Carlo I di Borgogna
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Carlo I di Valois-Borgogna detto il Temerario (Digione, 10 novembre 1433 – Nancy, 5 gennaio 1477) fu duca di Borgogna (1467 - 1477).
Appartenente al secondo ramo borgognone della dinastia dei Capetingi, Carlo, detto il Temerario per l'audacia delle sue guerre, nacque quale terzo figlio (i primi due erano morti in tenera età) del duca Filippo il Buono (1396-1467) e della sua terza sposa Isabella (1397 †1471), figlia del re del Portogallo Giovanni I ed anch'ella capetingia.
Aveva i seguenti fratelli:
Il soprannome di Temerario, di chiara influenza romantica, si accompagnò ad ulteriori appellativi attribuitigli dai suoi contemporanei, come Grande Leone, Guerriero, Terribile, ecc. Uomo di eccezionale coraggio, molto istruito, intelligente, attivo e appassionato di musica e di tornei, dotato di un vero genio politico, fu tuttavia noto ai più per il suo carattere violento, impulsivo ed in genere propenso all'uso della forza.
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[modifica] La rivalità con la Francia
Carlo fu l'unico figlio legittimo di Filippo il buono (1396 - 1467) della casa dei Valois e di Isabella di Portogallo. Nel 1452 - 1453, quando era soltanto il conte di Charolles (Saône-et-Loire in Borgogna), represse duramente l'insurrezione fiamminga. I suoi rapporti con il re di Francia Luigi XI furono pessimi; egli preferì allearsi con Edoardo IV di Inghilterra. Nel 1457 ebbe uno scontro con il padre per il suo comportamento ostile verso la Francia. Il Temerario non esitò affatto a sfidare Luigi XI, nell'ambito della Lega del bene pubblico, dandogli battaglia a Montlhéry (1465) e cingendo d'assedio Parigi. In tal frangente, il sovrano francese fu costretto a firmare il trattato di Saint-Maur-des-Fossés e quello di Conflans, in base ai quali Carlo I recuperava la Piccardia e la città di Boulogne.
[modifica] Il sogno di uno stato borgognone
Dopo la riconciliazione con il padre, avvenuta nel 1464, Carlo assunse la prefettura generale (1465) e nel 1467 divenne duca di Borgogna. Una volta salito al potere, ebbe l'ambizione di avere un esercito mercenario e di conquistare la riva sinistra del Reno, in modo da congiungere le sue terre di Borgogna con le Fiandre e realizzare sotto il suo scettro un grande stato borgognone . Le rivolte di Liegi e Dinant (che dipendeva dal Principato di Liegi) contro il principe-vescovo Luigi di Borbone, parente ed alleato di Carlo I, lo allontanarono dagli affari francesi. Il 25 agosto 1466, il Temerario conquistò Dinant, che fu saccheggiata e distrutta, spegnendo così gli ardori dei rivoltosi. Dopo la morte di Filippo III il Buono (15 giugno 1467), gli abitanti di Liegi riaprirono le ostilità, ma Carlo I li sconfisse a Saint-Trond e, dopo il moto dei 600 di Franchimont, occupò Liegi, che fu distrutta e sottomessa in presenza del monarca francese, che li aveva sostenuti nella prima rivolta ed in seguito fomentati. In tal contesto, Luigi XI dovette accettare il trattato di Péronne (1468). Tutto il regno del Temerario fu contraddistinto dalle guerre contro il sovrano di Francia, di cui era il vassallo più riottoso; egli cercò di inimicare il predetto con gli imperatori del Sacro Romano Impero (Alberto II e Federico III) e con Edoardo IV di Inghilterra. Si distinse inoltre per i tentativi espansionistici ai danni degli stati confinanti, in specie la Svizzera e la Lorena.
[modifica] I rapporti con il Sacro Romano Impero
Con il trattato di Saint-Omer stipulato il 9 maggio 1469, il duca d'Austria Sigismondo cedette i territori dell'Alsazia e dell'Alto Reno. Nell'autunno 1473, Carlo cercò di ottenere, attraverso dei feudi imperiali, lo statuto di regno indipendente e di dare sua figlia Maria di Borgogna (1457 - 25 marzo 1482) in sposa a Massimiliano d'Asburgo (1459 - 1519), figlio di Federico III d'Asburgo (1415 - 1493). Il Temerario subì però due rovesci: uno davanti Beauvais (1472, contro Giovanna Hachette), poi nel corso delle trattative con Federico III, che lo costrinse a togliere l'assedio, dopo dieci mesi, alla piccola città di renana di Ness.
