Artaserse I di Persia
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Artaserse Longimano (in antico persiano Artakhšassa) fu un re persiano della dinastia degli Achemenidi che regnò dal 465 a.C. al 424 a.C..
Figlio di Serse I salì al trono dopo che il padre ed il fratello maggiore, Dario, erano stati uccisi da Artabano.
Indice |
[modifica] Re di Persia
Dopo la battaglia dell'Eurimedonte e l'armistizio tra Atene e Sparta, Cimone aveva ripreso le attività militari contro i Persiani. Nel 449 a.C., con il contributo di Pericle, venne stipulata la pace di Callia. Questa fu sostanzialmente un trattato di non-aggressione, dove si stabilì l'autonomia delle città greche dell'Asia Minore, benché facenti parte dell'Impero persiano, il controllo dei Persiani su Cipro e il veto per le navi da guerra persiane di entrare nel Mar Egeo.
Assicuratosi la tregua con i Greci, Artaserse dovette poi fronteggiare la ribellione del satrapo di Siria, Megabizo, con il quale, a seguito di due sconfitte, dovette scendere a patti e stipulare un trattato di pace.
Nel 424 a.C. Artaserse morì e gli successe il figlio Serse II.
[modifica] Re d'Egitto
Artakhsassa fu il sesto sovrano della XXVII dinastia egizia.
Pur rivestendo anche la corona egizia è probabile che Artaserse non abbia mai visitato la valle del Nilo.
Sfruttando la debolezza persiana seguita alla morte di Serse I si ebbero, soprattutto nella regione del delta, varie rivolte che nel 460 a.C. sfociarono in aperta ribelione sotto la guida di Inaro ed Amirteo di Sais figlio di Psammetico.
Lo storico greco Tucidide riporta che si sarebbe trattato di re dei libi ma è probabile che la notizia vada letta come di stirpe libica ossia apartenenti alle famiglie che avevano dato vita alla XXVI dinastia. Grazie all'appoggio di Atene, che inviò una squadra navale e truppe terrestri, i ribelli furono in grado di sconfiggere, a Papremi, l'esercito persiano guidato dal satrapo Achemene, fratello di Serse I; lo stesso Achemene cadde nella battaglia.
Dopo questa vittoria Inaro, che non risulta si sia attribuito i titoli della dignità regale egizia, assediò Menphi riuscendo però a conquistarla solo in parte.
L'arrivò dei rinforzi persiani guidati dal generale Megabizo ribaltò le sorti della guerra ed ai ribelli non rimase altra scelta che rifugiarsi nel dedalo di paludi del delta del Nilo.
Inaro venne catturato 456 a.C. e deportato a Susa dove venne crocifisso nel 454 a.C..
Un ulteriore tentativo ateniese di portare aiuto ai ribelli venne ricacciato dalle navi fenice al servizio dei persiani. La guerra nel delta proseguì fino al 454 a.C. quando Megabizo sconfisse le ultime forze egizie.
Con la conclusione del trattato di pace tra Grecia e Persia (448 a.C.) le ultime speranze di Amirteo, che ancora resisteva nelle paludi, tramontarono.
Il periodo che seguì questi fatti fu una fase di pace e prosperità economica anche grazie all'azione del nuovo satrapo, Arsame, che cercò nuovamente la collaborazione dei funzionari egizi giungendo a restituire ai figli di Inaro ed Amirteo la direzione dei distretti di cui erano originari.
In questo periodo storico (intorno al 450 a.C.) si colloca il viaggio dello storico greco Erodoto in Egitto.
[modifica] Titolatura
[modifica] Bibliografia e collegamenti esterni
- Vedi la bibliografia del Progetto:Antico Egitto.
- (IT) http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm
- (EN) http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
- (EN) http://www.ancient-egypt.org/index.html
- (EN) http://www.nemo.nu/ibisportal/0egyptintro/index.htm
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Artaserse I di Persia
Periodo | Dinastia | Anni di regno |
Impero persiano | Dinastia achemenide | 464 a.C. - 424 a.C. |
predecessore: Artabano |
Gran Re, Re dei Re | successore: Serse II |
Periodo | Dinastia | Anni di regno |
Periodo tardo | XXVII | 464 a.C. - 424 a.C. |
predecessore: Artabano |
Signore del Basso e dell'Alto Egitto | successore: Serse II |
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