Battaglia di Guadalcanal

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Coordinate: 9°25′40.80″S 160°03′17.24″E / -9.428, 160.0547889

La battaglia di Guadalcanal avvenne nell'estate del 1942, durante la seconda guerra mondiale; i giapponesi avevano occupato l'isola di Guadalcanal, nell'estremo Sud delle isole Salomone, e ora puntavano su Port Moresby, in Nuova Guinea. Questa mossa si poteva considerare strategicamente azzeccata fino a che la sconfitta delle isole Midway non avesse rimischiato le carte in tavola. Infatti, con la perdita della squadra di portaerei dell'ammiraglio Nagumo, l'iniziativa del conflitto passava nelle mani degli americani, che non si lasciarono sfuggire l'occasione di recuperare l'isola di Guadalcanal. Gli statunitensi sbarcarono sull'isola di Guadalcanal il 7 agosto 1942 e incontrarono una feroce resistenza da parte dei giapponesi. La battaglia durò quattro mesi, vide da ambo le parti la perdita di numerose navi e di numerosi aerei e, alla fine, si risolse a favore degli americani.

L'aeroporto a Lunga Point su Guadalcanal in costruzione da parte dei giapponesi nel luglio 1942.

[modifica] L'inizio

Prima dello sbarco americano, i giapponesi avevano sull'isola un modesto contingente, incaricato di preparare un aeroporto. Poiché anche gli americani ritenevano l'isola strategicamente importante, venne fatta sbarcare una divisione di marines ed un forte contingente di genieri della marina (i cosidetti seabees). Venne terminato l'aeroporto, e la pista venne rinforzata con graticci metallici per permettere l'atterraggio anche in periodi di piogge prolungate. Con l'arrivo di un paio di squadriglie di caccia e aerei d'attacco dei marines gli americani pensavano di aver consolidato la posizione. Nella baia principale dell'isola, di fronte all'aeroporto chiamato Henderson Field, stazionava inoltre una squadra navale americana, che proteggeva anche le navi da trasporto lasciate in appoggio. Ma i giapponesi iniziarono ad inviare cospicui rinforzi, comprendenti varie batterie di artiglieria, ed a effettuare varie puntate offensive con forze navali ed aeree.

Area del Pacifico occidentale controllata dai giapponesi tra Maggio e Agossto del 1942. Guadalcanal è localizzata nell'angolo superiore sinistro del rettangolo in basso a destra sulla mappa.

[modifica] Le battaglie in mare

Vennero combattute varie battaglie navali per stabilire chi dovesse mantenere il possesso sull'isola; in effetti per un lungo periodo gli americani mantennero il controllo del mare nelle ore diurne, grazie anche alla preponderanza aerea, mentre di notte i giapponesi, il cui addestramento notturno, soprattutto nell'uso dei siluri pesanti soprannominati Long Lance, era superiore, inviavano sempre una squadra che bombardava la costa e l'aeroporto; questa forza veniva soprannominata dagli americani l'Espresso di Tokio. In una delle battaglie gli americani persero due incrociatori e alcni cacciatorpediniere, mentre un altro incrociatore venne affondato da un sommergibile mentre era al traino per i gravi danni subiti. In quella circostanza l'ammiraglio Turner, comandante della forza di sbarco, pensò seriamente di evacuare l'isola per le gravi perdite subite dalla marina e la probabile impossibilità di proteggere le forze a terra.

La portaerei americana Wasp brucia dopo esere stata colpita dai siluri di un sottomarino giapponese il 15 settembre.

Dopo varie vicende, l'ammiraglio Lee, con una squadra navale composta dalle due corazzate South Dakota e Washington e quattro cacciatorpediniere, ebbe ragione della forza giapponese che quella sera era composta dalle due corazzate Fuso e Yamashiro e vari cacciatorpediniere, e la vicenda cambiò definitivamente l'equilibrio nella regione; Lee perse la vita nello scontro.

[modifica] La battaglia per l'isola

In varie circostanze i giapponesi cercarono di impadronirsi dell'aeroporto, che bombardavano inoltre con batterie d'artiglieria soprannominate Pietro il Pistolero (Pistol Pete) dai marines. In una circostanza l'attacco, iniziato come al solito di notte ebbe quasi successo e fu solo l'arrivo del giorno che permise ai marines di utilizzare l'appoggio aereo con effetti letali fermando definitivamente i giapponesi che minacciavano la pista. Dopo questa battaglia l'iniziativa strategica nel Pacifico passò definitamente nelle mani degli americani.