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Ambrosia (botanica) - Wikipedia

Ambrosia (botanica)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ambrosia è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il nome deriva dalla parola greca che indicava il cibo degli dèi. Sono considerate piante infestanti e ne esistono più di trenta specie in tutto il mondo.

Hanno una apparenza molto ordinaria e pur essendo molto diffuse, passano frequentemente inosservate. Quasi nessun erbivoro le cerca e non ospitano molti insetti. Molte si sono adattate a climi aridi del deserto. Ambrosia dumosa è una delle piante perenni più adattate al clima arido del Nord America. Nel deserto di Sonora se ne contano circa 10 specie.

Indice

[modifica] Morfologia e fisiologia

Ambrosia artemisiifolia
Ambrosia artemisiifolia

Sono piante annuali o perenni, cespugli o cespuglietti con gambi eretti e ispidi che crescono in folti gruppi fino ad un'altezza di 75-90 cm. I gambi hanno diramazioni alla base. La radice ha un asse che sprofonda verticalmente nel terreno, oppure forma rizomi intricati.

Le foglie, di colore dal grigiastro al verde argenteo, sono bipinnatifide, profondamende lobate e con piccioli alati. In Ambrosia coronopifolia, le foglie sono semplici. Nella base le foglie sono opposte, ma diventano alternate man mano che si sale il gambo.

L'ambrosia è una pianta monoica, cioè produce fiori maschili e femminili separati ma nella stessa pianta. I numerosi minuscoli fiori maschili verde-giallastro, a forma di disco, hanno un diametro di circa 3 mm. Crescono in punte terminali, sottesi da brattee congiunte. Il fiore femminile, verde-biancastro, è posizionato senza troppa evidenza al di sotto di quelli maschili, nell'attaccatura dei piccioli delle foglie. I frutti o i semi non dispongono di un pappo.

Dopo l'impollinazione, il fiore femmina si sviluppa in un ovoide spinoso, con 9-18 spine erette. Contiene un seme con forma a punta di freccia, bruno quando maturo e più piccolo di un grano di frumento. Questo viene diffuso aggrappandosi al pelo o alle piume di animali che passano. I semi sono un alimento importante d'inverno per molte specie di uccelli.

[modifica] Habitat e distribuzione

Le piante appartenenti a questo genere sono erbe infestanti che crescono in prati asciutti e soleggiati, lungo gli argini dei fiumi, sui margini delle strade e in genere nei terreni abbandonati.

Sono diffuse nelle regioni temperate dell'emisfero boreale e del Sudamerica.

[modifica] Allergie

Si pensa che ogni pianta appartenente al genere Ambrosia sia in grado di produrre fino ad un miliardo di grani di polline, che vengono trasportati dal vento in quanto l'impollinazione è anemogama.

È fortemente allergenica, possiede il più allergenico di tutti i pollini, ed è la causa principale della rinite allergica. La pianta fiorisce nell'emisfero Nord da circa metà agosto sino all'arrivo di temperature più fredde. Di solito produce più polline nelle stagione umide.

Ambrosia artemisiifolia è la specie di questo genere più diffusa nel Nord America. Raggiunge l'altezza di un metro circa. Ambrosia trifida può raggiungere e superare i quattro metri.

Le piante del genere Ambrosia sono di interesse nella questione del riscaldamento globale, dato che test hanno mostrato che concentrazioni più elevate di anidride carbonica incrementeranno notevolmente la produzione di polline. Nelle giornate secche e ventose, il polline viaggia molti chilometri. Quando l'umidità supera il 70%, il polline tende a formare aggregati che più difficilmente si sollevano da terra.

Di frequente la vergadoro (Solidago) viene incolpata per le allergie, ma in realtà la sua unica colpa è di avere un fiore vistoso che sboccia circa durante lo stesso periodo. La vergadoro è innocente, dato che è entomofila, impollinata grazie agli insetti. Il suo polline è pesante e appiccicoso e non si può sollevare in aria.

Alcune regioni desertiche o in alta quota del Nord America solevano essere rifugi per chi soffriva di forti attacchi di allergia, che frequentavano durante la stagione dei pollini, ma l'aumento delle attività umane come le costruzioni, il disturbo dei suoli, l'irrigazione e il giardinaggio hanno incoraggiato le piante del genere Ambrosia a diffondersi anche in queste aree. Attualmente, negli Stati Uniti, nessuna area è esente da questo polline e trasferirsi può offrire solo un certo grado di sollievo.

Aneddoticamente viene riportato che alcuni mieli possano offrire sollievo per le allergie da polline di Ambrosia, cosa notevole perché le api domestiche non visitano i fiori di queste piante. Malgrado ciò, durante la diffusione del polline, questo "sporca" ogni superficie e anche le api, essendono elettrostaticamente cariche, ne accumulano un po'. Questo polline viene frequentemente identificato come componente di un miele crudo.

[modifica] I mezzi per combatterla

In Lombardia i problemi causati dall' Ambrosia Artemisiifolia hanno particolare rilevanza sotto l’aspetto sanitario, data la notevole diffusione sul territorio cittadino e l’elevato numero di persone colpite da fenomeni allergici.

Lo sfalcio è il metodo meccanico più utilizzato. Per limitare la diffusione dell’Ambrosia in Lombardia dal 1999 con un’ordinanza Regionale è stato imposto il taglio nel periodo della crescita nei seguenti periodicon multe fino a 500€ per chi non sfalcia i propri terreni.

