Antonio Cammelli
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Antonio Cammelli detto il Pistoia (Pistoia, 1436 – Ferrara, 1502) fu un poeta italiano.
Era figlio di Biondo Niccolò e di una non meglio conosciuta Ginevra. Visse e operò soprattutto alla corte di Ferrara. Dedicò a Isabella d'Este 533 Sonetti faceti con ampi riferimenti politici e di cronaca descritti con stile satirico (pubblicati postumi nel 1884).
Nel 1495 venne nominato capitano della porta di Santa Croce a Reggio e ne detenne l'incarico fino al 1497. Certamente grazie agli Estensi egli poté intrattenere legami con Ludovico il Moro al quale dedicò la raccolta di versi che ci è giunta incompleta nel manoscritto Bolognese Universitario 2618 e con Isabella Gonzaga che lo raccomandò perché ottenesse anche l'incarico di capitano di porta San Pietro. Dedicati a Isabella sono i già nominati "Sonetti faceti" e la tragedia scritta in terzine intitolata Pamphila (del 1499) rifacimento di un racconto del Decamerone.
[modifica] Opere
- Operetta noua de doi nobilissimi amanti Philostrato & Pamphila. Composta in tragedia per miser Antonio da Pistoia
- Sonetti giocosi di Antonio Da Pistoia e Sonetti satirici senza nome d'autore tratti per la prima volta da vari codici
[modifica] Bibliografia
- Poesia del Quattrocento e del Cinquecento, a cura di C. Muscetta e D. Ponchiroli, Torino, Einaudi, 1959
- Antonio Piromalli, La cultura a Ferrara al tempo di Ludovico Ariosto, Roma, Bulzoni, 1975 (2° ed.)