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Antonio Stradivari - Wikipedia

Antonio Stradivari

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bussola Nota disambigua – "Stradivarius" reindirizza qui. Se stai cercando l'omonima etichetta discografica, vedi Stradivarius (etichetta discografica).
Antonio Stradivari esamina uno strumento
Antonio Stradivari esamina uno strumento

Antonio Stradivari (Cremona1644 – Cremona18 dicembre 1737) è stato un liutaio italiano, considerato il più importante della storia.

Il nome latino Stradivarius viene usato spesso per identificare questi strumenti.

[modifica] Biografia

Nacque presumibilmente a Cremona nel 1644, data desunta dalle etichette dei suoi strumenti (alcune fonti indicano anche il 1649 o il 1650), da Alessandro Stradivari e Anna Moroni. È considerato apprendista dal 1667 al 1679 dell'illustre liutaio Nicola Amati, ma solo per via della similitudine dei suoi strumenti con quelli del predecessore.

Nel 1680 Stradivari aprì la propria bottega in Piazza San Domenico, dove costruì la maggior parte dei suoi strumenti, con l'aiuto dei figli Francesco ed Omobono. Egli cominciò a mostrare la sua originalità modificando i modelli originali di Amati: migliorò la curvatura, uniformò lo spessore e l'inclinazione del legno e intensificò il colore della vernice. Sapeva leggere come pochi altri il legno da usare per i suoi strumenti. Secondo Ferdinando Sacconi (uno tra i massimi liutai del novecento) la caratteristica del suono dei suoi strumenti è dovuta dal composto di silicato di potassio e calcio usato per la preparazione dei legni. I suoi strumenti si possono riconoscere dalla iscrizione in Latino: Antonius Stradivarius Cremonensis Faciebat Anno [data] (Antonio Stradivari Cremonese ha costruito [questo] nell'anno...). Si crede che i suoi migliori strumenti furono costruiti dal 1698 al 1725, raggiungendo l'apice della manifattura tra il 1725 ed il 1730. Dopo il 1730, molti strumenti portano la firma sub disciplina Stradivarii, probabilmente costruiti dai suoi figli. Oltre ai violini, Stradivari creò anche arpe, chitarre, viole, violoncelli, liuti e tiorbe, si stima oltre 1100 strumenti musicali in tutto. Circa 650 di questi strumenti sono ad oggi esistenti. Antonio Stradivari morì il 18 dicembre 1737 a Cremona, venne sepolto nella Basilica di San Domenico, che sorgeva nell'area degli attuali giardini pubblici di Piazza Roma, dove è posta una lastra tombale a ricordo del famoso liutaio.

Un violino Stradivarius esposto al Palazzo reale di Madrid
Un violino Stradivarius esposto al Palazzo reale di Madrid

[modifica] Gli strumenti

I suoi strumenti sono tuttora considerati i migliori strumenti a corda mai creati, e gli esemplari perfettamente integri (50 circa) sono stimati a prezzi altissimi e suonati dai migliori esecutori del mondo. Solo un altro liutaio, Giuseppe Guarneri del Gesù, ottenne la stessa reputazione fra i violinisti.

Vari studi indicano anche un motivo secondario all'alto pregio degli strumenti costruiti da Stradivari: la piccola era glaciale che permise la crescita soltanto degli alberi più sani e con anelli proporzionati fra loro. Questa materia prima quasi priva di imperfezioni, o meglio molto regolare, permise all'eccellente liutaio di ottenere strumenti partendo da materiali perfetti attualmente non più disponibili. Stradivari si recava personalmente nella "Magnifica Comunità di Fiemme", in Trentino, per scegliere gli abeti adatti per i suoi violini. La zona è ancora molto famosa per la qualità del legno, una delle migliori al mondo per la produzione di casse armoniche di strumenti a corda.

Il prezzo più alto pagato per uno Stradivari è stato di 1.790.000 sterline (oltre 3,4 milioni di euro) per il "The Hammer" al Christie's di Londra, nel 2006.

Le più grandi collezioni di strumenti Stradivari appartengono al Re di Spagna e sono in mostra nel museo degli strumenti musicali del Palazzo Reale di Madrid; esse comprendono due violini, due violoncelli ed una viola; nella U.S. Library of Congress statunitense, si trova una collezione di tre violini, una viola ed un violoncello.

La Nippon Music Foundation, con sede in Tokyo, possiede una cospicua collezione di strumenti Stradivari. Essi vengono regolarmente concessi in uso gratuito a musicisti di livello internazionale, come per esempio nel caso del violino che porta il nome Joachim-Aranyi 1715, dato attualmente in uso alla giovane Sayaka Shoji: si tratta di uno dei cinque violini Stradivari che furono di Joseph Joachim (1831-1907) e uno dei diciotto strumenti di questo maestro posseduti oggi da questa fondazione.

[modifica] Strumenti celebri


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