Arcangelo Raffaele
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Raffaele è, nella tradizione biblica, uno degli Arcangeli che sono alla presenza di Dio e ne cantano incessantemente le lodi.
Il nome Raffaele (in ebraico רפאל) vuol dire "medicina di Dio" o "Dio guarisce" e si contrappone al significato del nome del diavolo Asmodeo: "colui che fa perire".
Gli angeli menzionati nei libri più antichi della Bibbia ebraica non hanno nome; Rabbi Simeon ben Lakish di Tiberiade (230-270), affermava che tutti i nomi specifici degli angeli erano stati portati dagli Ebrei di Babilonia, e gli studiosi moderni tendono a confermarlo.
Raffaele è il terzo angelo di cui parla la Bibbia, s'incontra nell'opera dedicata a Tobia; dove appare in forma umana col nome di Azaria. Raffaele è la guida ed il difensore del giovane Tobia o Tobiolo, procurandogli la riscossione del credito che il padre aveva lasciato in una città della Media, un felice matrimonio con la giovane Sara, la guarigione della stessa dai tormenti di demonio e del padre di Tobia dalla cecità. Al termine della sua missione, si rivela dichiarandosi "uno dei sette spiriti che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore".
Essendo un personaggio di un libro deuterocanonico della Bibbia, Raffaele non è riconosciuto dalla maggior parte dei Protestanti.
È l'angelo dell'amore sponsale e della salute. È il patrono dei viandanti, dei profughi, dei medici, della gioventù e degli sposi.
Viene festeggiato il 24 ottobre, e il 29 settembre assieme agli arcangeli Gabriele e Michele
Nell'iconografia cristiana i suoi attributi sono il pesce e il vaso dei medicamenti.
Compare anche nei testi islamici: secondo l'Hadith, Israfil (Raffaele in arabo) è l'angelo che ha il compito di segnalare l'avvento del Giorno del Giudizio suonando un corno; a differenza di Jibrail (Gabriele) e Mikail (Michele), questo arcangelo non è menzionato nel Corano