- 1° sfalcio: terza decade di giugno; - 2° sfalcio: terza decade di luglio; - 3° sfalcio: seconda decade di agosto.

Per le caratteristiche del terreno e dei mezzi meccanici impiegati lo sfalcio non può essere condotto a meno di 10 cm. dal suolo. Sul fusto rimasto l’Ambrosia però ricresce rapidamente in 8-10 giorni, dando vita ad una pianta più bassa, ma più ricca di fiori e quindi più fertile. Proprio per queste ragioni si stanno sperimentando tecniche complementari allo sfalcio, come la trinciatura, discatura, erpicatura, l'aratura, la fresatura, l’erpicatura, la pacciamatura, che sono più efficaci nel distruggere l’Ambrosia, ma anche più complesse da realizzare ed in alcuni casi più costose.

La lotta chimica si avvale di diserbanti, di cui il più utilizzato è il Glifosate. Hanno il vantaggio di prevedere un solo intervento, che va applicato in maniera uniforme solo nel periodo della crescita della pianta e in assenza di piogge. La loro azione non è selettiva e il metodo può essere causa di inquinameto dei terreni e delle falde superficiali.

Il pirodiserbo è un metodo fisico, che sfrutta l’azione termica di una fiamma o dei raggi infrarossi per danneggiare la pianta: in questo modo l’Ambrosia non viene bruciata, ma “lessata”. Si usa per bonificare i margini delle strade, dei campi e delle siepi. Inadatto per vaste superfici.

Le sperimentazioni compiute da ASL e Provincia di Milano nel 2005 su alcuni terreni agricoli hanno mostrato che la discatura [aratura superficiale] anche con due soli interventi è risultata più efficace del taglio. La pacciamatura [copertura del terreno con foglie, residui di sfalci, corteccia di pino, paglia] in grado di fare ombra ai germogli inibisce la crescita dell’Ambrosia ma non è applicabile nei terreni agricoli, perché comporta un elevato fabbisogno pacciamante...

L’estirpazione consiste nello sradicare manualmente l’Ambrosia. È facilmente attuabile nella fase tardiva della crescita, prima della fioritura, quando la pianta è sufficientemente alta, facile da individuare e da afferrare e con poca o nessuna resistenza delle radici al suolo; in questa fase l’Ambrosia si sradica con estrema facilità e dopo pochi minuti essicca e muore. Anche questa pratica, per evidenti ragioni, è attuabile solo in piccoli spazi.

La semina di colture antagoniste ha come presupposto l’utilizzo di coltivazioni che siano competitive con l'Ambrosia. Infatti le esigenze di crescita dell’Ambrosia sono tali da non sopportare la concorrenza di vegetazione fitta. Fra le varie colture è preferibile la semina di panico e di leguminose (ad esempio erba medica o trifoglio), specie nelle vaste aree agricole lasciate incolte o coltivate per pochi mesi all'anno. Se l’erba medica o il trifoglio sono destinati a sovescio, il terreno diverrà più fertile e ricco di sostanze azotate e particolarmente adatto alle colture di cereali. Se l’erba medica o il trifoglio sono destinati ad essere raccolti, si otterrà un’aggiuntiva produzione di foraggio ad elevato contenuto nutrizionale. Attuare la pratica della rotazione, specie nelle aziende ad impronta zootecnico – cerealicola, garantisce da un lato di limitare la proliferazione dell'Ambrosia, dall'altro di aumentare la fertilità dei suoli e la qualità del paesaggio agrario La semina di colture antagoniste è prevista nel piano agricolo triennale della Provincia di Milano come metodo per limitare la diffusione dell'Ambrosia e alcuni comuni anno attuato programmi per incentivare tale pratica.

Nella coltivazione di granaglie, per evitare la successiva presenza infestante, come in questo caso, si consglia l'aggiunta alle semine del trifoglio.

[modifica] Alcune specie

Il genere Ambrosia comprende più di 30 specie.

  • Ambrosia acanthicarpa
  • Ambrosia ambrosioides
    • Ambrosia ambrosioides ssp. septentrionale
  • Ambrosia artemisiifolia
  • Ambrosia aspera
  • Ambrosia bidentata
  • Ambrosia canescens
  • Ambrosia carduacea
  • Ambrosia chamissonis
  • Ambrosia cheirnathifolia
  • Ambrosia chenopodiifolia
  • Ambrosia confertiflora
  • Ambrosia cordifolia
  • Ambrosia coronopifolia
  • Ambrosia deltoidea
  • Ambrosia dumosa
  • Ambrosia elatior (sinonimo of A. artemisiifolia)
  • Ambrosia grayi
  • Ambrosia helenae
  • Ambrosia hispida
  • Ambrosia ilicfolia
  • Ambrosia intergradiens
  • Ambrosia johnstoniorum
  • Ambrosia linearis
  • Ambrosia maritima
  • Ambrosia palustris
  • Ambrosia pannosa
  • Ambrosia parvifolia
  • Ambrosia peruviana
  • Ambrosia psilostachya
  • Ambrosia pumila
  • Ambrosia sandersonii
  • Ambrosia scabra
    • Ambrosia scabra var. robusta
    • Ambrosia scabra var. tenuior
  • Ambrosia tarapacana
  • Ambrosia tenuifolia
  • Ambrosia tomentosa
  • Ambrosia trifida
    • Ambrosia trifida texana
  • Ambrosia trifolia
  • Ambrosia velutina


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