una grande cupola e due torri campanarie. Fu però Clemente Busiri Vici a realizzarne la costruzione.

Titolo cardinalizio dal 1965. Dal 24 novembre 2007 ne è titolare il Cardinale Angelo Bagnasco.