Brassica rapa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Brassica rapa |
||||||||||||
Classificazione Cronquist | ||||||||||||
|
||||||||||||
Classificazione APG | ||||||||||||
|
||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||
Brassica rapa L. |
||||||||||||
Brassica rapa L. è una pianta della famiglia delle Brassicaceae largamente coltivata come ortaggio, di cui si consumano, secondo le varietà botaniche, le foglie, la radice, le cime fiorite, il seme oleoso.
È una specie a ciclo riproduttivo biennale, perciò il ciclo di coltivazione può essere annuale o biennale secondo il prodotto che si deve raccogliere.
Indice |
[modifica] Varietà coltivate
Le specie coltivate di Brassica rapa comprendono:
- Bock choy (gruppo chinensis)
- Mizuna (gruppo nipposinica)
- Aburana (gruppo nippo-oleifera)
- Cavolfiore (gruppo parachinensis)
- Cavolo cinese (gruppo pekinensis)
- Rapa (gruppo rapa)
- Rapini (gruppo ruvo)
- Tatsoi
[modifica] Organismi sperimentali
Alcune varietà di queste piante sono impiegate per esperimenti visto che necessitano una cura maggiore del dovuto per la quantità di luce, acqua e fertilizzante. Queste piante «pretenziose» sono ideali per esperimenti di botanica e di biologia di base, siccome crescono rapidamente, maturando in circa 40 giorni. Alcune versioni modificate geneticamente maturano in appena 28 giorni. Questo breve tempo di accrescimento rende tali piante più adatte per esperimenti delle altre piante. Alcune di esse sono state inviate nello spazio per testare la germinazione. È una pianta idrofita che vive nella giungla.
[modifica] Cima di rapa
La cima di rapa è un ortaggio tipicamente italiano ma, introdotta dagli emigranti, si coltiva anche negli Stati Uniti e in Australia. In Italia il 95% della superficie coltivata si trova in Lazio, Puglia e Campania. Di essa si consumano le infiorescenze in boccio con le foglie tenere presenti, secondo ricette che in generale fanno riferimento alla tradizione locale nelle diverse regioni. Per la sua caratteristica di vegetare e produrre con basse temperature è considerato un ortaggio autunnale o invernale, di cui se ne consiglia l'uso per il contenuto in sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti.
Si semina o più spesso si trapianta in estate o all'inizio dell'autunno, in file distanti 30 cm e a 30 cm di intervallo sulla fila. La pianta nella prima fase vegetativa emette una rosetta basale di foglie, mentre in fase riproduttiva sviluppa steli terminanti in infiorescenze tenere e carnose.
Le varietà fanno capo a ecotipi la cui denominazione ricorda la località di coltivazione (Cima di rapa di Castrovillari) e la lunghezza del ciclo (Natalina, Marzatica) oppure combinazioni tra i due caratteri (Tardiva di Fasano, Aprile di Carovigno). Le varietà precoci impiegano 80 giorni dalla semina alla fioritura (es. Quarantina) quelle più tardive (es. Cima di rapa di Aprile, Maggiaiola di Sala Consilina) 190-200 giorni. L'altezza della pianta è proporzionale alla lunghezza del ciclo di crescita: le popolazioni precoci sono di taglia bassa (50-60 cm) le tardive primaverili più alte (es. 110 cm la Cima di rapa di marzo di Mola di Bari).
La raccolta, scalare, si esegue in autunno, inverno o nella successiva primavera secondo la lunghezza del ciclo, raccogliendo a mano le infiorescenze con lo stelo fino all'inserzione delle infiorescenze laterali, con tutte le foglie annesse. L'apertura dei fiori deprezza la qualità del prodotto, scarsamente commestibile.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Brassica rapa