Nel 1474 la situazione politica e strategica di Carlo divenne sempre più difficile. L'Alsazia si sollevò contro la sua decisione di non rivenderla per la stessa somma a Sigismondo d'Asburgo. Il malcontento nasceva anche dalla cattiva gestione operata dal balivo di Carlo, Pietro von Hagenbach. In questo periodo combatté una guerra nel basso Reno a favore delle signorie di Colonia e per questo si attirò una temporanea ostilità da parte dell'imperatore. All'inizio della primavera del 1475 l'imperatore Federico III d'Asburgo si riappacificò con Carlo e ripresero le trattative sul matrimonio tra i loro due primogeniti.
[modifica] Gli scontri con gli svizzeri, il crepuscolo
I cantoni confederati svizzeri si erano uniti con il duca Sigismondo e con le città dell'Alsazia per realizzare un'unione antiborgognona. A sud Berna era in fermento: appoggiata dalla confederazione svizzera, reagì contro la duchessa Iolanda di Savoia conquistando delle piazzeforti nel Vaud. Rispondendo alle invocazioni degli alleati e dei vassalli, il Temerario si preparò a guerreggiare e rispose attaccando Berna e Friburgo. Per la fretta, il duca borgognone commise molti errori tattici, tra cui sottovalutare la coesione svizzera, e fu quindi battuto nella battaglia di Grandson (2 marzo 1476) ed in quella di Morat, dove il suo esercito fu annientato (22 giugno 1476).
Nel 1477, con un nuovo esercito, il Temerario invase la Lorena e cinse d'assedio Nancy. Fu qui che il duca perì il 5 gennaio 1477. Uno dei suoi generali, il condottiero napoletano Campobasso, che egli aveva insultato tempo addietro, lo tradì e passò al nemico. L'esercito borgognone in rotta si diresse verso il ponte di Bouxières-aux-Dames, attraverso il quale intendeva fuggire verso Metz. In quel luogo Campobasso si vendicò massacrando i fuggitivi. Una sortita della guarnigione di Nancy finì di polverizzare l'esercito di Carlo I.
Tre giorni dopo lo scontro, il corpo del Temerario fu ritrovato al bordo dello stagno di Saint-Jean (sul luogo dell'odierna piazza della Croce di Borgogna, a Nancy), semi divorato dai lupi. Il suo cavallo era caduto al suo fianco. La salma fu esposta su un letto funebre nella casa di Giorgio Marqueix, al numero 30 della Gran Via. Al giorno d'oggi tale casa non esiste più, tuttavia il luogo in cui sorgeva è segnalato da una pavimentazione di granito nera e bianca, a forma di croce di Lorena, recante la data 1477. Le spoglie di Carlo I furono seppellite nella collegiale di Saint-Georges di Nancy (oggi sparita) e quindi trasferite a Bruges nel 1550.
[modifica] Matrimoni e discendenza
Carlo I sposò il 19 maggio 1440 a Blois, Caterina di Francia (1428-1446), figlia del re Carlo VII e di Maria d'Angiò .
Il 30 ottobre 1454 sposò a Lilla, Isabella di Borbone (1437-1465), figlia del duca Carlo I di Borbone. Tale matrimonio non era gradito a Carlo I, che intendeva sposare Anna di York. Suo padre gli rammentò i termini del trattato di Arras, che lo obbligavano a sposarsi con una principessa di sangue francese. Da questa unione nacque la futura duchessa di Borgogna, Maria (1457-1482), che avrà come consorte, nel 1477, l'imperatore Massimiliano I del Sacro Romano Impero (1459-1519).
Il 3 luglio 1468, a Damme, Carlo si unì a Margherita di York (1446-1503), figlia del duca Riccardo di York e di Cecilia Neville e sorella di Edoardo IV e Riccardo III di Inghilterra.
[modifica] Collegamenti esterni
(EN) foto del monumento funebre di Carlo I
Predecessore: Filippo il Buono |
Duca di Borgogna, Brabante, Limburgo, Lothier, e Lussemburgo Marchese di Namur Conte di Artois, Franca Contea, Fiandre, Hainaut, Olanda, e Zelanda 1467–1477 |
Successore: Maria di Borgogna |
Predecessore: Arnoldo di Egmond |
Duca di Guelders Conte di Zutphen 1473–1477 |