Antonio Pavoni

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Il Beato Antonio Pavoni (Savigliano, 1326 – Bricherasio, 9 aprile 1374) è stato un sacerdote italiano. Nel 1856 è stato proclamato beato da papa Pio IX.

[modifica] Cenni biografici

Nacque da una nobile famiglia. A 15 anni, invece di prepararsi per una professione redditizia, decise di farsi frate domenicano nel convento di Savigliano, presso Torino.

In convento aveva continuato a studiare e dieci anni più tardi era stato ordinato sacerdote.

A 39 anni divenne "Inquisitore Generale per la Lombardia, la Liguria e il Piemonte", succedendo a Pietro Cambiani; in un territorio come il Piemonte questa carica era molto importante: nelle valli alpine vivevano numerose comunità eretiche, e i loro rapporti con la Chiesa cattolica erano assai tesi. Pavoni s'illuse di poter risolvere queste lotte con la sola parola e il solo zelo apostolico: ottenne non pochi successi, ma inevitabilmente si attirò contro i nemici della religione cattolica che più volte lo minacciarono^{[citazione necessaria]} di morte.

Venne ucciso da sette sicari armati mentre si faceva la barba, dopo aver celebrato la messa.

[modifica] Culto

Sulla sua sepoltura a Savigliano i suoi devoti credono che si siano verificati diversi miracoli. Il suo corpo è conservato nella chiesa domenicana di Racconigi e nel 1856 venne beatificato da papa Pio IX.

La memoria liturgica del beato è collocata al 9 aprile.