Archi (musica)
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Gli strumenti ad arco (più semplicemente anche chiamati archi), sono strumenti della famiglia dei cordofoni, nei quali la vibrazione delle corde è sollecitata da un archetto su cui viene teso un fascio di crini di cavallo.
Lo sfregamento o la percussione dell'archetto sulla corda genera un suono di frequenza inversamente proporzionale alla lunghezza ed allo spessore del segmento di corda interessato. La cassa armonica ha una speciale rientranza su entrambi i lati, che consente al musicista di azionare agevolmente l'archetto sulle corde.
[modifica] Strumenti
Dalla tessitura più acuta a quella più grave, gli archi attualmente sono:
Altri strumenti ad arco sono stati usati nel passato, ma non sono più utilizzati nella musica del nostro tempo. Tra questi c'è la viola da gamba, presente in 3 taglie principali, ciascuna con una differente tessitura (soprano, tenore e basso) più il cosiddetto violone (a sua volta in due differenti taglie ed accordature), che rappresenta il contrabbasso della famiglia.
Violino, viola, violoncello e contrabbasso costituiscono la base dell'orchestra sinfonica.
Gli strumenti ad arco sono anche definiti come appartenenti alla "famiglia delle viole". La "famiglia delle viole" nasce tra il Medioevo e il Rinascimento, quando con il termine "viele" si indicavano tutti gli strumenti suonati tramite l'utilizzo di un archetto. Successivamente, si distinsero due strumenti principali: la viola da gamba (simile al nostro violoncello) e la viola da braccio (simile a quella moderna).
La necessità però di avere uno strumento che potesse avere un suono più acuto venne soddisfatta quando l'abilità dei costruttori di corde arrivò al punto da costruire la corda più sottile, il Mi. Da lì nacque quindi una prima diramazione, il violino (viola più piccola, come dice il suo nome) in cui ogni corda è accordata più in alto di una quinta rispetto alla viola tradizionale, e quindi, in senso ascendente (dalla più grave alla più acuta): Sol, Re, La, Mi (e non Do, Sol, Re, La come nella Viola).
Una successiva diramazione venne col violoncello, derivato dal violone, che è accordato un'ottava sotto la viola, ma nonostante ciò ha un'estensione maggiore di essa, arrivando alle stesse note acute. Il contrabbasso è stato l'ultimo passo. Il suo nome deriva da 'contra', che in musica indica un'ottava più bassa (come anche il controfagotto) e 'basso', nome poco usato per inidicare il violoncello. Dal nome il contrabbasso andrebbe accordato un'ottava sotto rispetto al violoncello, e quindi partendo dal Do1 e andando avanti a intervalli di quinta, ma spesso viene accordato con le seguenti note: Mi1, La1, Re2 e Sol2, come la chitarra-basso, assumendo quindi un'accordatura per intervalli di quarta ascendente anziché di quinta ascendente: questa successione "Mi-La-Re-Sol" non deve tuttavia indurre a paragoni con il violino, poiché in quest'ultimo si avrebbe tale successione solo enumerando le corde in senso discendente dalla più acuta alla più grave,(successione discendente), mentre nel contrabbasso la si ha enumerandole in senso ascendente (successione ascendente) dalla più grave alla più acuta: la similitudine è solo apparente, ed in ragione del diverso metodo di accordatura le tecniche di esecuzione strumentale sono peraltro radicalmente diverse.
[modifica] Tecniche particolari
[modifica] Corde doppie
Il suono a corde doppie (in inglese double-stop) si ottiene suonando due corde simultaneamente, ossia eseguendo un bicordo. Per realizzare un raddoppio è necessaria una notevole coordinazione di movimenti e un'elevata precisione nella posizione della mano sinistra e della relativa diteggiatura: l'azione di più di un dito della mano sinistra richiede uno sforzo maggiore e grande esattezza per evitare di produrre un suono stonato. A volte è necessario spostarsi su una posizione più alta, per poter posizionare correttamente le dita sulle corde. È possibile anche suonare su tre o addirittura su tutte e quattro le corde (in inglese triple o quadruple stopping o anche multiple stopping).
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